Larissa (astronomia)

satellite naturale di Nettuno
Disambiguazione – Se stai cercando l'asteroide, vedi 1162 Larissa.

Larissa è il quinto satellite naturale di Nettuno in ordine crescente di distanza dal pianeta. Fu scoperto dal gruppo di Harold Reitsema, che si basò sull'osservazione di occultazioni stellari nel 1981; ricevette la designazione provvisoria di S/1981 N 1. Nessun altro astronomo riuscì più ad osservare il satellite fino al sorvolo da parte della sonda Voyager 2, nel 1989; la nuova designazione provvisoria fu S/1989 N 2.

Larissa
(Nettuno VII)
Satellite diNettuno
Scoperta24 maggio 1981
ScopritoriHarold Reitsema
Parametri orbitali
(all'epoca J2000)
Semiasse maggiore73 548 km
Periodo orbitale0,555 giorni
Inclinazione
sull'eclittica
28,63°
Inclinazione rispetto
all'equat. di Nettuno
0,242°
Inclinazione rispetto
al piano di Laplace
0,205°
Eccentricità0,0014
Dati fisici
Dimensioni216×204×168 km
Volume3 500 000 km³
Massa
4,9×1018 kg
Densità media1,3×103 kg/m³
Acceleraz. di gravità in superficie0,034 m/s²
Periodo di rotazionerotazione sincrona
Temperatura
superficiale
~70 K (media)
Pressione atm.nulla
Albedo0,09
Dati osservativi
Magnitudine app.21,5

Il satellite è intitolato alla figura di Larissa, ricordata a volte come madre di Pelasgo, nato dall'unione con Giove o con Poseidone, secondo la mitologia greca.

Larissa presenta un aspetto fortemente irregolare e non mostra traccia di attività geologica; la sua superficie è fortemente craterizzata.

Parametri orbitali modifica

L'orbita di Larissa, trovandosi al di sotto dell'orbita poseidosincrona, è fortemente instabile; le forze mareali indotte dalla vicinanza al gigante gassoso ne stanno provocando un graduale decadimento, che porterà alla disintegrazione del satellite e alla formazione di un nuovo anello planetario, o all'impatto di Larissa con Nettuno.

Nettuno visto da Larissa modifica

Larissa rivolge sempre la stessa faccia a Nettuno, per cui da quella stessa faccia il pianeta rimane sempre visibile, raggiungendo una dimensione di circa 100 volte la Luna piena vista dalla Terra. Dalla stessa parte è periodicamente possibile osservare le lune più interne transitare sul disco di Nettuno, mentre dall'altra quelle più esterne.

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