La linea Arta-Volos[1][2] (in greco Γραμμή Άρτας - Βόλου?) o linea di Ambracia-Pagaseo (in greco Γραμμή Αμβρακικού - Παγασητικού?) fu il confine terrestre del Regno di Grecia e dell'Impero ottomano tra il 1832 e l'Annessione della Tessaglia nel 1881.[3] Prende il nome dalle due principali città in prossimità del confine sul lato ottomano, Arta e Volos, e dal Golfo di Ambracia e dal Golfo Pagaseo tra i quali si estendeva.

Il confine greco delimitato.

Il confine era stato proposto dalle Grandi Potenze nel Protocollo di Londra del 1829 come confine settentrionale di uno stato greco autonomo sotto la sovranità ottomana. Tuttavia quando la piena indipendenza della Grecia fu concordata nel Protocollo di Londra del 1830, i confini del nuovo stato furono ridotti alla linea Aspropotamos-Spercheios, solo per essere nuovamente ampliati nella Conferenza di Londra del 1832 che fu poi confermata dal Trattato di Costantinopoli (1832).

Note modifica

  1. ^ John Julius Norwich, Il Mare di Mezzo: Una storia del Mediterraneo, Sellerio Editore, 26 novembre 2020, ISBN 978-88-389-4134-4. URL consultato il 15 aprile 2022.
  2. ^ Cosimo Palagiano, La geografia delle lingue in Europa, ScriptaWeb, 2006, p. 127, ISBN 978-88-89543-53-5. URL consultato il 15 aprile 2022.
  3. ^ (EN) Graham Speake, Encyclopedia of Greece and the Hellenic Tradition, Routledge, 31 gennaio 2021, ISBN 978-1-135-94206-9. URL consultato il 15 aprile 2022.

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