Longitarsus grobbelaariae

specie di coleotteri della famiglia Chrysomelidae

Longitarsus grobbelaariae Biondi & D'Alessandro, 2008 è un coleottero appartenente alla famiglia Chrysomelidae.

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Longitarsus grobbelaariae
Immagine di Longitarsus grobbelaariae mancante
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezioneColeopteroidea
OrdineColeoptera
SottordinePolyphaga
InfraordineCucujiformia
SuperfamigliaChrysomeloidea
FamigliaChrysomelidae
SottofamigliaGalerucinae
TribùAlticini
Sottotribùincertae sedis
GenereLongitarsus
SpecieL. grobbelaariae
Nomenclatura binomiale
Longitarsus grobbelaariae
Biondi & D'Alessandro, 2008

Etimologia

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Il nome proprio della specie è in onore della curatrice Elizabeth Grobbelaar, in riconoscimento della sua preziosa collaborazione, che lavora alla SANC, istituto di ricerca della città di Pretoria che si occupa della protezione delle piante[1]

Caratteristiche

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Nell'ambito del vasto genere Longitarsus, solo due gruppi contengono specie dal tegumento di colore nero: il Longitarsus capensis group e il Longitarsus anchusae group[1].

Le seguenti caratteristiche morfologiche contraddistinguono i due gruppi nell'ambito del genere e sono utili ai fini di una precisa identificazione anche nell'ambito del singolo gruppo:

  1. il capo ha la parte apicale punteggiata e la parte frontale con alcune forature presenti lungo le scanalature;
  2. le elitre all'apice sono subtroncate o ampiamente arrotondate in modo indipendente;
  3. il callo omerale è sempre assente nel capensis group, mentre è raramente sviluppato nell'anchusae group;
  4. le ali posteriori sono di dimensioni ridotte (le specie del capensis group sono subattere; le specie dell'anchusae group sono brachittere, subbrachittere o macroptere)
  5. la spermateca è grande (generalmente più di 0,30mm) con condotti spesso di forma arcuata, di solito non arrotolati;
  6. il lobo mediano dell'edeago è ampiamente sclerotizzato e nella parte mediana apicale ha un piccolo dente e un solco ventrale chiaramente visibile;
  7. le elitre sono ricoperte da una fitta punteggiatura senza segni di striature anche nella zona suturale[1].

Questa specie ha, mediamente, la lunghezza delle elitre di 1,20mm; la lunghezza del pronoto di 0,51mm e la lunghezza del lobo mediano dell'edeago di 0,73mm[1].

Distribuzione

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L'olotipo maschile è stato reperito in Sudafrica: all'interno dello Ntinginono Eco Center, nella riserva naturale di Vryheid Hill, nella provincia del KwaZulu-Natal[1].

Habitat

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E in stretta associazione con piante della famiglia Boraginaceae, caratteristica che ha in comune con i Longitarsus appartenenti al L. anchusae group[1].

Tassonomia

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Appartiene al Longitarsus capensis group, diffuso nell'area dell'Africa meridionale e non in relazione con il Longitarsus anchusae group, a diffusione prevalentemente mediterranea[1].

Al 2015 non sono note sottospecie[1].

  1. ^ a b c d e f g h (EN) Biondi Maurizio, e D'Alessandro Paola, Taxonomical revision of the Longitarsus capensis species-group: An example of Mediterranean-southern African disjunct distributions (Coleoptera: Chrysomelidae) (PDF), in European Journal of Entomology, (4), n. 105, Institute of Entomology of the Biology Centre, Academy of Sciences of the Czech Republic, 2008, pp. 719-736.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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