Lo scatolone, che ha il sottotitolo Antologia di nuovissimi, nuovi e seminuovi, è stato un programma televisivo di genere varietà andato in onda in due edizioni e 24 puntate dal 5 febbraio 1981 al 4 novembre 1982 sulla Rete Tre della Rai.

Lo scatolone
Titolo originaleLo scatolone – Antologia di nuovissimi, nuovi e seminuovi
PaeseItalia
Anno1981-1982
Generevarietà
Edizioni2
Puntate24 + 2 speciali
Lingua originaleitaliano
Realizzazione
ConduttoreMarina Bellini, Claudia Poggiani (prima edizione), Lando Buzzanca, Ambra Orfei, Alfredo Rizzo (seconda edizione)
RegiaMario Landi
AutoriNanni Mandelli, Pino Ferrarini, Federico Sanguigni (prima edizione), Annalena Limentani, Riccardo Pazzaglia, Mario Landi (seconda edizione)
ScenografiaAntonio Giarrizzo
FotografiaEzio Tota
Produttore esecutivoNanni Mandelli, Pino Ferrarini, Federico Sanguigni
Casa di produzioneRai
Rete televisivaRete Tre

Caratteristiche modifica

Diretto da Mario Landi, per la prima edizione, andata in onda in 12 puntate dal 5 febbraio al 30 aprile 1981, gli autori furono Nanni Mandelli, Pino Ferrarini e Federico Sanguigni e la conduzione fu di Marina Bellini e Claudia Poggiani.[1]

Per la seconda edizione, andata in onda in 12 puntate dal 19 agosto al 4 novembre 1982, gli autori furono Annalena Limentani, Riccardo Pazzaglia e lo stesso regista Mario Landi; i conduttori erano Lando Buzzanca, Ambra Orfei e Alfredo Rizzo.[2] Tra gli attori che parteciparono alla trasmissione, ricordiamo Daniele Formica e Alberto Ercolani, accreditato con lo pseudonimo Claudio Saint-Just.

Tra le due edizioni vennero trasmesse due puntate speciali, denominate Lo scatolone – cantautori, andate in onda il 20 e il 27 agosto 1981 e condotte da Piero Marras, Enzo Malepasso e Federico Troiani.[3] La piattaforma Rai Play non ha ancora reso disponibili in streaming le puntate integrali.

Note modifica

  1. ^ Varietà 1980–1981, su Rai Teche. URL consultato il 20 luglio 2023.
  2. ^ Varietà 1982–1983, su Rai Teche. URL consultato il 20 luglio 2023.
  3. ^ Varietà 1981–1982, su Rai Teche. URL consultato il 20 luglio 2023.

Collegamenti esterni modifica

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