Leo Spaventa Filippi

pittore italiano

Leonardo Spaventa Filippi (Milano, 25 gennaio 1912Varese, 14 gennaio 1999) è stato un pittore italiano.

Biografia modifica

Figlio di Silvio Spaventa Filippi, fondatore e storico direttore del Corriere dei Piccoli, nonché frequentatore di personalità di spicco nel mondo dell'arte, quali Carlo Carrà, Leonardo Borgese, Margherita Sarfatti e Filippo Tommaso Marinetti, ebbe come primo maestro Donato Frisia. Diplomatosi all'Accademia di Brera sotto la guida di Aldo Carpi, si trasferì a causa degli eventi bellici a Morazzone e quindi a Varese[1]. Fu zio del fisico e scrittore Paolo Dell'Oro.

Principali esposizioni modifica

Spaventa Filippi fu ammesso in giovane età alla Biennale di Venezia del 1936[1]. Altre partecipazioni furono quelle del 1940[1] e del 1950[2].

Partecipò nel 1937 alla «Mostra dei sette di Brera» alla Galleria Pesaro di Milano: presentato da Aldo Carpi[3], ottenne buone recensioni da parte di Borgese sul Corriere della Sera[4] e di Carrà su L'Ambrosiano («Uno dei giovani pittori che abbiamo il vanto di aver segnalato fin dalle prime prove [le cui] tele ci sono di garanzia al credito che gli facciamo per le future avanzate»)[5]. L'esposizione fu anche l'occasione per l'acquisto, nel 1938, di una sua Natura morta da parte della Galleria d'arte moderna di Milano[6].

Nel 1939 partecipò alla prima edizione del Premio Bergamo, assicurandosi un premio d'acquisto da parte del Consiglio provinciale alle Corporazioni di Bergamo[1].

Nel 1940 Spaventa Filippi espose alla III Mostra provinciale fascista alla Permanente. Anche in questa occasione, la Galleria d'arte moderna acquisto una sua opera (Paesaggio di Nasca, 1937)[7].

Nel 1951 partecipò al Premio nazionale di pittura «Paesaggio varesino» con l'opera Laveno, senza tuttavia aggiudicarsi premi o menzioni particolari[8].

Fu inoltre presente alla II e alla VII Quadriennale di Roma (1935 e 1955-56)[9].

Opere in musei modifica

Oltre alle opere possedute dalla Galleria d'arte moderna di Milano, tre suoi disegni sono conservati al Museo d'arte di Gallarate[10].

Produzione e stile artistico modifica

Pittore naturalista, Spaventa Filippi ebbe come temi d'indagine prediletti il ritratto e la natura morta. L'origine centro-meridionale della famiglia lasciò traccia non nel suo gusto pittorico, quanto piuttosto «nell'artista complessivo, nel suo temperamento»[11]. La pacatezza lombarda delle composizioni, in cui riecheggia la lezione ottocentista di autori quali Filippo Carcano, Emilio Gola, Donato Frisia e Aldo Carpi, lascia spazio nella stesura del colore ad uno stile macchiaiolo di impronta toscana o lombarda, per i richiami ad Arturo Tosi e a Raffaele De Grada senior[11][12][13].

Pubblicazioni modifica

Nel 1948 illustrò il volume Aneddotica delle scienze, scritto da Rinaldo De Benedetti (sotto lo pseudonimo di "Sagredo") ed edito da Hoepli. Nel 1996 pubblicò Racconti coloriti da un pittore, un'antologia di racconti autobiografici edita dalla Galleria Ponte Rosso di Milano, con prefazione di Elena Pontiggia.

Note modifica

  1. ^ a b c d Lorandi-Rea-Tellini Perina, pp. 339-340.
  2. ^ S.a., p. 86.
  3. ^ Carpi
  4. ^ Borgese
  5. ^ Carrà
  6. ^ Caramel-Pirovano, p. 62, tav. 1120.
  7. ^ Caramel-Pirovano, p. 62, tavv. 1121.
  8. ^ S.a., pp. 10, 20.
  9. ^ Leo Spaventa Filippi, su quadriennalediroma.org. URL consultato il 21 giugno 2014.
  10. ^ Disegni di paesaggio. Spaventa Filippi Leo, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 21 giugno 2014.
  11. ^ a b Borgese
  12. ^ Seveso
  13. ^ De Grada

Bibliografia modifica

  • Aldo Carpi, Sette giovani alla Galleria Pesaro, Galleria Pesaro, 1937.
  • Leonardo Borgese, Le mostre d'arte a Milano. Sette giovani pittori, in Corriere della Sera, 25 dicembre 1937.
  • Carlo Carrà, Mostre d'arte. Sette giovani alla Pesaro, in L'Ambrosiano, 31 dicembre 1937.
  • S.a., XXV Biennale, Alfieri, 1936.
  • S.a., Premio nazionale di pittura «Paesaggio varesino», Varese, 1951.
  • Luciano Caramel e Carlo Pirovano, Galleria d'arte moderna. Opere del Novecento, Electa, 1974.
  • Giorgio Seveso, Leo Spaventa Filippi, Varese, 1985.
  • Marco Lorandi, Fernando Rea e Chiara Tellini Perina (a cura di), Il Premio Bergamo 1939-1942. Documenti, lettere, biografie, Electa, 1993, ISBN 88-435-4616-3.
  • Raffaele De Grada, Leo Spaventa Filippi, Ponte Rosso, 1994.

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