Mendefera
Mendefera (precedentemente Adi Ugri o Áddi Ugrì; in tigrino መንደፈራ; in arabo منديفيرا) è una città dell'Eritrea, capoluogo del distretto omonimo e della regione del Sud (Eritrea). Il nome della città significa "nessuno osò", in riferimento alla feroce resistenza da parte dei popoli autoctoni nei confronti del colonialismo italiano[2].
Mendefera città | |
---|---|
(TI) መንደፈራ (AR) منديفيرا | |
Chiesa di San Giorgio | |
Localizzazione | |
Stato | Eritrea |
Regione | Sud |
Distretto | Mendefera |
Territorio | |
Coordinate | 14°53′13.92″N 38°48′55.08″E |
Altitudine | 1 977 m s.l.m. |
Abitanti | 17 781[1] (19-01-2012) |
Altre informazioni | |
Lingue | tigrino |
Fuso orario | UTC+3 |
Cartografia | |
Storia
modificaLa cittadina venne fondata nel 1895, anno in cui il generale Baratieri ordinò la costruzione di un forte militare in corrispondenza di un antico villaggio preesistente. In epoca fascista Mendefera fu il capoluogo del Commissariato del Seraè, nonché un centro importante per il commercio carovaniero[3]. Nell'ottobre del 1935, durante la guerra d'Etiopia, venne istituito un campo per prigionieri di guerra destinato all'internazionale dei militari etiopi, smantellato ufficialmente il 25 maggio 1936[4]. Nel 1999 la città subì un bombardamento ad opera dell'esercito etiope in occasione della guerra Etiopia-Eritrea[5].
Siti archeologici
modificaA Mendefera, durante i lavori per la costruzione di un muro, fu accidentalmente rinvenuto un sito archeologico datato II secolo a.C.. Sono stati riportati alla luce ceramiche, collane, braccialetti di bronzo e resti umani di quello che fu un antico cimitero[6].
Economia
modificaMendefera è un importante mercato di prodotti agricoli quali cereali, frutta ed ortaggi[7]. Florido risulta essere il commercio del tef, cereale pregiato originario dell'entroterra del corno d'Africa, utilizzato per la preparazione dell'Enjera, pietanza tipica dell'Eritrea e dell'Etiopia[8]. L'economia della città può contare inoltre su di un settore secondario caratterizzato dalla variegata produzione di beni ad opera delle industrie locali[2].
Note
modifica- ^ (EN) Population of Mendefera, Eritrea, su population.mongabay.com, Mongabay.com (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2014).
- ^ a b (EN) Mendefera (Adi Ugri), su eritrea.be.
- ^ Adi Ugri, su treccani.it, Enciclopedia Treccani online, edizione del 1929.
- ^ Áddi Ugrì o Adi Ugri, su campifascisti.it, I Campi Fascisti.
- ^ Cronologia storica, su eritreaeritrea.com, Eritrea Eritrea (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2008).
- ^ Archeologi in Eritrea in lotta contro il tempo, su antikitera.net.
- ^ Adi Ugri, su sapere.it, Enciclopedia online Sapere.it.
- ^ Mendefera, Orgoglio dell'Eritrea, su orientamenti.it.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mendefera
Collegamenti esterni
modifica- Giuseppe Stefanini, ADI UGRI, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 139765392 · LCCN (EN) n2005062921 · GND (DE) 1036294609 · J9U (EN, HE) 987007372731105171 |
---|