Nu1 Lupi

stella solitaria situata nella costellazione del Lupo
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Nu1 Lupi (ν1 Lupi, ν1 Lup) è una stella solitaria situata nella costellazione del Lupo. Situata a circa 117 anni luce dal sistema solare, la sua magnitudine apparente pari a +5,01 fa sì che questa stella sia visibile a occhio nudo nell'emisfero australe.[3]

Nu1 Lupi
Nu1 Lupi
ClassificazioneStella subigante bianco-gialla
Classe spettraleF6 III-IV
Distanza dal Sole117 anni luce
CostellazioneLupo
Coordinate
(all'epoca J2000)
Ascensione retta15h 22m 08,27124s[1]
Declinazione−47° 55′ 40,0543″[1]
Dati fisici
Raggio medio2,6 R
Massa
1,67 M
Acceleraz. di gravità in superficie3,87±0,10 cgs
Velocità di rotazione2,8±0,2 km/s
Temperatura
superficiale
6447±80 K (media)
Luminosità
10 L
Metallicità0,17±0,05[2]
Età stimata2 miliardi di anni
Dati osservativi
Magnitudine app.5,01
Magnitudine ass.2,32
Parallasse27,89±0,33 mas
Moto proprioAR: -141,19 mas/anno
Dec: -132,92 mas/anno
Nomenclature alternative
ν1 Lup, HD 136351, HIP 75206, HR 5698, SAO 225703, BD -47° 9922, FK5 3211.

Coordinate: Carta celeste 15h 22m 08.27124s, -47° 55′ 40.0543″

Caratteristiche fisiche modifica

Nu1 Lupi è classificata come stella bianco-gialla di classe spettrale F6 e classe di luminosità III-IV, a indicare che il suo spettro ha caratteristiche intermedie tra quello di una stella subgigante e quello di una gigante[4] avente una massa pari a circa 1,67 masse solari, un raggio pari a circa 2,6 volte quello del Sole e una luminosità circa 10 volte più grande di quella della nostra stella, con una temperatura efficace di quasi 6500 K.[5]

Nu1 Lupi, avente un'età stimata di circa 2 miliardi di anni, sta ruotando piuttosto lentamente con una velocità rotazionale di circa 2,8 km/s, una velocità simile a quella del nostro Sole, pari a circa 2 km/s, il che conferisce alla stella un aspetto piuttosto sferico.[6]

Si ritiene molto probabile che Nu1 Lupi sia la sorgente di un'emissione di raggi X registrata alle sue coordinate con un valore di luminosità pari a 1,09×1029 erg/s.[7]

Note modifica

  1. ^ a b F. van Leeuwen, Validation of the new Hipparcos reduction, in Astronomy and Astrophysics, vol. 474, n. 2, 2007, pp. 653-664, Bibcode:2007A&A...474..653V, DOI:10.1051/0004-6361:20078357, arXiv:0708.1752.
  2. ^ T. Bensby et al., Exploring the Milky Way stellar disk. A detailed elemental abundance study of 714 F and G dwarf stars in the solar neighbourhood, in Astronomy & Astrophysics, vol. 562, A71, 2014, pp. 28, Bibcode:2014A&A...562A..71B, DOI:10.1051/0004-6361/201322631, arXiv:1309.2631.
  3. ^ H. L. Johnson et al., UBVRIJKL photometry of the bright stars, in Communications of the Lunar and Planetary Laboratory, vol. 4, n. 99, 1966, pp. 99, Bibcode:1966CoLPL...4...99J.
  4. ^ Nancy Houk et al., Michigan catalogue of two-dimensional spectral types for the HD stars, vol. 2, Dept. of Astronomy, University of Michigan, 1978, Bibcode:1978mcts.book.....H.
  5. ^ Trevor J. David et al., The Ages of Early-Type Stars: Strömgren Photometric Methods Calibrated, Validated, Tested, and Applied to Hosts and Prospective Hosts of Directly Imaged Exoplanets, in The Astrophysical Journal, vol. 804, n. 2, 2015, pp. 146, Bibcode:2015ApJ...804..146D, DOI:10.1088/0004-637X/804/2/146, arXiv:1501.03154.
  6. ^ Matthias Ammler-von Eiff e Ansgar Reiners, New measurements of rotation and differential rotation in A-F stars: are there two populations of differentially rotating stars?, in Astronomy and Astrophysics, vol. 542, Giugno 2012, p. A116, Bibcode:2012A&A...542A.116A, DOI:10.1051/0004-6361/201118724, arXiv:1204.2459.
  7. ^ N. Pizzolato et al., Evolution of X-ray activity of 1-3 Msun late-type stars in early post-main-sequence phases, in Astronomy and Astrophysics, vol. 361, Settembre 2000, pp. 614-628, Bibcode:2000A&A...361..614P.

Voci correlate modifica

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