Love Me Do/P.S. I Love You

singolo dei Beatles del 1962

Love Me Do/P.S. I Love You è il primo singolo del gruppo musicale inglese The Beatles, pubblicato il 5 ottobre 1962, loro esordio discografico. Raggiunse la posizione nº17 in classifica grazie anche al manager Brian Epstein che ne acquistò 10 000 copie[1]. Venne pubblicato negli Stati Uniti nel 1964.[2]

Love Me Do/P.S. I Love You
singolo discografico
ArtistaThe Beatles
Pubblicazione5 ottobre 1962
Durata4:23
Album di provenienzaPlease Please Me
GenereBeat
EtichettaParlophone
ProduttoreGeorge Martin
RegistrazioneAbbey Road Studios, giugno-settembre 1962
Formati7"
Singoli britannici Bandiera del Regno Unito - cronologia
Singolo precedente
Singoli statunitensi Bandiera degli Stati Uniti - cronologia
Singolo precedente
(1964)

Tracce modifica

  1. Love Me Do – 2:23 (John Lennon e Paul McCartney)
  2. P.S. I Love You – 2:00 (John Lennon e Paul McCartney)

Storia modifica

I brani Love Me Do, P.S. I Love You, Ask Me Why e Bésame mucho erano stati suonati nel corso del provino per la EMI del 6 giugno 1962. I primi due vennero scelti per il singolo anche se il produttore del gruppo, George Martin, avrebbe preferito registrare e pubblicare la canzone How Do You Do It?. Entrambe sono composti dalla coppia Lennon/McCartney[3].

Quando il 4 settembre 1962 i Beatles si ripresentarono nella sala d'incisione di Abbey Road, Ringo Starr aveva già sostituito Pete Best alla batteria in quanto, subito dopo l'audizione di giugno, il produttore George Martin, insoddisfatto delle caratteristiche strumentali di Best, aveva detto al manager Brian Epstein che avrebbe preferito un turnista per le registrazioni in studio.[4]

Sotto la pressione di Martin quindi, Ringo Starr sostituì Best dal 16 agosto 1962.[5][6] Per la sessione di registrazione del 4 settembre, Martin aveva trovato loro una canzone con cui pensava potessero scalare la classifica delle vendite, How Do You Do It?, di Mitch Murray, mail gruppo preferì registrare materiale di loro composizione[7] e così, dopo l'esecuzione di How Do You Do It?, venne registrata Love Me Do; La registrazione di quel giorno con Starr alla batteria fu però ritenuta da Martin poco soddisfacente e perciò venne registrata nuovamente la settimana successiva sostituendo Ringo Starr con il turnista Andy White, che suonò la batteria oltre che in Love Me Do anche in P.S. I Love You; Ringo si adattò a suonare il tamburello come rinforzo al rullante in Love Me Do, mentre in P.S. I Love You era alle maracas.[8][9] Alla fine la versione con Starr alla batteria di Love Me Do venne pubblicata come singolo mentre la versione pubblicata nell'album è quella con White alla batteria.[10] Il singolo, a cui la EMI riservò scarse attenzioni promozionali,[11] raggiunse il 17° posto nelle classifiche di vendita del Regno Unito anche grazie all'acquisto da parte del manager del gruppo, Brian Epstein, di migliaia di copie del disco, fatto confermato da Alistair Taylor, a quel tempo assistente di Epstein.[12]

Il singolo venne pubblicato due anni dopo, il 27 aprile 1964, anche negli Stati Uniti dalla Tollie Records.[2] La versione di "Love Me Do" è quella registrata l'11 settembre 1962 con il batterista Andy White.

Durante le prove dell'album Get Back, in seguito trasformato in Let It Be, i Beatles, con l'organista Billy Preston, eseguirono anche Love Me Do[13]. Questa versione, senza l'armonica, è comparsa su vari bootleg.

La versione di Love Me Do dell'audizione del 6 giugno, con Pete Best alle percussioni[14], è stata pubblicata nel CD Anthology 1[15].

Pubblicazione modifica

Inghilterra modifica

Inizialmente pubblicato come singolo, pochi mesi dopo Love Me Do apparve nell'album Please Please Me. Apparve anche nel Lato B dell'EP The Beatles' Hits, nella raccolta The Beatles 1962-1966, il Lato B nella raccolta Love Songs, The Beatles' 20 Greatest Hits, Past Masters.

Nord America modifica

In Nord America è apparso nell'album Introducing... The Beatles e il singolo è stato pubblicato quasi due anni dopo rispetto all'Inghilterra. Apparve in seguito nell'album The Beatles' Rarities.

Formazione modifica

Note modifica

  1. ^ Bob Spitz, The Beatles. La vera storia, Sperling & Kupfer, Milano, 2006, pag. 227.
  2. ^ a b (EN) John Van der Kiste, A Beatles Miscellany: Everything You Always Wanted to Know About the Beatles but Were Afraid to Ask, Fonthill Media, 14 maggio 2017. URL consultato il 13 gennaio 2024.
  3. ^ Luca Biagini, Love Me Do (singolo), su pepperland.it, Pepperland. URL consultato il 7 luglio 2013.
  4. ^ Martin, 1994, p. 123.
  5. ^ Norman, 1981, p. 219.
  6. ^ Dopo il licenziamento di Best, i tre Beatles si rivolsero a Johnny Hutchinson dei Big Three che si limitò a sostituire il precedente batterista in tre esibizioni del gruppo, rifiutando l’offerta di unirsi stabilmente alla formazione. Womack, 2007, p. 44.
  7. ^ «Vogliamo suonare le nostre cose». Lewisohn, 1990, p. 50.
  8. ^ Emerick, 2007, pp. 46, 49.
  9. ^ Geoff Emerick, Here, There and Everywhere, Gotham Books, New York 2007, pagg. 50-3.
  10. ^ MacDonald, 1994, p. 55.
  11. ^ Barrow, 2005, p. 20.
  12. ^ «Brian comprò interi scatoloni di Love Me Do. Poi, quando entrò in classifica, ne comprò altre migliaia». in Spitz, 2006, p. 227. A Liverpool correva anche voce che le diecimila copie di Love Me Do fossero state acquistate da Queenie Epstein, la madre di Brian. Lo riporta Tony Bramwell in Bramwell, 2006, p. 80.
  13. ^ Hervè Bourhis, Il Piccolo Libro dei Beatles, Blackvelvet, pag.90
  14. ^ Bill Harry, Beatles - L'enciclopedia, Arcana, Roma, 2001, pag. 466.
  15. ^ The Beatles Anthology 1, 1º CD, traccia 22 - Apple Records 1995.
  16. ^ Luca Biagini, P.S. I Love You, su pepperland.it, Pepperland. URL consultato il 7 luglio 2013.
  17. ^ Luca Biagini, Love Me Do, su pepperland.it, Pepperland. URL consultato il 7 luglio 2013.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

  Portale Rock: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di rock