Microchirus ocellatus

specie di pesce

La sogliola occhiuta o sogliola[1] (Microchirus ocellatus) e Regolamento (CE) N. 850/98), è un pesce di mare della famiglia Soleidae.

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Sogliola occhiuta o Sogliola
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Actinopterygii
Ordine Pleuronectiformes
Famiglia Soleidae
Genere Microchirus
Specie M. ocellatus
Nomenclatura binomiale
Microchirus ocellatus
(Linnaeus, 1758)
Sinonimi

Echinosolea oculata, Monochirus ocellatus, Monochirus quadriocellatus, Pleuronectes ocellatus, Quenselia ocellata, Solea ocellata, Solea oculata, Solea quadriocellata

Denominazioni dialettali italiane modifica

La sogliola occhiuta è conosciuta, nelle varie regioni italiane, con nomi dialettali diversi:[2]

Regione Denominazione
Campania Palaia 'e arena
Liguria Lengua secca, Sole de founs, Sole secca
Puglia Zanchette
Sardegna Palaja steddara
Sicilia Lingua occhiuta, Tuppiti
Veneto Sfogia macià

Distribuzione e habitat modifica

Questo pesce è diffuso in tutto il mar Mediterraneo e nell'Oceano Atlantico orientale tra lo stretto di Gibilterra all'Africa tropicale. Nei mari italiani è comune, soprattutto ad una certa profondità.
Popola i fondi sabbiosi, soprattutto nei dintorni di praterie di Posidonia oceanica o di Cymodocea nodosa. Si rinviene tra i 20-30 ed i 300 m.

Descrizione modifica

È molto simile, nella forma del corpo, alla comune sogliola e si distingue soprattutto per la caratteristica livrea, oltre che per le dimensioni molto più piccole (20 cm al massimo). La colorazione generale è bruna, nella parte anteriore ci sono alcune macchie scure indefinite, di cui è sempre presente una centrale più grande a cavallo della linea laterale; più indietro ci sono quattro macchie rotonde scure disposte regolarmente con centro più chiaro e circondate da una sottile linea gialla. La pinna caudale ha una fascia nera alla base, quindi una fascia giallastra ed è scura nella metà finale. La pinna dorsale e la pinna anale sono nere o scure marginate di bianco.

Alimentazione modifica

Si ciba di piccoli animaletti bentonici.

Pesca modifica

Si cattura con le reti a strascico ed ha carni commestibili simili a quelle della sogliola comune ma, date le piccole dimensioni, non si trova quasi mai in commercio.

Gastronomia modifica

Carni eccellenti, il suo utilizzo in cucine è identico a quello della sogliola comune.[2]

Note modifica

  1. ^ Mipaaft - Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it. URL consultato il 5 agosto 2018.
  2. ^ a b Alan Davidson, Il mare in pentola, Milano, Mondadori, 1972

Bibliografia modifica

  • E. Tortonese, Osteichthyes - Fauna d'Italia vol. XI, Calderini, Bologna, 1975
  • F. Costa , Atlante dei pesci dei mari italiani, Mursia, Milano, 1991
  • P. Louisy , Guida all'identificazione dei pesci marini d'Europa e del Mediterraneo, Il Castello, Trezzano sul Naviglio (MI), 2006

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