Le mille bolle blu/Che freddo

Le mille bolle blu/Che freddo è il 37º singolo discografico di Mina, pubblicato nel 1961 dall'etichetta Italdisc.[1][2]

Le mille bolle blu/Che freddo
singolo discografico
ArtistaMina
Pubblicazionegennaio 1961
GenereMusica leggera
Pop
EtichettaItaldisc MH 80
ArrangiamentiTony De Vita
Formati7"
Mina - cronologia
Singolo precedente
(1961)

Storia modifica

Come nel singolo precedente ancora due canzoni presentate al Festival di Sanremo 1961, la prima da Mina e Jenny Luna, la seconda (sul disco di nuovo la cover di Mina) da Luciano Rondinella e Edoardo Vianello che ne scrive la musica. Il brano di Mina chiude al 5º posto, l'altro non accede neppure alla finale. Ha due copertine: ufficiale e alternativa.

Le due canzoni fanno parte dell'EP 11º Festival di San Remo 1961,[3] pubblicato all'inizio del 1961 e della raccolta su CD Ritratto: I singoli Vol. 2 (2010).[4]
Nel 1961 Le mille bolle blu viene inserito nell'album Due note,[3]
invece Che freddo farà parte della raccolta Mina ...Di baci del 1993. In Che freddo Mina canta accompagnata dall'orchestra di Tony De Vita, che arrangia i due brani.

Il brano Le mille bolle blu, pronosticato vincente al Festival, non ha il successo sperato, addirittura dietro l'altra canzone Io amo tu ami presentata dalla stessa Mina e da Nelly Fioramonti, che arriva quarta; qiesto convince Mina, la quale non ritornerà mai sulla decisione presa, a non partecipare più a Sanremo. Da questo momento e sistematicamente, la cantante riprendere brani in gara alle varie edizioni della manifestazione, per farli diventare con la sua interpretazione dei successi commerciali di gran lunga superiori alle versioni presentate dagli stessi cantanti originali.[5]

Più della canzone in sé, che comunque riscuoterà un buon successo in Spagna (Bu-lu-bum mil pompas de jambon) e in Svezia (Blll-se tusen bubblor bla), di quel Festival rimarranno nell'immaginario collettivo popolare italiano, sia il movimento fatto da Mina con le dita sulle sue labbra per pronunciare la parola "blu" nel brano, sia il vestito a pois indossato, tanto che il titolo sarà utilizzato per pubblicizzare qualsiasi genere di prodotti, da quelli per la casa a collane di dischi o, addirittura, trasmissioni televisive.[6][5]

Il video (durata 4:59) dell'esibizione durante la terza serata (28 gennaio 1961) al XI Festival di Sanremo è contenuto nel DVD Gli anni Rai 1959-1962 Vol. 10, ultimo volume di un cofanetto monografico pubblicato da Rai Trade e GSU nel 2008.

Cover modifica

Accoglienza modifica

Nella classifica settimanale delle vendite il brano (64° in quella annuale) non riuscirà a fare meglio del 5º posto ottenuto a Sanremo, anzi verrà superato anche da Come sinfonia che nella graduatoria della kermesse aveva chiuso alle sue spalle.[14]

Tracce modifica

Lato A
  1. Le mille bolle blu – 3:52 (testo: Vito Pallavicini – musica: Carlo Alberto Rossi; edizioni musicali Carlo Alberto Rossi/Ariston)
Lato B
  1. Che freddo – 2:49 (testo: Carlo Rossi – musica: Edoardo Vianello; edizioni musicali Leonardi)

Note modifica

  1. ^ Discografia singoli, su sito ufficiale, Mina Mazzini. URL consultato il 5 marzo 2023.
  2. ^ Le mille bolle blu/Che freddo, in Discografia Nazionale della Canzone Italiana, ICBSA. URL consultato il 5 marzo 2023.
  3. ^ a b Discografia album, su sito ufficiale, Mina Mazzini. URL consultato il 5 marzo 2023.
  4. ^ Dal 2012 tutte le raccolte NON fanno più parte della discografia ufficiale.
  5. ^ a b Mariangela, Le mille bolle blu, in Schede canzoni, Hit Parade Italia. URL consultato il 5 marzo 2023.
  6. ^ Dizionario CurcioLe Canzoni, op. citata, Le mille bolle blu, p.225.
  7. ^ (EN) Germana Caroli (singolo), su Discogs, Zink Media. URL consultato il 5 marzo 2023.
  8. ^ (EN) Vari - Festival di Sanremo 1961, su Discogs, Zink Media. URL consultato il 5 marzo 2023.
  9. ^ (EN) Jenny Luna (singolo), su Discogs, Zink Media. URL consultato il 5 marzo 2023.
  10. ^ (EN) Jenny Luna/Luciano Tajoli, Tutte le canzoni del Festival di Sanremo 1961, su Discogs, Zink Media. URL consultato il 5 marzo 2023.
  11. ^ (EN) Jo Chapman Orchestra (singolo), su Discogs, Zink Media. URL consultato il 5 marzo 2023.
  12. ^ (EN) Alves-Noto (flexi-disc), su Discogs, Zink Media. URL consultato il 5 marzo 2023.
  13. ^ (EN) Adriana del Poggio (singolo), su Discogs, Zink Media. URL consultato il 5 marzo 2023.
  14. ^ Vendite annuali singoli 1961, in Classifiche, Hit Parade Italia. URL consultato il 5 marzo 2023.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica