Organi della basilica di Sant'Alessandro in Colonna a Bergamo

Gli organi della basilica[1] di Sant'Alessandro in Colonna a Bergamo sono due strumenti storici costruiti dai Serassi:

  • l'organo maggiore è l'opus 193-194, venne costruito nel 1781 ed è collocato nell'abside, ai lati dell'altare maggiore, su due cantorie gemelle; è caratterizzato dalla trasmissione meccanica sotterranea che collega il Terzo organo (prima tastiera, situato sulla cantoria di sinistra) alla consolle (collocata sulla cantoria di destra);[2]
  • l'organo della cappella della Madonna del Patrocinio è l'opus 376, e venne costruito nel 1844.[3]
Interno della basilica di Sant'Alessandro in Colonna

Giuseppe I Serassi (1694-1760), originario di Grandola in Val Menaggio (provincia di Como) fondò l'omonima ditta organaria a Bergamo agli inizi del XVIII secolo; i suoi immediati successori furono il figlio Luigi Andrea (1725-1799), coadiuvato anche dal fratello sacerdote Giovanni Battista (1727-1808) e il nipote Giuseppe II (1750-1817). Sotto la direzione di quest'ultimo, l'azienda acquisì un elevato standard qualitativo, specialmente in merito alla meccanica.[4]

Tra il 1778 e il 1781, per la chiesa di Sant'Alessandro in Colonna in Bergamo, radicalmente restaurata in stile barocco tra il 1670 e il 1737,[5] Giuseppe II Serassi costruì un grande organo a canne, caratterizzato dall'avere un corpo collegato alla consolle tramite una catenacciatura lunga 33 metri passante in un'apposita galleria sotto il pavimento del presbiterio: l'organaro stesso, all'atto di presentazione del progetto, si dichiarò disposto di pagare di tasca propria l'innovativa trasmissione qualora avesse presentato dei problemi.[6]

Questa invenzione ebbe molto successo, non solo in ambito organario: l'imperatore Ferdinando I d'Austria, impossibilitato a farlo di persona, inviò degli esperti ad esaminare l'opera[7] e, per decisione del Senato della Repubblica di Venezia, la ditta Serassi, a partire dal 1784 e per i quindici anni successivi, venne straordinariamente esentata dal pagamento dei dazi.[2]

Successivamente, lo strumento venne più volte restaurato e modificato; fu oggetto di interventi di restauro nel 1807 e nel 1844 da parte della stessa ditta Serassi, nel 1855 da Giovanni Giudici e nel 1887 da Adeodato Bossi Urbani, che rimosse la meccanica sotterranea ed elettrificò il corpo di sinistra.[2] Contemporaneamente al loro ultimo intervento sull'organo maggiore, nel 1844, i Fratelli Serassi costruirono per la cappella della Madonna del Patrocinio un secondo organo di piccole dimensioni, che successivamente venne modificato secondo i canoni della Riforma ceciliana.[8]

L'organo maggiore è stato oggetto di un importante restauro conservativo nel 1970 da parte della ditta Tamburini (opus 604), durante il quale venne ripristinata la trasmissione meccanica sotterranea, e successivamente, alla fine degli anni 1980, ad opera dello stesso organaro, venne installata una nuova consolle nell'abside, collegata ad un robot applicato alla consolle meccanica in cantoria che agiva sulla seconda e la terza tastiera, mentre il corpo di sinistra era collegato alla consolle Tamburini tramite la trasmissione elettrica di Bossi Urbani successivamente aggiornata; nel 2010, a causa di vari problemi della trasmissione elettrica, la consolle Tamburini è stata scollegata e si è tornati ad utilizzare esclusivamente quella originaria.[2] Attualmente, a più di quarant'anni dall'ultimo restauro, lo strumento necessita di un intervento di manutenzione straordinaria che ne garantisca la piena efficienza e funzionalità.

Descrizione

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Organo maggiore

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Il corpo di destra dell'organo

Sulle due cantorie ai lati del presbiterio, si trova l'organo a canne Serassi opus 193-194, costruito tra il 1778 e il 1781; conta 59 degli 84 registri originari, per un totale di 3854 canne.[2]

Lo strumento si articola in due corpi: sulla cantoria di destra si trovano le canne del Grand'Organo (terza tastiera), dell'Organo eco (seconda tastiera) e della relativa sezione del Pedale; sulla cantoria opposta, invece, vi sono quelle del Terzo organo (prima tastiera) e della relativa sezione del Pedale. Entrambi sono racchiusi entro una cassa lignea con prospetto nel quale, tra due lesene corinzie lisce, si apre una grande nicchia, il cui catino è decorato a cassettoni. La mostra di ciascun corpo è formata da 19 canne di principale dell'ordine dei 16', con bocche a mitria allineate orizzontalmente.[2]

La particolare meccanica che collega la consolle al Terzo organo, è lunga 33 metri e si sviluppa in parte orizzontalmente (nella galleria sotto il presbiterio, lunga circa 17 metri), in parte verticalmente (da e per la galleria sotterranea); restaurata da Tamburini nel 1970, si articola su tre livelli (tiranti della tastiera, della pedaliera e dei registri), con fili d'ottone sospesi a pendoli mobili.[9]

La consolle è situata sulla cantoria di destra, al centro della parte inferiore della cassa, sotto la mostra. È a finestra e dispone di tre tastiere di 62 note (Do-1-Fa5) con controttava scavezza (non azionabile nel Terzo organo, richiamante la prima ottava nell'Organo eco e reale nel Grand'Organo) e pedaliera dritta di 27 note (Do-1-Re3), con prima ottava cromatica ed estensione reale di 12 note (Do-1-Si1), ad eccezione del registro Bombarde 16', reale fino a Si2. La registriera si sviluppa ai due lati della consolle su quattro colonne, secondo il seguente schema:[2]

Terzo organo
manette a scorrimento laterale
Organo eco
pomelli ad estrazione
TASTIERE
Grand'Organo (Concerto)
manette a scorrimento laterale
Grand'Organo (Ripieno)
manette a scorrimento laterale

Di seguito la disposizione fonica in base alla posizione dei comandi dei registri nelle quattro colonne della registriera:[10]

I - Terzo organo
Principale 16'+8' Bassi
Principale 16' Soprani
Principale I 8' Soprani
Principale II 8' Soprani
Ottava 4'
Due di ripieno 2'-1.1/3'
Tre di ripieno 1/2'-1/3'-1/4'
Due di ripieno 1'-2/3'
Flauto in VIII 4'
Cornetto 4 file 4' Soprani[A 1]
Voce umana 8' Soprani
Tromba 8'
Contrabassi e ottave 16'+8' (al Pedale)
Duodecima di contrabassi 5.1/3' (al Pedale)
II - Organo Eco
Principale 8'
Ottava 4'
Quintadecima 2'
Decimanona 1.1/3'
Vigesimaseconda 1'
Vigesimasesta 2/3'
Vigesimanona 1/2'
Sesquialtera 4/5'
Cornetto 3 file 4' Soprani[A 2]
Flauto in 4'
Voce umana 8' Soprani
Violoncello 8'
III - Grand'Organo Concerto
Cornetto I 3 file 4' Soprani[A 3]
Cornetto II 3 file 2' Soprani[A 4]
Clarino 8' Bassi
Trombe 8' Soprani
Fagotto 8' Bassi
Clarino 8' Soprani
Viola 4' Bassi
Flutta 8' Soprani
Flauto in VIII 4' Soprani
Flauto in XII 2.2/3' Bassi
Flauto in XII 2.2/3' Soprani
Voce umana 8' Soprani
Bombarde 16' (al Pedale)
Ripieno 5 file (al Pedale)
Duodecima di contrabbassi 5.1/3' (al Pedale)
III - Grand'Organo Ripieno
Principale 16' Bassi
Principale 16' Soprani
Principale I 8' Bassi
Principale I 8' Soprani
Principale II 8' Bassi
Principale II 8' Soprani
Ottava 4' Bassi
Ottava 4' Soprani
Duodecima 2.2/3'
Quintadecima 2'
Decimanona 1.1/3'
Vigesimaseconda 1'
Due di ripieno 2/3'-1/2'
Due di ripieno 2/3'-1/2'
Due di ripieno 1/2'-1/3'
Due di ripieno 2/3'-1/2'
Sesquialtera 2 file 1.1/3'[A 5]
Contrabbassi e ottave 16'+8' (al Pedale)
  1. ^ 4'-2.2/3'-2'-1.3/5'
  2. ^ 4'-2.2/3'-1.3/5'
  3. ^ 4'-2.2/3'-1.3/5'
  4. ^ 2'-1.3/5'-1.1/3'
  5. ^ 1.1/3'-1'-4/5'

Organo della cappella della Madonna del Patrocinio

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Nella cappella della Madonna del Patrocinio, situata alla sinistra dell'abside, con accesso dal transetto, si trova l'organo a canne Serassi opus 376, costruito nel 1844.[8]

Lo strumento è situato sull'apposita cantoria posta sopra l'ingresso della cappella, accanto al Terzo organo (prima tastiera) dell'organo maggiore, ed è a trasmissione integralmente meccanica. La sua consolle è a finestra e dispone di un'unica tastiera di 50 note (Do1-Fa5) con prima ottava scavezza e pedaliera a leggio di 18 note (Do1-Fa2, ma le note reali sono solo le prime 12) con prima ottava cromatica estesa; i registri sono azionati da manette a scorrimento laterale poste su due colonne verticali alla destra del manuale, secondo il seguente ordine:[11]

Colonna di sinistra - Concerto
Cornetto 3 file
Celeste 8' Soprani
Celeste 8' Bassi[B 1]
Flutta 8' Soprani
Viola gamba 8' Bassi
Viola gamba 8' Soprani
Flauto 4'
Voce umana 8'[B 2]
Contrabbassi 16' (al Pedale)
Colonna di destra - Ripieno
Principale I 8' Bassi
Principale I 8' Soprani
Principale II 8' Soprani
Ottava 4' Bassi
Ottava 4' Soprani
XV 2'
XIX 1.1/3'
XXII 1'
XXVI 2/3'
XXIX 1/2'
  1. ^ da Do2.
  2. ^ da Do2.

Pesantemente modificato in epoca novecentesca, l'organo Serassi della cappella della Madonna del Patrocinio versa attualmente in condizioni precarie e necessita pertanto di un restauro che lo riporti alla fisionomia originaria.

  1. ^ F. Pasquale (a cura di).
  2. ^ a b c d e f g Fabio Nava, Il Monumentale Organo della Basilica di Sant'Alessandro in Colonna, su accademiasanmartino.it. URL consultato il 31 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  3. ^ S. Bertuletti, p. 38.
  4. ^ C. Moretti, pp. 106-107.
  5. ^ F. Berizzi, p. 170.
  6. ^ Bergamo (località Sant'Alessandro in Colonna) - Santo Alessandro in Colonna - Immagini, su provincia.bergamo.it. URL consultato l'11 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2004).
  7. ^ L.F. Tagliavini, O. Mischiati (a cura di), p. 68.
  8. ^ a b S. Bertuletti, p. 39.
  9. ^ G. Berbenni (a cura di), p. 152.
  10. ^ Bergamo (località Santo Alessandro in Colonna) - Chiesa Santo Alessandro in Colonna, su provincia.bergamo.it. URL consultato il 31 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  11. ^ Bergamo (località Santo Alessandro in Colonna) - Chiesa Beata Vergine del Patrocinio, su provincia.bergamo.it. URL consultato il 31 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2005).

Bibliografia

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  • Oscar Mischiati, Luigi Fernando Tagliavini (a cura di), Biblioteca di cultura organaria e organistica, Bologna, Patron, 1973, ISBN non esistente.
  • Corrado Moretti, L'organo italiano, Monza, Eco, 1987, ISBN 978-88-605-3030-1.
  • Stefano Bertuletti, L'organo della chiesa di San Alessandro in Colonna di Bergamo, in XIV Rassegna organistica su organi storici della Bergamasca: aprile-maggio 1995, Gorle, Litostampa, 1995, ISBN non esistente.
  • Giosuè Berbenni (a cura di), Organi Storici della Provincia di Bergamo, Bergamo, Provincia di Bergamo, 1998, ISBN 88-86536-03-8.
  • Fabio Pasquale (a cura di), Basilica di S. Alessandro in Colonna - Bergamo - Luogo di fede e d'arte, Bergamo, Artigrafiche Mariani & Monti, 1999, ISBN non esistente.
  • Flora Berizzi, Bergamo, Milano, Electa, 2007, ISBN non esistente.

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