Giordania
La Giordania (in arabo الأردن?, Al-ʾUrdunn), ufficialmente Regno Hascemita di Giordania (in arabo لمملكة الأردنية الهاشمية?, Al-Mamlakah al-’Urdunniyyah Al-Hašimiyyah), è un paese arabo del Medio Oriente. È situato nella regione del Levante, sulla sponda orientale del fiume Giordano, e confina con l'Arabia Saudita a sud e a est, l'Iraq a nord-est, la Siria a nord e la Cisgiordania, Israele e il Mar Morto a ovest. Ha una costa di 26 km sul golfo di Aqaba nel Mar Rosso a sud-ovest. Il golfo di Aqaba separa la Giordania dall'Egitto.[3] Amman è la capitale e la città più grande della Giordania, nonché il suo centro economico, politico e culturale.[4]
Regno di Giordania | |
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(AR) الله، الوطن، المليك
Allāh, Al-Waṭan, Al-Malīk (IT) Dio, Patria, Re | |
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Dati amministrativi | |
Nome completo | Regno Hascemita di Giordania |
Nome ufficiale | (AR) المملكة الأردنية الهاشمية al-Mamlaka al-Urduniyya al-Hašimiyya |
Lingue ufficiali | arabo |
Capitale | ![]() |
Politica | |
Forma di governo | Monarchia costituzionale In precedenza: Monarchia costituzionale monopartitica (1952-1992) Monarchia assoluta (1946-1952) |
Re | ʿAbd Allāh II di Giordania |
Primo ministro | Bisher Al-Khasawneh |
Indipendenza | 25 maggio 1946 dal Regno Unito |
Ingresso nell'ONU | 14 dicembre 1955 |
Superficie | |
Totale | 89.342 km² (110º) |
% delle acque | 0,6% |
Popolazione | |
Totale | 11.484.805 ab. (2023) (84º) |
Densità | 114 ab./km² |
Tasso di crescita | -0,965% (2012)[1] |
Nome degli abitanti | giordani |
Geografia | |
Continente | Asia |
Confini | Siria, Iraq, Arabia Saudita, Confine tra la Giordania e Palestina |
Fuso orario | UTC+3 |
Economia | |
Valuta | dinaro giordano |
PIL (nominale) | 40 487[2] milioni di $ (2017) (91º) |
PIL pro capite (nominale) | 5 678 $ (2017) (91º) |
PIL (PPA) | 89 555 milioni di $ (2017) (88º) |
PIL pro capite (PPA) | 12 487 $ (2017) (94º) |
ISU (2016) | 0,741 (alto) (86º) |
Fecondità | 3,4 (2016) |
Varie | |
Codici ISO 3166 | JO, JOR, 400 |
TLD | .jo e الاردن. |
Prefisso tel. | +962 |
Sigla autom. | HKJ |
Lato di guida | Destra (↓↑) |
Inno nazionale | Al-salām al-maliki al-urdunnī (Salute al re di Giordania) |
Festa nazionale | 25 maggio |
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Evoluzione storica | |
Stato precedente | ![]() |
La Giordania moderna è stata abitata dall'uomo sin dal Paleolitico. Alla fine dell'età del bronzo emersero tre regni stabili: Ammon, Moab ed Edom. I governanti successivi includono l'Impero assiro, l'Impero neo-babilonese, il Regno nabateo, l'Impero achemenide, l'Impero romano, i califfati Rashidun, omayyade e abbaside e l'Impero ottomano. Nel 1921, in seguito alla rivolta araba contro gli ottomani nell'ambito della prima guerra mondiale, venne fondato dagli hascemita l'Emirato di Transgiordania, posto sotto protettorato britannico. Nel 1946 la Giordania divenne indipendente e nel 1949 annesse la Cisgiordania, persa nella guerra dei sei giorni e poi rinunciata nel 1988.[5] La Giordania è un membro fondatore della Lega Araba e dell'Organizzazione per la Cooperazione Islamica. Lo stato sovrano è una monarchia costituzionale, ma il re detiene ampi poteri esecutivi e legislativi.
La Giordania è caratterizzata da un clima semi-arido, che copre un'area di 89.342 km², con una popolazione di 10 milioni, rendendolo l'undicesimo paese arabo più popoloso. Gli arabi costituiscono il gruppo etnico dominante e la religione principale è l'islam sunnita, con un'importante minoranza cristiana. La Giordania è stata più volte definita "oasi di stabilità" nella turbolenta regione del Medio Oriente.[6] Fin dal 1948, la Giordania ha accolto rifugiati provenienti da più paesi vicini in conflitto. Secondo un censimento del 2015, in Giordania sono presenti circa 2,1 milioni di palestinesi e 1,4 milioni di siriani.[7] Il regno è anche un rifugio per migliaia di cristiani iracheni fuggiti dall'instabilità del proprio paese seguita alla seconda guerra del Golfo.[8][9] Mentre la Giordania continua ad accettare rifugiati, il recente grande afflusso dalla Siria ha messo a dura prova le risorse e le infrastrutture nazionali.[10]
La Giordania ha un alto indice di sviluppo umano, classificandosi al 102º posto, ed è considerata un'economia a reddito medio-alto. L'economia della Giordania, una delle più piccole della regione, attrae gli investitori stranieri grazie a una forza lavoro qualificata.[11] Il paese è una delle principali destinazioni turistiche, attirando anche il turismo medico grazie al suo settore sanitario ben sviluppato.[12] Tuttavia, la mancanza di risorse naturali, l'ampio flusso di rifugiati e le turbolenze regionali hanno ostacolato la crescita economica.[13]
Etimologia modifica
La Giordania prende il nome dal fiume Giordano che forma gran parte del confine nord-occidentale del paese.[14] Sebbene siano state proposte diverse teorie sull'origine del nome del fiume, è molto plausibile che derivi dalla parola ebraica Iarad (in ebraico ירד?), che significa «il discendente», che riflette il declivio del fiume.[15] Gran parte dell'area che costituisce la moderna Giordania era storicamente chiamata Transgiordania, che significa «oltre il Giordano», usata per indicare le terre a est del fiume.[15] La Bibbia ebraica (il testo sacro fondatore del giudaismo, chiamato anche dai cristiani l'Antico Testamento) si riferisce all'area come עבר הירדן, Ever ha'Iarden, lett. «L'altra sponda del Giordano».[15] Le prime cronache arabe si riferivano al fiume come Al-Urdunn, corrispondente all'ebraico Iarden.[16] Ĝund Al-Urdunn era un distretto militare intorno al fiume all'inizio dell'era islamica.[16] Più tardi, durante le Crociate all'inizio del secondo millennio, una signoria si insediò nella zona con il nome di Oultrejordain.[17]
Storia modifica
Geografia modifica
Situata nella regione storica della Mezzaluna Fertile, la Giordania è in gran parte costituita da deserti e ampi altopiani. Si può dividere in tre zone principali: la valle del Giordano, l'altopiano della Transgiordania e il deserto siriano. L'altopiano della Transgiordania corrisponde alla zona dove sono situati i principali centri urbani, Amman, al-Zarqa, Irbid e al-Karak e rappresenta la zona più abitata del paese. La regione desertica occupa circa i due terzi del Paese e ospita la cima più alta della Giordania, il Jebel Rum. Il più alto monte della Giordania secondo lo Shuttle Radar Topography Mission sarebbe il Jebel Umm al-Dami.
Idrografia modifica
L'unico fiume di rilievo è il Giordano, storicamente conteso con Israele, che sfocia nel Mar Morto. Lo sbocco meridionale sul Mar Rosso ha come porto principale Aqaba. I più grandi affluenti del fiume Giordano sono lo Yarmuk e lo Zarqa. Il lago più esteso del paese è il Mar Morto.
Clima modifica
Il clima è di tipo mediterraneo nelle regioni a ovest e nord della valle del Giordano, con inverni mediofreddi e umidi ed estati calde e asciutte, raggiungendo temperature che superano i 35 °C. Raramente in inverno è presente la neve. Le precipitazioni piovose raggiungono circa i 600 mm annui. Nelle regioni desertiche del sud e del sud-est invece il clima è prevalentemente arido. Le precipitazioni sono scarse, inferiori ai 50 mm, le estati sono roventi con temperature che superano i 40 °C e durante il periodo invernale arrivano i venti umidi del Mediterraneo orientale.
Società modifica
Composizione etnica modifica
La Giordania ha una popolazione di circa 10,4 milioni di abitanti, per la stragrande maggioranza arabi. Gran parte dei giordani è di origine palestinese e discende dai rifugiati giunti in seguito alla guerra arabo-israeliana del 1948 ed a quella del 1967. Minoranza influente nella società giordana sono i beduini, concentrati prevalentemente nelle zone desertiche del paese. Il paese è sede di cospicue minoranze etniche: i circassi, i ceceni, i dom e gli armeni. Il paese ospita centinaia di migliaia di rifugiati iracheni e siriani e di lavoratori egiziani
Lingue modifica
La lingua ufficiale del regno è l'arabo; l'arabo standard è usato in diglossia perlopiù con l'arabo levantino o con l'arabo najdi tra i beduini. L'uso dell'inglese è molto diffuso in ambito governativo, culturale e sociale. Entrambe le lingue sono obbligatorie nelle scuole pubbliche e private.
Religioni modifica
Secondo le stime del 2001 il 92% della popolazione giordana è composta da musulmani sunniti e il 6% da cristiani di varie confessioni (in maggioranza greco-ortodossi, con minoranze cattoliche, copte, ortodosse siriache, apostoliche armene e protestanti). Vi sono comunità di drusi nelle città di Azraq, Amman e al-Zarqa.[18] Nel villaggio di 'Adasiyya vi è invece una comunità Bahá'í.[19]
Ordinamento dello Stato modifica
Suddivisioni amministrative modifica
La Giordania è suddivisa in 12 governatorati (muhāfaẓāt, singolare: muhāfaẓa), con a capo un governatore nominato dal re:
Provincia | Popolazione (2008 est.)[20] | Città capoluogo | Popolazione (metropolitana, 2008 est)[21] |
---|---|---|---|
Governatorato di Ajlun | 118.496 | Ajlūn | 8.161 |
Governatorato di Amman | 1.939.405 | Amman | 1.135.733 |
Governatorato di Aqaba | 107.115 | al-ʿAqaba | 95.408 |
Governatorato di Balqa | 349.580 | al-Salt | 87.778 |
Governatorato di Irbid | 950.700 | Irbīd | 650.000 |
Governatorato di Jerash | 156.680 | Jarash | 39.540 |
Governatorato di al-Karak | 214.225 | al-Karak | 22.580 |
Governatorato di Ma'an già Nabatea | 103.920 | Maʿān | 30.050 |
Governatorato di Madaba | 135.890 | Madaba | 83.180 |
Governatorato di al-Mafraq | 245.670 | al-Mafraq | 56.340 |
Governatorato di al-Tafila | 81.000 | Tafīla | |
Governatorato di al-Zarqa | 838.250 | al-Zarqāʾ | 447.880 |
I Governatorati sono l'unico ente di governo per tutti i ministeri e per i progetti di sviluppo nei rispettivi territori. I Governatorati si suddividono in circa 52 nahia.
Città principali modifica
Politica modifica
La Giordania è una monarchia costituzionale sulla base della Costituzione promulgata l'8 gennaio 1952 (vedi democrazia islamica).
I sovrani della Giordania dal 1946 ad oggi sono:
- ʿAbd Allāh I (1946 - 20 luglio 1951)
- Talāl (20 luglio 1951 - 11 agosto 1952)
- Husayn (11 agosto 1952 - 7 febbraio 1999)
- ʿAbd Allāh II (7 febbraio 1999 - in carica)
Il potere esecutivo è detenuto dal re e dal suo consiglio dei ministri, presieduto da un primo ministro di nomina regia. Il re firma le leggi, può porre un veto che può essere superato dai due terzi di entrambe le camere che compongono l'Assemblea Nazionale, nomina e rimuove i giudici per decreto, approva gli emendamenti alla Costituzione, dichiara guerra e comanda le forze armate.
Il Consiglio dei ministri, guidato da un Primo ministro, è nominato dal re, che può revocare i ministri su richiesta del Primo ministro. Il consiglio è responsabile di fronte alla Camera che può costringerlo alle dimissioni con una mozione di sfiducia votata dai due terzi dei deputati. L'attuale Primo ministro è Bisher Al-Khasawneh, in carica dal 12 ottobre 2020.
Il potere legislativo spetta all'Assemblea Nazionale ( Majlis al-Umma ). L'Assemblea Nazionale è composta da:
- Camera dei deputati (Majlis al-Nuwwāb), con 110 membri, di cui 104 eletti ogni quattro anni in altrettanti collegi e sei donne elette da uno speciale collegio elettorale. Nove e tre seggi della Camera sono riservati rispettivamente ai Cristiani e a Ceceni/Circassi.
- Assemblea dei Notabili (Majlis al-Aʿyān), ossia il Senato, composta da non più della metà dei membri della Camera (quindi 55) già nel servizio pubblico, nominati dal re per un mandato di 8 anni.
Il Parlamento ha scarsi poteri di controllo sul sovrano.
Il potere giudiziario prevede tre tipi di tribunali: civili, religiosi e speciali. Il re nomina e revoca i giudici per decreto, ma la costituzione ne garantisce la soggezione solo alla legge e in pratica sono controllati da un Consiglio Giudiziario Superiore. I tribunali civili sono competenti in materia civile e penale e operano in base ai codici (civil law). I tribunali religiosi sono competenti in materia di statuto personale e operano in base al diritto coranico (shari'a) o al diritto canonico. I tribunali speciali sono competenti in materia costituzionale o in materia fiscale.
Nonostante le riforme seguite alle manifestazioni dell'aprile 1989, il multipartitismo (legalizzato nel 1992) è ancora sottosviluppato[22]. Benché esistano una trentina di partiti di varia ideologia (sinistra, panarabismo, islamismo, conservatorismo), il solo partito politico rappresentato in Parlamento (all'opposizione) è il Fronte islamico d'azione (Islamic Action Front - IAF), braccio politico dei Fratelli Musulmani in Giordania[23].
La politica estera si muove all'interno di un moderato panarabismo, ma con solidi agganci occidentali[24].
Nel febbraio 2015 dopo l'uccisione del pilota giordano Mu'adh al-Kasasbeh, bruciato vivo dall'ISIS, la Giordania ha dichiarato guerra allo Stato Islamico.[25]
Istituzioni modifica
Università modifica
Nell'ambito universitario ricordiamo l'Università di Giordania, fondata nel 1962.
Forze armate modifica
Economia modifica
La Giordania, sebbene stia attraversando un periodo di buona crescita del PIL, soffre dell'aridità dei suoi territori, che costringe l'agricoltura a svilupparsi su spazi assai esigui.
Il Paese è privo di giacimenti petroliferi e attualmente importa il 98% del fabbisogno energetico nazionale. Da sottolineare, tuttavia, un importante accordo tra la Giordania e il vicino Iraq: in cambio dell'importazione di petrolio, le merci irachene hanno accesso al porto Giordano di Aqaba.[26] È prevista, inoltre, la costruzione di un oleodotto tra i due stati che hanno annunciato un accordo di intesa.[27] È stato inoltre annunciato un importante piano di investimento da parte del governo giordano sulle energie rinnovabili (eolico ed energia solare).
Il mercato immobiliare giordano è stato colpito da un forte calo di richieste, come parte delle implicazioni della crisi finanziaria mondiale. Secondo fonti del regno hashemita, progetti immobiliari del valore di 3 miliardi di euro sono stati rinviati. Zuhair al-Amri, presidente della Società Investimenti immobiliari, ha dichiarato che il calo del mercato immobiliare giordano ha avuto inizio nel 2007, ma che la situazione è peggiorata, alla luce della crisi finanziaria mondiale nel 2008[28].
Il turismo ricopre un ruolo importante sull'economia nazionale. Sono da ricordare il sito di Petra, le località termali del mar Morto, la città di origine greca Gerasa e la località marina di Aqaba, con unico sbocco al mare il (Mar Rosso). Il deserto del Wadi Rum, famoso per diversi film (tra cui Lawrence d'Arabia e Sopravvissuto - The Martian), offre paesaggi mozzafiato e la possibilità di pernottare nel deserto nelle tende beduine.
Monumenti: Castelli del deserto, Pella, Petra, Piccola Petra, Quwaylibah.
La valuta della Giordania è il dinaro giordano (JOD).
Trasporti modifica
Aeroporti modifica
Aeroporto di Amman: Queen Alia International Airport (IATA: AMM, ICAO: OJAI), Marka International Airport (IATA: ADJ, ICAO: OJAM).
Aeroporto di Aqaba: King Hussein International Airport (IATA: AQJ, ICAO: OJAQ).
La compagnia aerea di bandiera è la Royal Jordanian.
Cultura modifica
Produzione letteraria modifica
Nel XX secolo si afferma una produzione letteraria giordana con vari autori come Abd al-Rahman Munif (1933-2004), nei cui romanzi analizza, fra l'altro le condizioni politiche e sociali dei paesi arabi.
Musica modifica
Nel contesto musicale si è affermato in campo internazionale il pianista Zade Dirani[29]. Nel panorama internazionale possiamo ricordare anche la figura del cantante Issam Alnajjar.
Cinema modifica
Riguardo all'aspetto cinematografico, spicca il regista Amin Matalqa, il cui film Captain Abu Raed[30] ha ottenuto diversi riconoscimenti. Diversi riconoscimenti internazionali riguardano anche i cortometraggi come Give Up the Ghost (2019) della regista giordana Zain Duraie.
Patrimoni dell'umanità modifica
La Giordania dispone di un patrimonio culturale rilevante tanto che diversi siti sono entrati a far parte della Lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Gastronomia modifica
In ambito gastronomico tipico piatto nazionale della Giordania è costituito dal mansaf.
La Giordania nello spazio modifica
Sport modifica
Taekwondo modifica
Nella disciplina del taekwondo la Giordania si è affermata in campo internazionale con Ahmad Abughaush, oro olimpico a Rio de Janeiro 2016, nella categoria 68 kg e oro ai World Junior Championships a Sharm el-Sheikh, nella categoria 63 kg, nel 2012. Ahmad Abughaush è il primo atleta del suo paese a vincere un oro olimpico.
Giochi olimpici modifica
La Giordania ai Giochi olimpici ha vinto tre medaglie: la prima medaglia olimpica fu la medaglia d'oro vinta nel taekwondo da Ahmad Abughaush a Rio de Janeiro 2016.
Calcio modifica
La Nazionale di calcio della Giordania ha vinto due volte la medaglia d'oro ai Giochi panarabi, nel 1997 e nel 1999.
Ricorrenza nazionale modifica
- 25 maggio: Eid al-Istiklaal : Giorno dell'indipendenza, dal Regno Unito, nel 1946*
- Nota: nel 1946, la Transgiordania ottenne l'indipendenza dal Regno Unito e Abd Allah I di Giordania assunse il titolo di re della Transgiordania
Galleria d'immagini modifica
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Confine Giordania-Siria a nord di Amman.
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Le colline, a nord nei pressi di Amman.
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Il deserto a nord di Aqaba.
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Coltivazioni a sud di Amman.
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La valle del_Wadi_Musa nei pressi di Petra (Giordania).
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Il deserto del Wadi Rum.
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Il Mar Rosso a sud di Aqaba. Sullo sfondo la costa egiziana a sinistra ed israeliana a destra.
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Il Mar Morto nei pressi di Hammamat. Sullo sfondo la costa palestinese.
Note modifica
- ^ (EN) Population growth rate, su CIA World Factbook. URL consultato il 28 febbraio 2013 (archiviato il 10 ottobre 2017).
- ^ Stati per PIL (nominale)
- ^ R. W. McColl, Encyclopedia of World Geography, Infobase Publishing, 14 maggio 2014, p. 498, ISBN 9780816072293. URL consultato il 15 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 28 novembre 2016).
- ^ Mohammad Al-Asad, The Domination of Amman Urban Crossroads, su csbe.org, CSBE, 22 aprile 2004. URL consultato l'8 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2016).
- ^ Muhammad Khalil, The Arab States and the Arab League: a Documentary Record, Beirut, Khayats, 1962, pp. 53-54.
- ^ Christopher Dickey, Jordan: The Last Arab Safe Haven, su The Daily Beast, 5 ottobre 2013. URL consultato il 12 ottobre 2015 (archiviato il 30 settembre 2015).
- ^ Mohammad Ghazal, Population stands at around 9.5 million, including 2.9 million guests, su The Jordan Times, 22 gennaio 2016. URL consultato il 12 giugno 2018 (archiviato l'8 febbraio 2018).
- ^ The Politics of Aid to Iraqi Refugees in Jordan, su MERIP, 20 settembre 2010. URL consultato il 5 aprile 2022.
- ^ "The Silent Treatment": Fleeing Iraq, Surviving in Jordan, 27 novembre 2006.
- ^ 2015 UNHCR country operations profile – Jordan, su unhcr.org, UNHCR. URL consultato il 12 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2014).
- ^ Hamed El-Said e Kip Becker, Management and International Business Issues in Jordan, Routledge, 11 gennaio 2013, p. 88, ISBN 9781136396366. URL consultato il 15 giugno 2016 (archiviato il 28 novembre 2016).
- ^ Jordan second top Arab destination to German tourists, su Jordan News, Petra, 11 marzo 2016. URL consultato il 12 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2016).
- ^ Jordan's Economy Surprises, su Washington Institute, Washington Institute, 29 giugno 2015. URL consultato il 9 aprile 2016 (archiviato il 10 ottobre 2017).
- ^ The World Fact book – Jordan, su CIA World Factbook. URL consultato il 15 giugno 2018.
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- ^ Shryock, Andrew, "DYNASTIC MODERNISM AND ITS CONTRADICTIONS: TESTING THE LIMITS OF PLURALISM, TRIBALISM, AND KING HUSSEIN'S EXAMPLE IN HASHEMITE JORDAN", in Arab Studies Quarterly, 22, no. 3 (Summer2000 2000): 57.
- ^ Freij, Hanna Y., and Leonard C. Robinson, "Liberalization, the Islamists, and the stability of the Arab state: Jordan as a case study" in Muslim World 86, no. 1 (January 1996): 1.
- ^ Mouftard, Alain e Jean-Christophe Augé, "LA POLITIQUE ETRANGERE ET REGIONALE: HERITAGES, CONTRAINTES ET INFLEXIONS", in Maghreb, Machrek: Monde Arabe no. 164 (April 1999): 123-140.
- ^ La Giordania bombarda Mosul La coazione anti-ISIS si spacca http://www.ilgiornale.it/news/giordania-bombarda-mosul-coazione-anti-isis-si-spacca-1089834.html Archiviato il 5 febbraio 2015 in Internet Archive.
- ^ Iraq-Giordania: Amman conferma intesa con Baghdad su petrolio e merci, su agenzianova.com. URL consultato il 13 agosto 2019 (archiviato il 13 agosto 2019).
- ^ Giordania – Iraq: nuovo oleodotto tra Aqaba e Basra, su sicurezzainternazionale.luiss.it. URL consultato il 13 agosto 2019 (archiviato il 13 agosto 2019).
- ^ Giordania, mercato immobiliare cerca l'aiuto del governo, Doron Peskin, Infoprod 27.02.09 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2011).
- ^ Copia archiviata, su news.un.org. URL consultato l'8 agosto 2020 (archiviato il 4 dicembre 2020).
- ^ Copia archiviata, su theculturetrip.com. URL consultato il 26 marzo 2021 (archiviato il 26 novembre 2020).
- ^ Copia archiviata, su ansamed.info. URL consultato il 9 aprile 2019 (archiviato il 4 dicembre 2018).
Bibliografia modifica
Voci correlate modifica
Altri progetti modifica
- Wikinotizie contiene notizie di attualità su Giordania
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giordania
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Giordania
Collegamenti esterni modifica
- Sito ufficiale, su jordan.gov.jo.
- Giordania, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Giordania, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (IT, DE, FR) Giordania, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
- (EN) Kamel S. Abu Jaber, Verity Elizabeth Irvine e Ian J. Bickerton, Jordan, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Scheda della Giordania dal sito Viaggiare Sicuri. URL consultato l'8 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2007). - Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI
- Sito ufficiale dell'ente del turismo della Giordania, su it.visitjordan.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 125091880 · ISNI (EN) 0000 0004 0644 1982 · BAV 494/29317 · LCCN (EN) n79072819 · GND (DE) 4028750-6 · BNE (ES) XX450661 (data) · J9U (EN, HE) 987007564339305171 · NSK (HR) 000071053 · NDL (EN, JA) 00574344 · WorldCat Identities (EN) lccn-n79072819 |
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