Mazda 323 GTR
La Mazda 323 GTR è una versione sportiva della Mazda 323 basata sulla sesta serie (sigla BG) prodotta dal 1992 al 1994, evoluzione della precedente Mazda 323 GTX, e costituita in una serie limitata di circa 5.000 esemplari con lo scopo di essere omologata per gareggiare nel Campionato del Mondo Rally.[1][2]
Mazda 323 GTR | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | Mazda |
Tipo principale | berlina |
Produzione | dal 1992 al 1994 |
Sostituisce la | Mazda 323 GTX |
Esemplari prodotti | 5.000 (di cui 300 GTae) |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Lunghezza | 4080 mm |
Larghezza | 1690 mm |
Altezza | 1390 mm |
Passo | 2450 mm |
Massa | 1240 (1190 kg GTae) kg |
Altro | |
Assemblaggio | Hiroshima |
Stessa famiglia | Mazda 323 |
Auto simili | Lancia Delta Integrale, Ford Escort Cosworth, Ford Sierra Cosworth, Toyota Celica GT-Four, Nissan Sunny GTi-R, Mitsubishi Galant VR-4, Mitsubishi Lancer Evolution, Subaru Legacy RS, Subaru Impreza WRX STI |
Descrizione e contesto
modificaNata come ultima evoluzione sportiva della 323 basata pianale BG, la versione GTR si differenzia rispetto alla versione GTX da cui deriva sia a livello estetico (paraurti con presa d'aria più ampia e sfoghi sul cofano per migliorare il raffreddamento del motore) sia a livello meccanico (turbo e intercooler di maggiori dimensioni, elettronica rivista, sospensioni riviste, ruote da 15", freni di maggiori dimensioni) con l'obbiettivo di essere maggiormente competitiva nel Gruppo A.[1]
Gli ingenti investimenti fatti sul (vittorioso) progetto 787B per correre a Le Mans nel 1991, insieme ad una serie di problemi finanziari che investirono Mazda (così come altri costruttori giapponesi) ad inizio anni '90, portarono la casa a chiudere la squadra ufficiale (Mazda Rally Team Europe) alla fine del 1992, terminando di fatto la carriera sportiva della 323 GTR nel Gruppo A ancor prima di cominciare.
Nonostante questa situazione sfavorevole, il Mazda Rally Team Italia continuò lo sviluppo della vettura da competizione arrivando a vincere il titolo mondiale Rally Gruppo N (PWRC) nel 1993 con l'equipaggio composto da Alessandro Fassina e Luigi Pirollo.[3][4]
Delle vetture prodotte, trecento uscirono di fabbrica con un allestimento semplificato (non erano presenti ABS, tetto apribile, vetri e specchietti elettrici, chiusura centralizzata, cablaggio autoradio e altoparlanti) e rapportatura del cambio più corta per la preparazione dei veicoli da gara (analogamente a quello che fecero in seguito Mitsubishi con le Lancer Evolution RS e Subaru con le Impreza WRX STI type RA). Tale versione era denominata GTae e fu prodotta solamente per il mercato interno giapponese.[2]
Il motore, dalla cilindrata di 1840 cm³ e dotato di distribuzione DOHC a 16 valvole (codice BPD), di base era lo stesso utilizzato anche sulla Mazda MX-5, ma in più gli fu montato un sistema di sovralimentazione mediante un turbocompressore IHI VJ23 su cuscinetti (prima auto di serie ad adottare questa soluzione) raffreddato a liquido con intercooler aria/aria. Sviluppa nella versione europea 185 CV[8] a 6000 giri/min e 235 Nm di coppia a 4500 giri/min, che salivano a 210 CV e 250 Nm nella versione giapponese grazie a una gestione elettronica diversa e meno restrittiva (all'epoca la benzina utilizzata in Giappone aveva 100 ottani mentre in Europa aveva 95 ottani).
Il sistema di trazione integrale permanente è dotato di differenziale centrale viscoso a slittamento limitato, che permette una ripartizione della coppia tra gli assi anteriore-posteriore al 43%-57% in condizioni di massima aderenza e può arrivare fino a una ripartizione del 60%-40% in caso di perdita di aderenza. Il differenziale posteriore è anch'esso di tipo LSD; il cambio è a 5 marce.
Le sospensioni sono a quattro ruote indipendenti con schema McPherson all'anteriore e schema TTL (Twin Trapezoidal Link) al posteriore; i freni sono dotati di dischi da 274 mm autoventilati all'anteriore e 280 mm pieni al posteriore.
Il gruppo ruota era composto da pneumatici 195/50 R15 82V e cerchi Enkei 15"x5,5 J.
Le scelte tecniche adottate, unite al corpo vettura compatto e leggero (in ordine di marcia pesava 1240 kg la versione GTR e 1190 kg la versione GTae), garantivano un'accelerazione da 0-100 km/h in 7,2 s e velocità massima di 218 km/h nonché una dinamica di guida in linea con quella delle altre "homologation special" dell'epoca nonostante il deficit di potenza e coppia rispetto alla concorrenza.[9][10][11]
Palmarès
modifica- 1 PWRC (1993) con Alessandro Fassina e Luigi Pirollo
Note
modifica- ^ a b c Mazda Motor Italia S.p.a., Brochure Mazda 323 GTR, 1992.
- ^ a b (JA) Mazda Motor Corporation, Brochure Mazda Familia GT-R - GT-Ae 4WD 3 Door Hatchback, 1992.
- ^ PWRC Championship Winners, su wrc.com. URL consultato il 15 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2012).
- ^ La storia del Mazda Rally Team Italia, su rally.it.
- ^ Prova Mazda 323 GTR, in Autoruote 4x4, n. 73, 05/1992.
- ^ Prova Mazda 323 GTR, in Quattroruote, n. 440, 06/1992.
- ^ Quattroruote, Tutte le auto del mondo 1992, 1992.
- ^ Mazda 323 GTR, quella voglia di rally "rara"
- ^ (FR) Comparatif "Les Group A de route", in Echappement, n. 289, Novembre 1992.
- ^ Comparativa Mazda 323 GTR - Toyota Celica Carlos Sainz Edition - Lancia Delta Evoluzione - Ford Sierra Cosworth 4WD, in Autocapital, Giugno 1992.
- ^ Comparativa Mazda 323 GTR - Lancia Delta Evoluzione - Ford Escort Cosworth - Audi 80 2.8 V6 Quattro, in Auto, Ottobre 1992.
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