La libertà di Dio è l'idea che Dio abbia il libero arbitrio.[1]

Secondo alcuni pensatori, il libero arbitrio sarebbe in contraddizione con l'onnibenevolenza di Dio, il quale, essendo il Sommo Bene, sarebbe "obbligato" a scegliere le opere le cui conseguenze sono esclusivamente buone.[2]

Tuttavia, sant'Agostino d'Ippona, dottore della Chiesa, chiarì che il male è mancanza di essere e quindi di perfezione e di libertà: l'impossibilità di fare il male è proprio ciò in cui consiste la perfezione della libertà, che appartiene a Dio.

Dio onnipotente e onnisciente, prima ancora che le cose accadano, conosce tutte le alternative possibili. La Sua scelta è orientata al Sommo Bene della creature.[3]

Dio vuole necessariamente Sé stesso poiché l'oggetto della volontà è il Sommo Bene, che è Dio. Dio ama gli altri enti liberamente perché non sono un oggetto adeguato della Sua volontà.[4]

Note modifica

  1. ^ William Rowe, Divine Freedom, in Zalta (a cura di), Stanford Encyclopedia of Philosophy, Winter 2021, Metaphysics Research Lab, Stanford University, 2021.
  2. ^ Freedom, divine, su Routledge Encyclopedia of Philosophy.
  3. ^ In latino: electio, scelta di elezione. Citato in Battista Mondin, Metafisica della persona, in Ontologia e metafisica, Bologna, ESD, 1998, p. 282, OCLC 43424782.
  4. ^ Sofia Vanni Rovighi, Elementi di Filosofia, 3. La Natura e l'Uomo, Biblioteca (n. 6), Scholé, 2022, p. 152

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