Jet (gruppo musicale italiano)
I Jet, conosciuti anche come J.E.T. (resi graficamente anche j.e.t.), sono stati un gruppo musicale italiano formatosi a Genova e nato dallo scioglimento dei Jets.
J.E.T.[1] | |
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I J.E.T. al Festival di Sanremo 1973 | |
Paese d'origine | Italia |
Genere | Rock progressivo Christian rock Pop |
Periodo di attività musicale | 1967 – 1970 (come New Jet, dalle ceneri dei Jets[2]) 1970 – 1975 |
Etichetta | |
Album pubblicati | 1 |
Storia
modificaI Jet sono stati una formazione nata per filiazione dai Jets, i cui componenti erano Gianni Casciano, Franco Gatti, Angelo Sotgiu, Gerolamo Rebollino, Francesco Doriani e Sergio Bertola, sostituito poi da Gianni Belleno. Infatti, dopo le defezioni di Sotgiu[3], Gatti[3], Belleno[3], Rebollino e Doriani, tocca al superstite Casciano proporre a Renzo «Pucci» Cochis (batteria), Aldo Stellita (basso) e Piero Cassano (tastiere, voce) – questi ultimi due, provenienti dal gruppo Onde Sonore – di dar vita ad una nuova formazione, dapprima battezzata New Jet (dal 1967 al 1970) poi solo Jet.
Nel 1970 Casciano lascia, sostituito alla chitarra da Carlo «Bimbo» Marrale, ed è con questa formazione che il quartetto si presenta all'8ª edizione di Un disco per l'estate (1971) con il brano Vivere in te, cui seguono altre manifestazioni, tra cui il Festival di Musica d'Avanguardia.
Nel 1972 esce il primo ed unico album, in cui abbandonano il genere melodico per abbracciare un progressive rock più impegnato, dall'altrettanto impegnato titolo Fede, speranza, carità, a cui partecipa come corista non accreditata una allora sconosciuta Antonella Ruggiero.
Nel 1973 ritornano ad atmosfere melodiche partecipando alla 23ª edizione del Festival di Sanremo, dove propongono Anikana-o, che non raggiunge la serata finale ma che viene portata al successo mondiale da Cerrone. A questo punto è Cochis ad andarsene e subentra Paolo Siani[2][4].
Nel 1974, la band collabora al singolo d'esordio come solista della Ruggiero, sotto lo pseudonimo di «Matia»[5], intitolato La strada del perdono[6], che dà il via alla nascita vera e propria dei Matia Bazar tanto che il brano viene successivamente inserito nell'album Gran Bazar (1977) e nella raccolta antologica Solo tu (1979), entrambi a nome del gruppo.
Nel 1975, a due anni dall'esperienza sanremese, tre componenti su quattro – cioè Stellita, Marrale e Cassano – fondano con Antonella (che aveva già partecipato come corista ai loro brani, anche se non accreditata) i Matia Bazar; mentre Siani collabora come turnista al loro primo singolo Stasera... che sera![6]. Subito dopo, la prima formazione dei Matia verrà completata dal batterista Giancarlo Golzi[4].
Formazione
modificaUltima
modifica- Piero Cassano – tastiere (1967-1975)[7]
- Aldo Stellita – basso, voce (1967-1975)[7]
- Carlo «Bimbo» Marrale – chitarra, voce (1970-1975)[8]
- Paolo Siani – batteria (1973-1975)[8]
Ex componenti
modifica- Gianni Casciano – chitarra, voce (1967-1970)
- Renzo «Pucci» Cochis – batteria (1967-1973)
Turnisti
modificaDiscografia
modificaAlbum
modifica- 1972: Fede, speranza, carità (Durium, ms AI 77307)
Singoli
modificaGruppo
modifica- 1971: Vivere in te/Uomo (Durium, Ld A 7711)
- 1972: Non la posso perdonare/Donna dove sei? (Durium, Ld A 7752)
- 1972: Il segno della pace/Non la posso perdonare (Durium, Ld A 7758)
- 1973: Anikana-o/Guarda coi tuoi occhi (Durium, Ld A 7796)
- 1973: Gloria, gloria/Sinfonia per un re (Durium, Ld A 7805)
- 1973: Voodoo Woman/Satan Is Waitin' (Durium, Ld A 7818)
Con Antonella «Matia» Ruggiero
modifica- 1974: La strada del perdono/Io, Matia (Ariston, AR 0634)
Note
modifica- ^ Considerati come "i pre-Matia Bazar".
- ^ a b Da non confondere: loro con l'omonima band statunitense, lui con l'omonimo politico.
- ^ a b c I primi due a formare i Ricchi e Poveri – con Angela Brambati e Marina Occhiena –, il terzo ad entrare nei New Trolls.
- ^ a b Provenienti: il primo dai Nuova Idea, il secondo dai Museo Rosenbach.
- ^ Che in ligure significa 'persona matta'.
- ^ a b Aventi come lato B Io, Matia.
- ^ a b Membri superstiti della prima formazione.
- ^ a b New-entry.
- ^ Non accreditata.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sui J.E.T.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Jet (gruppo musicale italiano), su AllMusic, All Media Network.
- (EN) J.E.T. (2), su Discogs, Zink Media.
- (EN) J.E.T. (Italian band), su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Jet (gruppo musicale italiano), su Billboard.
Controllo di autorità | ISNI (EN) 0000 0004 7137 9329 |
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