Marino (vino)
Il Marino è un vino bianco DOC della Provincia di Roma, che trae nome dall'omonima cittadina di Marino, nell'area dei Castelli Romani[1].
Marino | |
---|---|
Dettagli | |
Stato | Italia |
Resa (uva/ettaro) | 165 q |
Resa massima dell'uva | 70,0% |
Titolo alcolometrico naturale dell'uva | 10,5% |
Titolo alcolometrico minimo del vino | 11,0% |
Estratto secco netto minimo | 16,0‰ |
Riconoscimento | |
Tipo | DOC |
Istituito con decreto del | 06/08/1970 |
Gazzetta Ufficiale del | 03/11/1970, n 279 |
Vitigni con cui è consentito produrlo | |
| |
[senza fonte] |
Caratteristiche organolettiche
modifica- Colore: dal giallo paglierino al paglierino scarico.
- Odore: vinoso e delicato.
- Sapore: secco o abboccato o amabile o dolce, caratteristico, fruttato.
Tipologie
modifica- Bianco: da uve di Malvasia bianca di Candia e Malvasia Rossa per un totale di almeno il 50% e titolo alcolometrico 10,5%;
- Bianco Superiore: da uve di Malvasia bianca di Candia e Malvasia Rossa per un totale di almeno il 50% e titolo alcolometrico 12%;
- Bianco Frizzante e Spumante: da uve di Malvasia bianca di Candia e Malvasia Rossa per un totale di almeno il 50% e titolo alcolometrico 10,5%;
- Bianco Vendemmia Tardiva e Passito: da uve di Malvasia bianca di Candia e Malvasia Rossa per un totale di almeno il 50% e titolo alcolometrico 15%;
- Classico: da uve di Malvasia bianca di Candia e Malvasia Rossa per un totale di almeno il 50% e titolo alcolometrico 11%;
- Classico Superiore: da uve di Malvasia bianca di Candia e Malvasia Rossa per un totale di almeno il 50% e titolo alcolometrico 12%;
- Bellone: da vitigno Bellone e titolo alcolometrico 10,5%;
- Bombino: da vitigno Bombino e titolo alcolometrico 11%;
- Greco: da vitigno Greco e titolo alcolometrico 10,5%;
- Malvasia del Lazio: da vitigno Malvasia del Lazio e titolo alcolometrico 11%;
- Trebbiano Verde: da vitigno Trebbiano e titolo alcolometrico 10,5%.
- Marino spumante
Storia
modificaDurante il periodo romano, il Marino era noto come Albanum, e già da allora apprezzato e degustato nelle ville dei patrizi romani sui Colli Albani.
Nel 1536 il Sacro Romano Imperatore Carlo V, durante un banchetto allestito in occasione della sua visita a Roma, bevve del vino di Marino dando un giudizio positivo.
La vitivinicoltura ha sempre rappresentato la principale attività economica di Marino e dei marinesi: spesso veniva invocata l'intercessione della Madonna del Rosario detta "del Popolo", Immagine miracolosa custodita in una cappella laterale della Basilica di San Barnaba[2] o dello stesso San Barnaba[3] sulla vendemmia.
Nel 1898 le cronache dei giornali dell'epoca registrano tumulti a Marino, in seguito ad una devastante grandinata: il Governo dovette inviare nella cittadina il sottoprefetto con un reparto di Carabinieri a cavallo per riportare l'ordine.
Dal 1904 vennero concepite le Feste Castromenie[4], per sponsorizzare il vino marinese nell'ambito dell'Ottobrata romana. Nel 1924, per iniziativa del poeta romanesco di origini marinesi Leone Ciprelli[5], venne festeggiata la prima Sagra dell'Uva nel giorno delle festa della Madonna del Rosario, la prima domenica d'ottobre: in fondo il vino, Marino e la Vergine del Rosario erano da secoli collegati fra loro. Il sacro ed il profano si unirono così in una festa che ancora oggi attira migliaia di persone, ed è caratterizzata dal famoso "miracolo delle fontane che danno vino".
Abbinamenti gastronomici
modificaCon i piatti tipici della cucina romana. Si consiglia con piatti a base di pesce e con gli antipasti:
- bagnet verd: acciughe dissalate in salsa verde [6]
- acciughe sotto sale, dissalate e poste sott'olio
- pasta d'acciughe
Produzione
modificaProvincia, stagione, volume in ettolitri
- Roma (1990/91) 88530,0
- Roma (1991/92) 77397,01
- Roma (1992/93) 72297,38
- Roma (1993/94) 87783,43
- Roma (1994/95) 43836,29
- Roma (1995/96) 48262,8
Note
modifica- ^ Il Marino D.O.C. viene prodotto nei territori di Marino e Ciampino e in parte dei comuni di Grottaferrata, Castel Gandolfo e Roma.
- ^ Venne invocata la Vergine del Rosario contro le eccessive piogge nel 1672, nel 1734, nel 1755, nel 1761 e nel 1791; venne similmente invocata contro l'eccessiva aridità nel 1685.
- ^ San Barnaba venne elevato a Santo Patrono di Marino "appresso a Sua Divina Maestà" nel 1619 dopo 3 anni consecutivi di devastanti grandinate perché ponesse fine al flagello. Quando minacciava grandine, ancora fino agli anni '30 del Novecento venivano suonate a distesa le campane della Basilica e dell'Oratorio del Gonfalone per "scacciare" rudimentalmente le nuvole. Si arrivò perfino a concepire dei cannoni che sparavano sale per "sciogliere" la grandine.
- ^ Che trassero nome dall'antico municipium romano di Castrimoenium, che sorgeva nell'area dell'attuale Marino. Vedi Storia di Marino.
- ^ Che al secolo era Ercole Pellini, nato a Roma da genitori marinesi.
- ^ Acciughe al verde. Giallo zafferano. Sapori d'Italia. Piemonte. Ricetta.