Kepler-47 (AB)d

pianeta extrasolare circumbinario nella costellazione del Cigno

Kepler-47 (AB)d è un pianeta extrasolare circumbinario che orbita attorno a Kepler-47, una stella binaria situata nella costellazione del Cigno, distante 4900 anni luce dal sistema solare. Il pianeta è l'ultimo che è stato scoperto nel sistema; venne individuato già nel 2013, ma è stato confermato solo nel 2019.[1]

Kepler-47 (AB)d
Stella madreKepler-47
Scoperta2019
ScopritoreJerome A. Orosz et al
ClassificazioneGigante gassoso
Distanza dal Sole4900 anni luce
Parametri orbitali
Semiasse maggiore0,6992 U.A.[1][2]
Periodo orbitale187,366 giorni
Inclinazione orbitale90,19°
Eccentricità0,024
Dati fisici
Raggio medio7,04 r[1]
Massa
19,02+23,84
−11,67
 M
[1]
Flusso stellare1,99 [1]
Temperatura
superficiale
283 K[3] (media)

Il sistema binario è formato da una nana gialla poco meno luminosa del Sole e da una più debole nana rossa che si trovano ad una distanza di appena 12,5 milioni di km l'una dall'altra, mentre il pianeta circumbinario orbita attorno ad entrambe in 187 giorni[2].

Caratteristiche modifica

Il pianeta ha un raggio 7 volte quello terrestre ed è un gigante gassoso come gli altri pianeti del sistema, con una densità molto bassa.

La distanza dalla coppia di stelle è di circa 0,7 UA e si trova quindi a orbitare tra i pianeti b e c, e come quest'ultimo si trova nella zona abitabile del sistema, anche se molto vicino al suo bordo interno. Un suo ipotetico satellite roccioso e di dimensioni terrestri potrebbe avere le condizioni per la presenza dell'acqua liquida in superficie, anche se ciò appare meno probabile rispetto al pianeta più esterno, più centrato nella zona abitabile delle coppia di stelle.

Note modifica

  1. ^ a b c d e Jerome A. Orosz et al., Discovery of a Third Transiting Planet in the Kepler-47 Circumbinary System, in The Astronomical Journal, vol. 157, n. 5, 2019, 174.
  2. ^ a b Planet Kepler-47(AB) c Archiviato il 20 gennaio 2013 in Internet Archive.
  3. ^ (EN) Discovery Alert: A Third Planet in Kepler-47 System, su exoplanets.nasa.gov, 17 aprile 2019.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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