Malden (Kiribati)

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Malden, chiamato anche Independence Island nel XIX secolo, è un atollo disabitato, piatto e arido dell'Oceano Pacifico centrale, di circa 39 km². È sito nell'arcipelago delle Sporadi equatoriali e appartenente alla Repubblica di Kiribati.

Malden
Malden Island
Foto orbitale della NASA dell'atollo Malden
Geografia fisica
LocalizzazioneOceano Pacifico
Coordinate4°01′S 154°56′W
ArcipelagoSporadi equatoriali
Superficie39,3 km²
Geografia politica
StatoKiribati (bandiera) Kiribati
Demografia
Abitanti0
Cartografia
Mappa di localizzazione: Kiribati
Malden
Malden
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È conosciuto principalmente per le misteriose rovine preistoriche, gli enormi depositi di guano utilizzati dall'Australia tra il 1860 e il 1927, il suo precedente impiego come sito di test nucleari per la prima Bomba H britannica (Operazione Grapple, 1957) e la sua importanza come area protetta per gli uccelli marini.

L'atollo è stato designato come Malden Island Wildlife Sanctuary.[1] Nel 2014 il governo di Kiribati ha stabilito un'area di divieto di pesca entro 12 miglia nautiche dalla costa delle Sporadi equatoriali meridionali (Isola Carolina, Flint, Vostok, Malden e Starbuck).[2]

Geografia

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Malden è posto a 242 miglia nautiche a sud dell'equatore, 1 530 miglia nautiche a sud di Honolulu, e più 4 000 miglia nautiche a ovest delle coste sudamericane. L'isola più vicina è l'atollo disabitato Starbuck, 110 miglia nautiche a sud-ovest. Il villaggio più vicino è Tongareva (atollo Penrhyn), 243 miglia nautiche a sud-ovest. L'aeroporto più vicino è su Kiritimati (o isola Christmas), 365 miglia nautiche a nord-ovest. Altre isole vicine, tutte disabitate, sono Jarvis, 373 miglia nautiche a nord-ovest, Vostok, 385 miglia nautiche a sud-sud-est, e Carolina, 460 miglia nautiche a sud-est.

Galleria d'immagini

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  1. ^ Edward R. Lovell, Taratau Kirata & Tooti Tekinaiti, Status report for Kiribati's coral reefs (PDF), su Centre IRD de Nouméa, settembre 2002. URL consultato il 15 maggio 2015.
  2. ^ Kennedy Warne, A World Apart – The Southern Line Islands, su National Geographic, settembre 2014. URL consultato il 15 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2017).

Bibliografia

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  • John Dunmore (1992); Who's Who in Pacific Navigation, Australia: Melbourne University Press, ISBN 0-522-84488-X
  • John, Max & Robson Quanchi (2005); Historical Dictionary of the Discovery and Exploration of the Pacific Islands, USA: Scarecrow Press, ISBN 0-8108-5395-7
  • Andrew Bloxam (1925), Diary of Andrew Bloxam: naturalist of the "Blonde" on her trip from England to the Hawaiian islands, 1824-25 Volume 10 of Bernice P. Bishop Museum special publication

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Collegamenti esterni

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