Johann Ulrich Fitzi

pittore svizzero

Johann Ulrich Fitzi (Teufen, 16 aprile 1798Speicher, 15 gennaio 1855) è stato un pittore e illustratore svizzero.[1] È noto per le sue numerose vedute di edifici e villaggi appenzellesi eseguite con esattezza fotografica che lo resero celebre e costituiscono importanti fonti storiche.[1]

Autoritratto di Johann Ulrich Fitzi, realizzato tra il 1850 e il 1855

Biografia modifica

Figlio di Johann Konrad Fitzi, tessitore e commerciante di piccioni, poi macellaio e oste, e di Anna Barbara Hauser.[1] Si sposò tre volte: nel 1824 con Anna Magdalena Zürcher, figlia di Ulrich Zürcher, nel 1837 con Anna Maria Lendenmann, figlia di Konrad Lendenmann, e nel 1840 con Anna Barbara Nänni, figlia di Ulrich Nänni.[1]

Durante le scuole a Teufen lavorò come pastorello.[1] Più tardi, la generosità di alcuni protettori gli permise di frequentare una scuola privata.[1] Dal 1810 circa fu domestico presso il medico e ricercatore Caspar Tobias Zollikofer a San Gallo, dove apprese il disegno e l'acquerello.[1] Assieme a Zollikofer realizzò più di 1000 riproduzioni di piante e insetti.[1] Dal 1821 fu disegnatore, copista, colorista, incisore di matrici per lo stampaggio di tessuti e insegnante di disegno indipendente a Trogen e Speicher.[1] Autore del rilevamento topografico del comune di Trogen tra il 1825 e il 1829, insegnò disegno presso la locale scuola cantonale dal 1838 al 1842.[1]

Opere modifica

 
Vista su Heiden da sudovest, acquerello, 1850 circa

I paesaggi di Johann Ulrich Fitzi sono esposti presso il Museum Gais.[2][3] Alcune sue opere sono anche presenti presso la collezione del British museum, del Kulturmuseum St. Gallen, e del Museum Appenzell.[4][5][6]

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h i j Dizionario storico della Svizzera.
  2. ^ (DE) Museum Gais, su gais.ch. URL consultato il 1º giugno 2023 (archiviato il 1º giugno 2023).
  3. ^ (DE) Astrid Zysset, Nach Umbau und Neukonzeptionierung: Museum Gais erstrahlt in neuem Glanz, in Appenzeller Zeitung, 3 giugno 2021. URL consultato il 1º giugno 2023 (archiviato il 1º giugno 2023).
  4. ^ (EN) Johann Ulrich Fitzi, su The British Museum.
  5. ^ Altherr, p. 5.
  6. ^ (DE) Jahresbericht des Museums Appenzell 2014, su e-periodica.ch, p. 200.

Bibliografia modifica

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN54939804 · ISNI (EN0000 0000 5336 1978 · CERL cnp00549119 · ULAN (EN500090812 · LCCN (ENnr96039450 · GND (DE118533614 · WorldCat Identities (ENlccn-nr96039450