Kawasaki Z 1000

modello di motocicletta giapponese

La Kawasaki Z 1000[1] (o anche Z 953)[2] è una motocicletta prodotta dalla casa motociclistica giapponese Kawasaki dal 2003 al 2021, riprendendo in chiave neo-classica i modelli senza carena (definiti anche naked) prodotti negli anni settanta dello scorso secolo, in particolare Z-1 del 1973.

Kawasaki Z 1000
Kawasaki Z 1000 del 2003
CostruttoreBandiera del Giappone Kawasaki
TipoStradale
Produzionedal 2003 al 2021
Sostituisce laKawasaki ZR-7
Modelli similiSuzuki GSX-S750

Storia modifica

Prima serie (2003-2009) modifica

 
Kawasaki Z 1000 del 2007

Successivamente all'introduzione del nuovo modello che riprendeva l'antica denominazione di Z 1000, avvenuta nel 2003, sono state presentate le versioni di minor cubatura, Z 750 e Z 750S, quest'ultima semi-carenata.

Il motore è basato su quello della sportiva ZX-9R,[3] per adeguarlo alle caratteristiche della nuova naked, l'originale motore di 899 cc è stato modificato sia nell'alesaggio (garantendo un aumento di 54 cc, per un totale di 953 cc) sia nella distribuzione per ottenere più coppia ai regimi intermedi propri dell'utilizzo stradale, facendo così scendere la potenza massima da 141 CV a 11.000 giri a 127 CV[4] a 10.000 giri, grazie anche alla rimozione del voluminoso airbox a presa diretta presente sulla ZX-9R.[5]

Il telaio impiegato è un cosiddetto a diamante in acciaio ad alta resistenza, che vincola rigidamente il motore in tre punti.

La sospensione anteriore è basata su una forcella Showa upside-down (a steli rovesciati) con steli da 41 mm regolabile in precarico e nel freno idraulico in estensione (solo su uno stelo).

La sospensione posteriore impiega un mono-ammortizzatore montato sui leveraggi progressivi, regolabile anch'esso solo in precarico molla ed estensione.

La frenata è garantita da una coppia di dischi a margherita all'anteriore azionati da pinze e relativa pompa radiale nel modello 2007.

Dal 2005 tutti i modelli prodotti sono dotati di immobilizer sulla chiave d'avviamento.

Entrambi i modelli sono stati aggiornati ad inizio 2007, sia esteticamente sia tecnicamente, lasciando tuttavia invariata la cilindrata.[6] Per ovviare ad un noto problema di vibrazioni il motore del modello 2007 è stato montato ancorandolo alla base dei cilindri.

 
Kawasaki Z 1000 del 2011

Questa serie è stata prodotta fino al 2009, soppiantata dalla successiva serie.

Seconda serie (2009-2021) modifica

Questa nuova serie viene prodotta dal 2009, con nuovo motore, telaio, carenatura e impianto di scarico.[7]

 
Kawasaki Z 1000 del 2013

All'EICMA 2013[8] è stata introdotta una nuova versione supernaked, il cui telaio è derivato dalla Z1000 SX, che è in vendita da dicembre dello stesso anno.[9] La moto introduce il nuovo linguaggio stilistico della casa nipponica chiamato Sugomi.[10] Le sospensioni, i freni, il motore e la parte frontale sono state totalmente modificate con i fari anteriori che ora sono a LED. Il motore da 1043 cm³ eroga 142 CV di potenza.[11]

Meccanicamente vi sono nuovi freni della Tokico con nuove pinze e dischi da 31 cm di diametro e le sospensioni sono composte all'anteriore da una forcella della Showa. Gli pneumatici, nuovi anch'essi, di serie montano dei Dunlop all'avantreno da 120/70ZR17 mentre al retrotreno sono da 190/50ZR17.[12]

Nel 2018 arriva la versione speciale Z 1000 R e Edition.[13]

Caratteristiche tecniche modifica

Caratteristiche tecniche - Kawasaki Z1000 (2007)
 
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt.) 2090 × 780 × 1065 mm
Altezze Sella: 820 mm
Interasse: 1445 mm Massa a vuoto: 205 kg Serbatoio: 18,5 l
Meccanica
Tipo motore: Quadricilindrico a 4 tempi in linea Raffreddamento: a liquido
Cilindrata 953 cm³ (Alesaggio 77,2 × Corsa 50,9 mm)
Distribuzione: DOHC a 4 valvole per cilindro Alimentazione: iniezione elettronica con corpi farfallati da ø38 mm x 4
Potenza: 92 kW (127 CV) a 10.000 giri Coppia: 98,7 Nm a 8.200 rpm Rapporto di compressione: 11,2:1
Frizione: multidisco in bagno d'olio Cambio: sequenziale a 6 marce (sempre in presa)

1° 14/36 (2,571) 2° 17/32 (1,882) 3° 18/28 (1,556) 4° 21/28 (1,333) 5° 20/24 (1,200) 6° 21/23 (1,095)

Accensione elettronica CDI
Trasmissione a catena
Avviamento elettrico
Ciclistica
Telaio A diamante in acciaio ad alta resistenza
Sospensioni Anteriore: Forcella rovesciata a cartuccia da 41 mm regolabile nel freno idraulico in estensione e nel precarico molla / Posteriore: Uni-Trak con monoammortizzatore a gas regolabile in continuo nel freno idraulico in estensione e nel precarico molla
Freni Anteriore: Doppio disco semi flottante da 300 mm con pinze a 4 pistoncini contrapposti NISSIN / Posteriore: Disco singolo da 220 mm con pinza a singolo pistoncino TOKIKO
Pneumatici anteriore: 120/70ZR17M/C (58W) - posteriore: 190/50ZR17M/C (73W) - Primo equipaggiamento Bridgestone BT020
Altro
Omologazione Antinquinamento EURO 3
Fonte dei dati: https://www.corriere.it/speciali/moto/kawa-z-1000/pop_scheda.shtml
Caratteristiche tecniche - Kawasaki Z1000 (2010)
 
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt.) 2095 × 805 × 1085 mm
Altezze Sella: 815 mm - Minima da terra: 140 mm
Interasse: 1440 mm Massa a vuoto: Peso in ordine di marcia: 218 (con ABS 221) kg Serbatoio: 15,5 l
Meccanica
Tipo motore: Quadricilindrico a 4 tempi in linea Raffreddamento: a liquido
Cilindrata 1.043 cm³ (Alesaggio 77 × Corsa 56 mm)
Distribuzione: DOHC a 4 valvole per cilindro Alimentazione: iniezione elettronica con corpi farfallati da ø 38 mm x 4
Potenza: 101,5 kW (138 CV) a 9.600 rpm Coppia: 110 N m (11,2 kg m) a 7.800 rpm Rapporto di compressione: 11,8:1
Frizione: multidisco in bagno d'olio Cambio: sequenziale a 6 marce (sempre in presa)

1° 15/39 (2,600) 2° 20/39 (1,950) 3° 15/24 (1,600) 4° 18/25 (1,389) 5° 21/26 (1,238) 6° 22/25 (1,136)

Accensione elettronica digitale CDI
Trasmissione Primaria a ingranaggi 51/83 (1,627); secondaria a catena 15/43 (2,800)
Avviamento elettrico
Ciclistica
Telaio in alluminio
Sospensioni Anteriore: Forcella rovesciata a cartuccia da 41 mm regolabile nel freno idraulico in estensione e nel precarico molla / Posteriore: Back-link orizzontale con monoammortizzatore a gas regolabile in continuo nel freno idraulico in estensione e nel precarico molla
Freni Anteriore: Doppio disco semi flottante da 300 mm con pinze radiali a 4 pistoncini contrapposti NISSIN / Posteriore: Disco singolo da 250 mm con pinza a singolo pistoncino TOKIKO
Pneumatici anteriore: 120/70ZR17M/C (58W); posteriore: 190/50ZR17M/C (73W)
Fonte dei dati: [senza fonte]

Note modifica

  1. ^ Stefano Cordara, in sella a: Kawasaki Z 1000, su MotorBox. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  2. ^ (DE) Stefan Glück, Kawasaki Z 953 im Fahrbericht: Z 1000 in Klassiker-Optik, su MOTORRAD, 22 gennaio 2015. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  3. ^ Corriere della Sera - Kawasaki Z 1000, su www.corriere.it. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  4. ^ Corriere della Sera, su www.corriere.it. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  5. ^ Prova KAWASAKI Z 1000 - Prove, su Moto.it. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  6. ^ (DE) Ralf Schneider, Top-Test Kawasaki Z 1000: krass, su MOTORRAD, 12 aprile 2007. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  7. ^ Prova Kawasaki Z 1000 - Prove, su Moto.it. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  8. ^ Test Kawasaki Z 1000 2014, la verdona con lo sguardo da dura. Foto, su Virgilio Motori, 25 novembre 2013. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  9. ^ Mario Savoca Corona, Kawasaki Z1000 MY 2014: Dr. Jekyll e Mr. Hyde in chiave 2014, in Motoblog.it, 27 novembre 2013. URL consultato il 10 dicembre 2013.
  10. ^ Kawasaki Z 1000, su gpone.com. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  11. ^ Kawasaki Z1000 Special Edition, su welt.de.
  12. ^ Kawasaki Z1000 2014. URL consultato il 20 luglio 2017.
  13. ^ Kawasaki Z 1000 R edition - Dueruote, su Dueruote.it. URL consultato il 15 gennaio 2023.

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