Lega Nazionale per la Difesa del Cane

associazione animalista italiana

La Lega Nazionale per la Difesa del Cane[1], in acronimo LNDC Animal Protection, è un'associazione animalista italiana impegnata nella tutela della vita e del benessere degli animali di ogni specie, in particolare di cani[2] e gatti randagi.

Lega Nazionale per la Difesa del Cane
AbbreviazioneLNDC Animal Protection
TipoAPS
Fondazione1950
ScopoTutela dei diritti degli animali
Sede centraleBandiera dell'Italia Milano
Area di azioneItalia
PresidenteBandiera dell'Italia Piera Rosati
Lingua ufficialeItaliano
MottoIn difesa degli animali
Sito web

Storia modifica

La Lega Nazionale per la Difesa del Cane fu fondata a Roma il 22 dicembre 1950 dallo scrittore Piero Scanziani, esperto di cinologia e direttore della rivista Cani di tutte le razze. Lo statuto originario prevedeva scopi protezionistici come la costruzione di rifugi per cani abbandonati, la gestione dei canili municipali, la promozione di "criteri più umanitari" per la soppressione dei cani randagi,[3] oltre che combattere le "azioni vessatorie" contro i cani.[4] Nel corso del tempo l'associazione, grazie al lavoro dei volontari, si è espansa su tutto il territorio italiano con la fondazione di numerose sezioni, assolvendo all'obiettivo di costruire o gestire rifugi per accogliere e prendersi cura degli animali abbandonati.[5]

Nel 2005 Giorgio Panariello è stato nominato presidente onorario dell'associazione[6] che, nel 2017, ha assunto ufficialmente la denominazione "LNDC Animal Protection", avendo essa ampliato il proprio raggio di azione a salvaguardia di tutti gli altri animali:[5]

«LNDC Animal Protection si batte ogni giorno per difendere gli animali di ogni specie, non solo cani e gatti, ma anche animali selvatici e da allevamento in base al principio per cui non esistono distinzioni quando si parla di violenza, maltrattamento e ingiustizia nei loro confronti, ognuno merita di essere salvato.»

Attività modifica

L'associazione si propone come obiettivo la difesa della vita, dei diritti e del benessere degli animali. Lo Statuto recita che LNDC:[1]

«[...] persegue le finalità della tutela degli animali di ogni genere e specie, della prevenzione del randagismo, della salvaguardia della natura e dell’ambiente, in particolare attraverso azioni e servizi finalizzati alla tutela ed al miglioramento delle condizioni ambientali ed all'impiego eticamente sostenibile delle risorse naturali, e della lotta alla zoomafia per il rispetto della legalità.»

Al 2023, LNDC conta 69 sezioni e 11 delegazioni territoriali in 17 regioni italiane; la maggior parte di queste gestiscono canili e rifugi grazie all'impegno di oltre 2000 persone volontarie.[7]

È dotata di un team legale che intraprende azioni amministrative e giudiziarie nei casi di sfruttamento, maltrattamento e uccisione di animali:[8][9][10] emblematica la vicenda dell'allevamento Green Hill a Montichiari che, dopo una complessa battaglia giudiziaria condotta insieme ad altre associazioni animaliste, si è conclusa con il salvataggio dalla sperimentazione di più di tremila beagle e con la condanna dei vertici italiani del Marshall Farm Group.[11] Il clamore mediatico suscitato dal processo ha portato all'approvazione del Decreto legislativo 26/2014, che vieta l'allevamento sul territorio italiano di cani, gatti e scimmie a scopo di ricerca.[12][13] Gli avvocati di LNDC, in rappresentanza anche di altre associazioni, si sono spesso battuti per la difesa della fauna selvatica, proponendo ricorsi ai vari TAR e al Consiglio di Stato contro i decreti di abbattimento di orsi e lupi.[14][15][16]

LNDC Animal Protection è riconosciuta dal Ministero della salute come associazione che persegue finalità di tutela degli interessi lesi da reati contro gli animali (D.M. Salute ai sensi della Legge 189/04).[17]

È membro della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente[18] e fa parte della coalizione ETCA per l'abolizione dell'utilizzo delle gabbie negli allevamenti nell'Unione Europea.[19]

Progetti modifica

Il cortometraggio Angelo: Life of a Street Dog[20] è stato patrocinato da LNDC Animal Protection e realizzato da Andrea Dalfino per la Newscapes Entertainment. Il film racconta la vera storia di un cane randagio che, nel 2016 a Sangineto, è stato seviziato e ucciso da quattro ragazzi. Gli autori del crimine hanno poi postato il video delle torture su Facebook, scatenando l'indignazione dell'opinione pubblica e riaprendo il dibattito sui diritti degli animali.[21] I proventi derivati dalla distribuzione del cortometraggio sono stati devoluti all'associazione, che li ha destinati a finanziare progetti di sterilizzazione di cani randagi nel Sud Italia.[22]

Note modifica

  1. ^ a b Statuto della LNDC Animal Protection (PDF), su lndcanimalprotection.org. URL consultato il 1º dicembre 2023.
  2. ^ David Brunner, Sam Stall, Daria Restani, Il cane. Manuale d'istruzioni, Milano, Kowalski editore, 2005, p. 217.
  3. ^ Prima del 1991, infatti, anno in cui entrò in vigore la legge quadro per la prevenzione del randagismo, gli animali di affezione privi di proprietario venivano soppressi dopo tre giorni di detenzione nei canili e nei gattili. (cfr. Clarissa Valia, L’adozione di un cane può cambiargli la vita: queste foto lo dimostrano, in TPI, 28 febbraio 2018. URL consultato il 2 dicembre 2023.)
  4. ^ Giulia Guazzaloca, Primo: non maltrattare. Storia della protezione degli animali in Italia, Bari-Roma, Editori Laterza, 2018, p. 75.
  5. ^ a b Bilancio sociale 2022, su lndcanimalprotection.org. URL consultato il 2 dicembre 2023.
  6. ^ Barbara Massaro, Giorgio Panariello e la "canina" fortunata, in Panorama, 24 agosto 2015. URL consultato il 2 dicembre 2023.
  7. ^ Sedi territoriali, su lndcanimalprotection.org. URL consultato il 2 dicembre 2023.
  8. ^ Traffico di cuccioli di cane dall'Ungheria, condanne e confisca a Napoli: "Sei milioni di euro: la sentenza è un esempio per il futuro", in La Stampa, 2 novembre 2023. URL consultato il 2 dicembre 2023.
  9. ^ Alessia Rabbai, Sequestra l’ex datrice di lavoro e uccide il suo cane: condannato a 8 anni di carcere, in Fanpage.it, 7 luglio 2022. URL consultato il 2 dicembre 2023.
  10. ^ Addestramento o violenza? Gli animalisti denunciano un istruttore, in RaiNews.it, 30 settembre 2023. URL consultato il 2 dicembre 2023.
  11. ^ Caso Green Hill, la Cassazione conferma le condanne: "Sopprimevano i cani anziché curarli", in Today, 4 ottobre 2017. URL consultato il 2 dicembre 2023.
  12. ^ Green Hill, un processo contro la sperimentazione animale?, in Wired, 19 gennaio 2015. URL consultato il 2 dicembre 2023.
  13. ^ Decreto Legislativo sulla Gazzetta Ufficiale, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 2 dicembre 2023.
  14. ^ Tiziano Grottolo, Ricorso al Tar per salvare F36: gli animalisti denunciano Fugatti, in Corriere del Trentino, 10 settembre 2023. URL consultato il 2 dicembre 2023.
  15. ^ Giuseppe Pietrobelli, Trento, vietato l’abbattimento degli orsi bruni anche in caso di aggressione alle persone. Animalisti: “Sentenza storica”, in il Fatto Quotidiano, 30 settembre 2021. URL consultato il 2 dicembre 2023.
  16. ^ Il Consiglio di stato salva nuovamente i lupi trentini, in ANSA, 21 settembre 2023. URL consultato il 2 dicembre 2023.
  17. ^ Legge sulla Gazzetta Ufficiale, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 2 dicembre 2023.
  18. ^ Sito web, su nelcuore.org. URL consultato il 2 dicembre 2023 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2015).
  19. ^ Il network ETCA, su endthecageage.eu.
  20. ^ Angelo: Life of a Street Dog, su imdb.com. URL consultato il 2 dicembre 2023.
  21. ^ Guido Minciotti, Cane Angelo, seviziato e ucciso a Sangineto: chiesta condanna a 16 mesi per i 4 imputati, in 24zampe blog de Il Sole 24 Ore, 18 maggio 2017. URL consultato il 2 dicembre 2023.
  22. ^ Fabiana Salsi, La storia del cane Angelo ora è un film, per un nuovo futuro dei cani randagi, in Vanity Fair, 5 novembre 2018. URL consultato il 2 dicembre 2023.

Collegamenti esterni modifica

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