Le Operazioni delle Nazioni Unite in Mozambico (ONUMOZ dall'inglese United Nations Operations in Mozambique) è stata una missione di peacekeeping, creata con la Risoluzione 782 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del 13 ottobre 1992, per supervisionare il rispetto dell'accordi di pace firmati a Roma il 4 ottobre 1992.[1]

L'operazione è durata dal dicembre 1992 al dicembre 1994 e ha avuto il proprio quartier generale a Maputo.[2]

Paesi coinvolti modifica

La missione ONU si è avvalsa del personale militare proveniente fornita dai seguenti stati: Argentina, Australia, Austria, Bangladesh, Bolivia, Botswana, Brasile, Canada, Capo Verde, Cina, Egitto, Finlandia, Ghana, Giappone, Giordania, Guinea-Bissau, Guyana, India, Indonesia, Irlanda, Italia (missione Albatros), Malaysia, Nepal, Nigeria, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Pakistan, Portogallo, Repubblica Ceca, Russia, Spagna, Sri Lanka, Stati Uniti d'America, Svezia, Svizzera, Togo, Ungheria, Uruguay e Zambia.[2]

Finalità modifica

Il mandato concesso dall'ONU prevedeva di: monitorare il cessate il fuoco tra le parti del conflitto, disperdendo eventuali raduni di truppe e mezzi bellici; la raccolta e distruzione degli armamenti di ogni parte del conflitto; garantire la sicurezza degli operatori umanitari, nonché del personale dell'ONU. Inoltre, la missione aveva il compito di assistere il regolare svolgimento delle operazioni elettorali, sia fornendo un'assistenza tecnica, che monitorando il processo elettorale stesso da eventuali brogli.[1]

Note modifica

  1. ^ a b (EN) www.un.org
  2. ^ a b (EN) www.un.org

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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