Li Keqiang

politico cinese (1955-2023)

Li Keqiang[2] (李克強T, 李克强S, Lǐ KèqiángP; Hefei, 1º luglio 1955Shanghai, 27 ottobre 2023) è stato un politico cinese, dal marzo 2013[1] al marzo 2023 primo ministro cinese, nonché membro del Comitato permanente dell'ufficio politico del Partito Comunista Cinese, secondo in ordine di importanza dopo il segretario generale Xi Jinping.

Li Keqiang
Li Keqiang nel 2023

Primo ministro del Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese
Durata mandato15 marzo 2013 –
11 marzo 2023
PresidenteXi Jinping
Vice capo del governo1° Gabinetto (2013-2018)
Zhang Gaoli
Liu Yandong
Wang Yang
Ma Kai
2° Gabinetto (2018-2023)
Han Zheng
Sun Chunlan
Hu Chunhua
Liu He
PredecessoreWen Jiabao
SuccessoreLi Qiang

Vice-primo ministro del Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese
Durata mandato17 marzo 2008 –
15 marzo 2013
Capo del governoWen Jiabao
PredecessoreWu Yi (ad interim)
SuccessoreZhang Gaoli

Segretario del Partito Comunista Cinese della Provincia del Liaoning
Durata mandatodicembre 2004 –
ottobre 2007
ViceLi Chengyu
(governatore)
PredecessoreChen Kuiyuan
SuccessoreXu Guangchun

Segretario del Partito Comunista Cinese nella Provincia dello Henan
Durata mandatodicembre 2002 –
dicembre 2004
ViceLi Chengyu
(governatore)
PredecessoreChen Kuiyuan
SuccessoreXu Guangchun

Primo segretario della Lega della Gioventù Comunista Cinese
Durata mandatomaggio 1993 –
giugno 1998
PredecessoreSong Defu
SuccessoreZhou Qiang

Dati generali
Partito politicoPartito Comunista Cinese
FirmaFirma di Li Keqiang

Membro preclaro del Tuanpai, noto per le sue posizioni riformiste, designato successore di Wen Jiabao al XVIII Congresso del Partito nel 2012, è subentrato nel 2013 alla carica di primo ministro. Al governo si è pronunciato per l'attuazione di progetti di ristrutturazione dell'economia cinese, soprattutto in campo sociale (con la concessione di diritti e l'aumento dei salari), dove il modello economico eccessivamente sbilanciato sulle esportazioni, ha compresso, secondo Li, i diritti dei cittadini, costringendoli a regimi di lavoro insostenibili.[1]

Biografia

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Li Keqiang è nato a Hefei, nella provincia dell'Anhui, figlio di un funzionario locale. Ottenuto il diploma nel 1974, si è laureato in legge nel 1982 presso l'Istituto di economia dell'Università di Pechino e ha poi conseguito un dottorato di ricerca in economia.

Aderì al Partito Comunista Cinese nel maggio 1976, quando durante la Rivoluzione culturale venne inviato a lavorare nelle campagne nel distretto di Fengyang. Nel 1980 divenne segretario della Lega della Gioventù Comunista Cinese all'Università di Pechino. Entrò poi nei vertici del Comitato centrale della Lega della Gioventù Comunista nel 1982 e, successivamente, divenne vicepresidente della Federazione Nazionale della Gioventù come membro del suo segretariato, lavorando a stretto contatto con Hu Jintao[3], che ne fece il suo delfino.[4] Divenne quindi segretario generale del Comitato centrale della Lega della Gioventù Comunista nel 1993, carica detenuta fino al 1998.

Nel giugno del 1998, all'età di 43 anni, Li divenne il più giovane governatore della Cina quando fu nominato alla carica di governatore dello Henan, una delle province più popolose del paese, che diresse favorendo lo sviluppo economico ed elevandola da area depressa a zona appetibile per gli investimenti (il PIL locale balzò dal 28º al 18º posto nella classifica nazionale). Nella stessa provincia dovette affrontare l'emergenza sanitaria legata al virus HIV diffusosi attraverso le vendita di sangue (sostenute dallo stesso governo provinciale) agli ospedali della provincia responsabili della violazione delle norme di sicurezza.[5] Nel 2004 divenne segretario del partito nel Liaoning, dove avviò un'opera di riqualificazione industriale.[4]

Nell'ottobre del 2007, in occasione del XVII Congresso nazionale del Partito Comunista Cinese, venne eletto nel Comitato permanente del Politburo. Nel 2008 viene eletto vicepremier dall'XI Congresso nazionale del popolo. Il 15 marzo 2013 è eletto premier dal XII Congresso nazionale del popolo, concludendo la fase del cambio di potere in Cina dopo l'elezione del presidente Xi Jinping.

Premierato (2013-2023)

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Li parla al vertice economico Francia-Cina (luglio 2015)

Il 15 marzo 2013 Li Keqiang è stato, come previsto, eletto primo ministro dalla XII Assemblea nazionale del popolo.[6] Nella stessa Assemblea, il segretario generale del partito Xi Jinping è stato eletto presidente.[7] Li ha sostituito Wen Jiabao, che si è ritirato dopo aver tenuto l'incarico di primo ministro per due mandati. Dei quasi 3.000 legislatori riunitisi all'Assemblea, 2.940 hanno votato per lui, tre i contrari e sei si sono astenuti.[6] Fu eletto per un mandato di cinque anni ma era scontato che avrebbe potuto ricoprire due mandati come il suo predecessore Wen.[6]

Il 16 marzo, l'Assemblea ha selezionato Zhang Gaoli, Liu Yandong, Wang Yang e Ma Kai come vice-primo ministro in seguito alle rispettive nomine di Li Keqiang.[8] Ha pronunciato il suo primo discorso importante il 17 marzo a conclusione dell'Assemblea nazionale del popolo, chiedendo frugalità nel governo, una distribuzione più equa del reddito e una riforma economica continua. Li ha concentrato la sua attenzione sulla Cina per passare a un'economia basata sui consumi invece di fare affidamento sulla crescita guidata dalle esportazioni.[9] Li è stato classificato al 14º posto nell'elenco delle persone più potenti del mondo della rivista Forbes del 2013, dopo aver assunto la carica di primo ministro.[10] Li ha ricoperto l'incarico fino a marzo 2023 quando gli è succeduto Li Qiang.[11]

Politica interna

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Li ha un retroterra culturale accademico in economia ed è quindi un convinto sostenitore dell'uso di solidi dati economici per aiutare il processo decisionale del governo. È noto per studiare le statistiche economiche e s'interroga regolarmente sull'affidabilità dei dati con cui lavora. Li è stato descritto dai media internazionali come il pioniere dietro il cosiddetto "indice Keqiang",[12] un indicatore di misurazione economica non convenzionale ideato da Li stesso che si diceva aggirasse i numeri ufficiali del PIL, spesso inaffidabili e quindi fungesse da indicatore migliore della salute economica e da un barometro più utile per il processo decisionale. Invece di raccogliere dati sulla sola produzione economica totale, Li ha utilizzato altri tre indicatori per tenere sotto controllo l'economia mentre lavorava nella provincia di Liaoning. Questi erano il volume del carico ferroviario, il consumo di elettricità e il totale dei prestiti erogati dalle banche.

 
Marzo 2015, Li durante una conferenza stampa con giornalisti cinesi e stranieri

Quando Li è entrato in carica, la Cina stava affrontando numerosi problemi strutturali ereditati dalla precedente amministrazione. Vale a dire, la grande abbondanza di prestiti deteriorati che molti dei giganteschi progetti infrastrutturali intrapresi dal Paese dopo la crisi finanziaria globale sono stati sovraccarichi di debiti schiaccianti e ricavi inferiori alle attese, nonché il divario di ricchezza sempre più ampio. In queste circostanze, si diceva che Li avesse risposto con quella che divenne nota come "Likonomics", un termine coniato dagli economisti della banca d'affari Barclays. Likonomics consisteva in un triplice approccio che includeva la riduzione generalizzata del debito, la fine delle massicce pratiche di stimolo del governo Wen Jiabao e le riforme strutturali.[13] Tuttavia, entro il 2014, le pressioni economiche globali e una diminuzione della domanda di esportazioni cinesi hanno portato a tassi di crescita economica inferiori alle attese. La crescita del PIL su base annua è stata inferiore al 7,5% per la prima volta dal 1989. Il governo di Li ha quindi risposto con tagli alle tasse per le piccole imprese, progetti di ristrutturazione delle aree urbane povere e un altro ciclo di costruzione di ferrovie, in particolare incentrato sulla interno.[14]

Dopo l'annuncio di riforme globali al Terzo Plenum nel 2013, Li è diventato una figura di spicco degli sforzi di attuazione delle riforme del governo. Il Terzo Plenum ha chiesto alle forze di mercato di svolgere un ruolo "decisivo" nell'allocazione delle risorse, apparentemente cercando di ridurre la regolamentazione del governo sul libero mercato. All'inizio del 2014, Li ha affermato che i governi locali erano ancora inefficaci nel seguire le direttive di riforma del governo centrale e che alcuni governi si intromettono in affari in cui non dovrebbero essere coinvolti e alcuni non prestano attenzione alle cose che dovrebbero fare. Li ha sottolineato che il successo delle riforme è dovuto alla "esecuzione e attuazione" e ha criticato i governi locali per non aver agito a sostegno delle riforme.[15]

Il 27 ottobre 2023, Li è morto in seguito a un improvviso attacco di cuore, mentre era in vacanza a Shanghai, all’età di 68 anni.[16][17]

Vita privata

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Era sposato con Cheng Hong, professoressa di Lingua e Letteratura Inglese (soprattutto del Naturalismo Americano) alla Capital University of Economics and Business di Pechino e figlia dell'ex vicesegretario del Comitato centrale della Lega della Gioventù Comunista. Parlava inglese colloquiale.

  1. ^ a b AsiaNews, 20/06/2012
  2. ^ Nell'onomastica cinese il cognome precede il nome. "Li" è il cognome.
  3. ^ Yvette Tan & Stephen McDonell, Li Keqiang: Ex-Chinese premier sidelined by Xi dies at 68, BBC news, 27 ottobre 2023.
  4. ^ a b Aldo Giannuli, 2012: la grande crisi, Ponte delle Grazie, Bergamo 2011, p. 304
  5. ^ Cina, Li Keqiang nuovo premier. Riformista prudente che ha studiato all'estero - Repubblica.it
  6. ^ a b c (EN) China confirms Li Keqiang as premier, in BBC, 15 marzo 2013. URL consultato il 15 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2013).
  7. ^ (EN) Li Keqiang named Chinese premier, government's second most powerful post, in CNN, 15 marzo 2013. URL consultato il 17 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2013).
  8. ^ (EN) Who's Who in China's New Government Leadership Lineup, in Bloomberg, 16 marzo 2013. URL consultato il 16 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2013).
  9. ^ (EN) DING QINGFEN, Premier Li Keqiang focuses on consumption, in China Daily, 26 marzo 2013. URL consultato il 1º aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2013).
  10. ^ (EN) Li Keqiang, in Forbes, 18 aprile 2012. URL consultato il 18 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2013).
  11. ^ (EN) China alters vice premier selection, paving way for Xi loyalists, in Nikkei Asia.
  12. ^ (EN) Keqiang ker-ching: How China's next prime minister keeps tabs on its economy, in The Economist, 9 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2015).
  13. ^ (EN) Likonomics: what's not to like, in The Economist, 1º luglio 2013. URL consultato il 13 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2017).
  14. ^ (EN) George Chen, Forget 'Likonomics', it's all about economic stimulus in China again, in South China Morning Post, 7 aprile 2014. URL consultato il 23 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2014).
  15. ^ (ZH) 学者称李克强style为专家治国 [Scholars say Li Keqiang style is an expert], in Duowei News, 21 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2015).
  16. ^ Morto l’ex premier cinese Li Keqiang, per dieci anni alla guida del governo, su Corriere della Sera, 27 ottobre 2023. URL consultato il 27 ottobre 2023.
  17. ^ Cina, morto l'ex premier Li Keqiang - Notizie - Ansa.it, su Agenzia ANSA, 27 ottobre 2023. URL consultato il 27 ottobre 2023.

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Collegamenti esterni

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