Lisa Lutz (contea di San Bernardino, 13 marzo 1970[1]) è una scrittrice statunitense.

Lisa Lutz nel 2009

Biografia modifica

Ha studiato alle università di Santa Cruz, Irvine, Leeds e San Francisco, senza tuttavia conseguire una laurea[2].

Dopo aver svolto svariati lavori, una sua sceneggiatura è diventata il film Plan B, ma, dato lo scarso successo della pellicola e dopo alcuni script respinti dalle case cinematografiche[3], ha abbandonato la carriera di sceneggiatrice per concentrarsi sulla scrittura[4].

Ha esordito nella narrativa nel 2007 con La famiglia Spellman, primo romanzo di una fortunata serie gialla vincitore l'anno successivo di un Premio Alex[5] e in seguito ha pubblicato altri 9 romanzi e un libro per ragazzi[6] ottenendo un altro Alex Award nel 2020 con The Swallows[7].

Opere principali modifica

Serie Spellman modifica

  • La famiglia Spellman (The Spellman Files, 2007), Milano, Mondadori, 2008 traduzione di Marco Lunari ISBN 978-88-04-58007-2.
  • Curse of the Spellmans (2008)
  • Revenge of the Spellmans (2009)
  • The Spellmans Strike Again (2010)
  • Trail of the Spellmans (2012)
  • Spellman Six: The Next Generation (2013)

Altri romanzi modifica

  • Heads You Lose con David Hayward (2011)
  • How to Start a Fire (2015)
  • The Passenger (2016)
  • The Swallows (2019)

Libri per ragazzi modifica

Filmografia modifica

Premi e riconoscimenti modifica

Note modifica

  1. ^ (EN) Lisa A Lutz, Born 03/13/1970 in California | CaliforniaBirthIndex.org, su www.californiabirthindex.org. URL consultato il 31 gennaio 2022.
  2. ^ (EN) Pagina dedicata alla scrittrice, su encyclopedia.com. URL consultato il 21 settembre 2019.
  3. ^ Introduzione all'autricesu www.litlovers.com
  4. ^ (EN) Lisa Lutz Biography, su bookbrowse.com. URL consultato il 21 settembre 2019.
  5. ^ (EN) 2008 Alex Awards, su ala.org. URL consultato il 21 settembre 2019.
  6. ^ (EN) Biografia e bibliografia, su fantasticfiction.com. URL consultato il 21 settembre 2019.
  7. ^ (EN) 2020 Youth Media Award Winners, su americanlibrariesmagazine.org, 27 gennaio 2020. URL consultato il 30 gennaio 2020.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN15084947 · ISNI (EN0000 0000 7825 9742 · LCCN (ENn2006059725 · BNE (ESXX1799750 (data) · BNF (FRcb155499873 (data) · J9U (ENHE987007311240505171 · WorldCat Identities (ENlccn-n2006059725