Mbanza Congo
Mbanza Congo comune | ||
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Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Provincia | Zaire | |
Municipalità | Mbanza Congo | |
Territorio | ||
Coordinate | 6°16′S 14°15′E / 6.266667°S 14.25°E | |
Altitudine | 408 m s.l.m. | |
Superficie | 0,62 km² | |
Abitanti | 30 768 (2009) | |
Densità | 49 466,24 ab./km² | |
Altre informazioni | ||
Fuso orario | UTC+1 | |
Cartografia | ||
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Mbanza Kongo, vestigia della capitale dell'antico Regno del Kongo | |
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Tipo | Culturale |
Criterio | (iii) (iv) (vi) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 2017 |
Scheda UNESCO | (EN) Mbanza Kongo, Vestiges of the Capital of the former Kingdom of Kongo (FR) Mbanza Kongo, vestiges de la capitale de l’ancien Royaume du Kongo |
Mbanza Congo, o M'Banza Congo, è una città dell'Angola, capoluogo dell'omonima municipalità e della provincia dello Zaire, con una popolazione di circa 30.768 abitanti[1].
Mbanza Congo fu la sede del Manikongo, il sovrano del Regno del Congo. Dal 1570 al 1975 era conosciuta come São Salvador (in portoghese). Dal 2017 il sito di Mbanza Kongo è stato iscritto nella lista dei patrimoni dell'umanità dall'UNESCO; è stato il primo sito dell'Angola ad essere riconosciuto patrimonio dell'umanità[2].
Sito UnescoModifica
Mbanza Kongo è nota per le sue rovine dalla Cattedrale del Santissimo Salvatore del Congo (costruita nel 1549), che gli angolani definiscono al più antica chiesa dell'Africa subsahariana, ed è vero, poiché le più antiche, che si trovano in Etiopia, non sono nell'Africa subsahariana. Si dice che l'attuale chiesa, chiamata São Salvador, conosciuta localmente come nkulumbimbi, sia stata costruita dagli angeli durante la notte. Fu elevata allo status di cattedrale nel 1596. Papa Giovanni Paolo II visitò il sito durante il suo viaggio in Angola nel 1992.
Un altro sito interessante di importanza storica è il memoriale alla madre del re Afonso I del Congo, vicino all'aeroporto, che commemora una leggenda popolare iniziata nel 1680 secondo cui il re aveva seppellito sua madre viva perché non era disposta a rinunciare a un "idolo" che portava al collo.
Altri siti importanti includono il Jalankuwo, l'albero del giudizio di Manikongo, che si trova ancora nel centro della città, insieme al sunguilu, una struttura rettangolare a livello del suolo dove la tradizione locale vuole che il corpo del re sia stato lavato prima della sepoltura. Entrambi si trovano sul terreno del palazzo reale e dell'attuale Museo Reale.[3]
Il Museo Reale, recentemente ricostruito come una struttura moderna, ospita un'impressionante collezione di manufatti dell'antico Regno, anche se molti sono andati perduti nell'edificio più antico durante la Guerra civile del 1976-2002.
NoteModifica
- ^ [1] Stima del 2009
- ^ (EN) Three sites in Angola, Eritrea and South Africa added to UNESCO’s World Heritage List, su whc.unesco.org, 8 luglio 2017. URL consultato l'8 luglio 2017.
- ^ José Manuel Fernandes, M'Banza Kongo: The first Christian African city south of the Equator, in Macao Magazine, 2013. URL consultato il 9 dicembre 2013.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mbanza Congo
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Mbanza Congo, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 99148570475524310497 |
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