Mangrovie del Rio São Francisco

Le mangrovie del Rio São Francisco sono una ecoregione terrestre definita dal WWF (codice ecoregione: NT1433[1]) che comprende una ristretta fascia di mangrovie ubicate sulla costa nordorientale del Brasile.

Mangrovie del Rio São Francisco
Rio São Francisco mangroves
Mangrovie nell'APA di Mangue Seco
Ecozona Neotropicale (NT)
Bioma Mangrovie
Codice WWF NT1433
Superficie 2 590 km²
Conservazione In pericolo critico
Stati Bandiera del Brasile Brasile
Scheda WWF

Territorio modifica

L'ecoregione raggruppa le formazioni di mangrovie che si susseguono, quasi senza soluzione di continuità, sugli estuari dei fiumi São Francisco, Sergipe, Paruguaçu e Vaza-Barris, lungo le coste degli stati brasiliani di Alagoas, Sergipe e Bahia.[1]

Flora modifica

La vegetazione, alta sino a 20 m, è formata da mangrovie rosse (Rhizophora mangle), mangrovie nere (Avicennia schaueriana) e mangrovie bianche (Laguncularia racemosa).[1]

Fauna modifica

 
Un esemplare di voltapietre (Arenaria interpres)

Le mangrovie di questa ecoregione ospitano colonie nidificanti di diverse specie di uccelli tra cui l'airone bianco maggiore (Ardea alba), l'airone azzurro minore (Egretta caerulea) e la garzetta nivea (Egretta thula). Tra gli uccelli migratori che utilizzano le mangrovie come area di sosta ci sono il voltapietre (Arenaria interpres), il piro-piro macchiato (Actitis macularius) e il chiurlo piccolo (Numenius phaeopus).[1]

Nell'ecoregione si trovano siti di nidificazione di quattro specie di tartarughe marine: la tartaruga comune (Caretta caretta), la tartaruga verde (Chelonia mydas), la tartaruga embricata (Eretmochelys imbricata) e la tartaruga olivacea (Lepidochelys olivacea).[1]

Conservazione modifica

Parte del territorio dell'ecoregione ricade all'interno di aree protette le più importanti delle quali sono le aree di protezione ambientale di Piaçabuçu e Mangue Seco, e la riserva biologica di Santa Isabel.[1]

Note modifica

  1. ^ a b c d e f (EN) Rio São Francisco mangroves, in Terrestrial Ecoregions. URL consultato il 24 gennaio 2017.

Voci correlate modifica