Oratorio della Natività di Maria Bambina e di Santa Monica

L'oratorio della Natività di Maria Bambina e di Santa Monica è un luogo di culto cattolico dalle forme neoclassiche, situato all'interno della corte Zanetti di Carpadasco, frazione di Solignano, in provincia di Parma e diocesi di Piacenza-Bobbio.

Oratorio della Natività di Maria Bambina e di Santa Monica
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàCarpadasco (Solignano)
Coordinate44°39′49.5″N 9°53′42″E
Religionecattolica di rito romano
Titolarenatività di Maria Bambina e santa Monica
Diocesi Piacenza-Bobbio
Stile architettoniconeoclassico
Inizio costruzione1219
Completamento1809

Il luogo di culto originario fu costruito nel piccolo borgo di Carpadasco nel 1219 dai frati del vicino monastero benedettino, noto come priorato dei Santi Giacomo e Cristoforo.[1]

Nel 1269 un gruppo di soldati piacentini provenienti da Gravago assaltò il castello e lo diede alle fiamme, devastando anche numerose abitazioni del villaggio[2] e l'oratorio.[1]

Negli anni seguenti i monaci, riutilizzando le pietre degli edifici distrutti, ricostruirono il borgo, ove realizzarono anche un nuovo più ampio tempio dedicato a san Giacomo, affiancato da un campanile.[1]

In seguito all'abbandono del monastero avvenuto intorno alla metà del XV secolo, l'oratorio cadde in declino e nel 1579 fu chiuso al culto a causa delle pessime condizioni in cui versava.[1]

Successivamente il seminario vescovile di Piacenza acquisì la proprietà dei beni del convento e nel 1673 l'antico tempio fu restaurato; nel corso dei lavori la torre campanaria, ormai pericolante, fu abbattuta; al termine delle opere l'oratorio fu riaperto al culto.[1]

Nel XVIII secolo il piccolo tempio cadde nuovamente in profondo degrado e fu trasformato in abitazione contadina.[1]

Tra il 1799 e il 1802 la famiglia Zanetti acquistò il borgo di Carpadasco e avviò i lavori di ristrutturazione degli edifici;[3] l'oratorio fu profondamente modificato in stile neoclassico e nel 1809, al termine dei lavori, fu reintitolato alla natività di Maria Bambina e a santa Monica.[1]

Agli inizi del XX secolo il piccolo villaggio, cinto da mura, fu alienato ai Todeschini, che lo rivendettero successivamente ai Baratto; l'abitato fu profondamente trasformato con la demolizione delle stalle e delle abitazioni contadine e la realizzazione di un'ampia piazza di fronte al luogo di culto.[3]

Nei primissimi anni del XXI secolo i Borella acquistarono la corte dopo un periodo di abbandono e avviarono il restauro degli edifici[3] e dell'oratorio.[1]

Descrizione

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L'oratorio si sviluppa su un impianto a navata unica, con ingresso a ovest e presbiterio absidato a est.[1]

La simmetrica facciata a capanna, interamente intonacata, è tripartita da quattro lesene, elevate su un alto basamento e coronate da capitelli dorici; al centro è collocato l'ampio portale d'ingresso, delimitato da una cornice; in sommità si apre un rosone, mentre a coronamento si staglia un frontone triangolare con cornice in aggetto, sormontato nel mezzo da una piccola guglia piramidale.[4]

All'interno la navata, coperta da una volta a vela, è illuminata da due finestre a lunetta aperte ai lati; il presbiterio, lievemente sopraelevato, è preceduto dall'arco trionfale a tutto sesto, retto da paraste doriche; sul fondo l'abside è coronata dal catino a cassettoni dipinti.[4]

  1. ^ a b c d e f g h i Carpadasco-Ricorrenza di Maria bambina, su massarivillage.wordpress.com. URL consultato il 21 dicembre 2018.
  2. ^ Il castello di Carpadasco (Solignano), su castellidellavalceno.it. URL consultato il 21 dicembre 2018.
  3. ^ a b c Carpadasco (breve storia), su massarivillage.wordpress.com. URL consultato il 21 dicembre 2018.
  4. ^ a b Corte Zanetti (Carpadasco), su caiparma.it. URL consultato il 21 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2018).

Voci correlate

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