Matrimonio mistico di Santa Caterina (Veronese Venezia)

dipinto di Paolo Veronese

Il Matrimonio mistico di santa Caterina è un dipinto realizzato nel 1575 da Paolo Veronese. L'opera, dalle dimensioni monumentali, è attualmente conservata alle Gallerie dell'Accademia di Venezia.

Matrimonio mistico di santa Caterina
AutorePaolo Veronese
Data1575
Tecnicaolio su tela
Dimensioni337×241 cm
UbicazioneGallerie dell'Accademia, Venezia

Storia modifica

La tela è stata realizzata nel 1575 per l'altare maggiore della chiesa di Santa Caterina a Venezia, da cui fu portata via nel corso della prima guerra mondiale.[1]

Descrizione modifica

Il soggetto è quello del matrimonio mistico, nello specifico quello di santa Caterina d'Alessandria; la tela è una delle più raffinate opere della maturità del Veronese, in grado di combinare armoniosamente tutti gli elementi caratteristici del suo stile. Nella scena è possibile notare l'anello, simbolo dell'unione, che il Bambino Gesù infila nell'anulare della mano destra della santa; nella parte superiore, invece, sono presenti degli angeli intenti a tenere tra le mani una corona.

Con questo dipinto Veronese ha trasformato un episodio sacro in una fastosa celebrazione cinquecentesca, dove santa Caterina, accompagnata da un seguito di nobili e gruppi di angeli musicanti, assume l'aspetto di una donna aristocratica, collocata in un ambiente più vicino a quello dell'élite veneziana che non ad un contesto religioso. La predilezione dell'artista per la ricchezza dei colori e per l'intensità della luce lo ha condotto a realizzare una scena di lusso sfarzoso, ben lontana dall'umiltà che la Controriforma chiedeva alle riproduzioni artistiche di soggetti religiosi. La Vergine Maria tiene in braccio Gesù Bambino, a sua volta intento a far indossare l'anello a santa Caterina, nel momento centrale del matrimonio.

La rappresentazione della scena, magistralmente ideata dal Veronese, ha come riferimento la Pala Pesaro, opera compiuta tra il 1519 e il 1526 da Tiziano per la basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari: si può notare la stessa composizione diagonale e asimmetrica dovuta alla scalinata che conduce al trono della Vergine, sul lato sinistro della tela. In ambedue i dipinti sono presenti un paio di colonne corinzie, veri e propri pilastri della fede, che sostengono le volte del tempio, ai lati del trono. La brillantezza e la saturazione dei colori che in quest'opera Veronese raggiunge sono irripetibili, con ricche tonalità di rosso, blu, giallo e oro che pare splendano dall'interno.

Galleria di immagini modifica

Veronese ha ritratto in diverse occasioni la scena del Matrimonio (o sposalizio) di santa Caterina. In nessun caso si tratta di copie o seconde versioni, trattandosi di opere differenti per composizione e collocazione temporale.[2]

Note modifica

  1. ^ (FR) Giovanna Nepi Scirè, Les Galeries de l'Accademia de Venise catalogue général, Milano, Electa, 2009, p. 90, ISBN 978-88-370-6474-7.
  2. ^ (FR) Andreas Priever, Paolo Caliari, dit Véronèse, Colonia, Könemann, 2000, p. 18 (n. 13).

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica