Monetazione di Gortina

Monete di Gortina
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La monetazione di Gortina inizia verso la metà del V secolo a.C.; come la maggior parte delle città dell'antica Creta, anche a Gortina la monetazione ha come tipi dominanti i temi mitologici. Come tutte le coniazioni in argento di Creta, anche Gortina batte uno statere con un peso tra 11,50 g e 12 g, usando così il piede eginetico. Lo statere corrisponde a due dracme.

Cronologia delle monetazioni modifica

Statere (IV secolo)
 
Europa seduta su un platano Zeus sotto aspetto di toro
Immagine da Greek coins and their parent cities (1902)
Statere (III secolo)
 
Europa seduta su un platano; in grembo un'aquila ad ali aperte Toro stante, testa girata indietro
AR (11,22 g), circa 280

Storicamente, Creta, situata alla periferia della cultura greca, dopo la caduta della civiltà minoico-micenea ebbe importanza solo secondaria.

Nei secoli successivi emerse una serie di polis autonome, tra cui Gortina che era già occupata dal neolitico e citata nell'Iliade da Omero[1]

  • È nota una relazione molto stretta tra Egina e Creta; probabilmente perché gli abitanti di Egina si insediarono dal 520 a.C. a Cydonia, sulla costa settentrionale dell'Isola. Questa è probabilmente la ragione per cui i Cretesi, che in precedenza non avevano emesso monetazioni proprie, tra il 480 e il 457 a.C. imitarono lo statere eginetico. Anche per questo usarono, per le prime coniazioni indipendenti, come tondelli gli stateri di Egina.
  • Le prime monete autonome cretesi furono coniate tra il 450 e il 425 a.C. a Gortina e Phaestus. In questo periodo dovrebbero aver avuto una alleanza, dato che usarono tipi identici: Europa su un toro per il dritto e, in un quadrato incuso, una testa di leone frontale al rovescio.
  • La legenda retrograda (ΑΜIΑCΟΤΜΟΝVΤΡΟΛ) è in alfabeto arcaico: Γορτυνος το παιμα („gortynos to paima, il conio di Gortynos“[2]). Le monete circolarono in entrambe le città. La rappresentazione del leone non sembra aver alcun riferimento a un mito locale, mentre è alla fine del VI secolo o agli inizi del V è battuta sulle monete di Kyrene ed è presente costantemente sulle antiche emissioni di Samos. Poiché in questo periodo si tratta di un tipo monetario molto noto, può essere stato usato da Phaestus e Gortina, la città dominante, in carenza di altre rappresentazioni di rilevanza locale. Oltre alla testa di leone esistono anche coniazioni con al rovescio la testa di Hermes.
  • Solo dal 380 a.C. c'è una più ampia varietà di tipi con un netto miglioramento di stile ed esecuzione. Alla metà del IV secolo sembra che l'alleanza tra Gortina e Phaistos sia stata sciolta, dato che le due città emettono monete nuove e non collegate tra loro. Gortina usa al dritto ancora Europa, da ora in poi, però, per lo più seduta su un platano e sul retro, ora come unico tipo, è toro che si guarda intorno. Contemporaneamente la legenda è ΓOPTY
  • Verso il 320 a.C. non furono più usati come tondelli per la monetazione gli stateri eginetici o monete più vecchie di Gortina o Festo, ma erano di origine straniera. La maggior parte provenivano da Kyrene[3] e alcuni dalla Beozia e da Sikyon. La dipendenza dall'argento d'importazione rimase anche in seguito.
  • Dal 270 a.C. circa fu abbandonato il piede eginetico e si passò a quello fenicio. Da allora lo standard fu una didracma di 6,21 g - 6,68 g. Il motivo di questo cambio è nel fatto che anche Kyrene in questo periodo passò allo standard fenicio. A causa dell'uso delle monete di Kirene come tondelli per quelle cretesi, il passaggio era logico.
  • Le prime monetazioni in bronzo furono intraprese verso il 260 a.C. o il 250 a.C., dato che sempre meno monete arrivavano a Creta dell'estero. Le cause è da individuare nel calo del reclutamento dei mercenari cretesi. Arrivava sempre meno soldo all'isola e quindi diminuì anche il materiale disponibile da coniare. Si passò a coniare monete in bronzo e l'uso dell'artento, a parte alcune eccezioni, fu vietato. Erano le monete d'argento che erano già state pesantemente usate; furono segnate con una contromarca ed utilizzate per scopi bellici.

Tipi modifica

Le monete di Gortina hanno come tipo centrale del dritto la principessa fenicia Europa su un toro o seduta in un platano e al rovescio un toro che guarda all'indietro, che rappresenta Zeus che si è trasformato. Questa interpretazione è basata sul mito di Europa e Zeus. Dopo il rapimento di Europa, Zeus arriva fino alla costa di Creta, dove prende la sua forma animale. Secondo la leggenda, questo arrivo è accaduto a Gortina. Il mitico re di Creta, Minosse, sarebbe stato concepito sotto un platano da Zeus ed Europa.

Secondo la leggenda, c'era un platano sempreverde, che era venerato a Gortina come albero sacro. In dipendenza del mito locale, e del fatto che Gortina sia la città che batte le monete, è possibile quindi identificare la donna come Europa.

Nelle monete dal 300 a.C. circa l'iconografia è ancora più chiara, dato che un grembo a Europa c'è un'aquila, un chiaro attributo di Zeus,

Particolarità modifica

La città di Sybrita nella Creta centrale era collegata, nel IV secolo, a Gortyna da una simmachia e adottò tra il 360 e il 330 a.C. gli stateri di Gortina con la raffigurazione di Europa e Zeus in forma di toro. SI distinguono in primo luogo per la legenda ΣΙΒΡΙΤΙΩΝ. Inoltre Europa siede verso sinistra negli stateri di Sybrita, mentre in quelli di Gortina è sempre a destra. Le monete di Sybrita con questi tipi sono particolarmente rare. Anche se l'adattamento del tipo è durato solo tre decenni, l'accordo tra le due città è stato significativamente più lungo, ma non si può parlare di una moneta federale per detto periodo.

Note modifica

  1. ^ Omero, Iliade 2-646
  2. ^ Franke-Hirmer, p. 113.
  3. ^ Sull'origine dei tondelli cretesi da Cirene v. LeRider, pp. 134-146.

Bibliografia modifica

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