Otto suite per clavicembalo

Con l'espressione otto suite per clavicembalo HWV 426-433 (conosciute anche come otto grandi suite per clavicembalo) ci si riferisce a una raccolta di composizioni di Georg Friedrich Händel pubblicata nel 1720.

Georg Friedrich Händel.

Le composizioni per clavicembalo di Händel sono estremamente numerose e il loro censimento è reso difficoltoso dal fatto che il compositore non le raccolse ordinatamente. Tuttavia, le otto suite HWV 426-433 vennero pubblicate sotto il diretto controllo di Händel il 14 novembre 1720 a Londra. Questo perché, come ci informa il compositore stesso nella prefazione, erano state pubblicate ad Amsterdam alcune copie non autorizzate contenenti errori, stampate senza il suo permesso e senza che lui potesse trarne profitto:[1]

«I have been obliged to publish Some of the following Leſsons, because Surrepticious and incorrect Copies of them had got Abroad. I have added several new ones to make the Work more uſefull, which if it meets with a favourable Reception; I will Still proceed to publish more, reckoning it my duty, with my Small Talent, to ſerve a Nation from which I have receiv'd so Generous a Protection. G.F. Handel.»

Struttura

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Sotto diversi aspetti, le otto suite del 1720 sono poco convenzionali: generalmente i predecessori e i contemporanei di Händel raggruppavano le loro opere (non solo suite, ma anche sonate, concerti grossi, eccetera) in sei o in dodici. Quanto alla forma, se la struttura è chiaramente basata sulle suite di gusto francese, l'ordine dei pezzi (allemanda, corrente, sarabanda e giga) non è rigorosamente rispettato.

Le varie parti sono molto eterogenee, con pezzi mediocri e pezzi brillanti. Alcuni, comunque, raggiungono un notevole grado di complessità tecnica, come l'allegro della quarta suite (costituito da una grande fuga a tre voci), l'ultimo movimento della quinta suite (detto Il fabbro armonioso, un'aria con variazioni) e l'ultimo movimento della settima (la celebre passacaglia con sedici variazioni).

La raccolta di Händel apre brillantemente il decennio 1720-1730, che, con le sontate di Domenico Scarlatti, le partite di Johann Sebastian Bach e i libri di Jean-Philippe Rameau e François Couperin, segna l'apogeo della musica clavicembalistica in Europa.

Le otto suite

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Suite num. 1 in la maggiore HWV 426

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Primo movimento della suite HWV 427.
Secondo movimento della suite HWV 427.
Terzo movimento della suite HWV 427.
Quarto movimento della suite HWV 427.
Secondo movimento della suite HWV 429.

La prima suite consta di quattro movimenti: praeludium, allemanda, corrente e giga. Il preludio, in stile di ouverture francese, è una toccata con massicci accordi, scale e numerosi abbellimenti. L'allemanda, indicata come Andantino, è un pezzo leggero a due, tre, quattro e infine cinque voci. La corrente è una danza vivace ornata da numerosi abbellimenti. L'ultimo movimento, la giga, è un pezzo brillante in 12/8.[2]

Suite num. 2 in fa maggiore HWV 427

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La seconda suite, più che essere una classica raccolta di danze, nella forma somiglia più a una sonata in quattro movimenti: adagio, allegro, adagio e allegro. L'adagio iniziale consiste in una ricca melodia in fa maggiore, modulata fino al la minore. Il secondo movimento è un allegro in fa maggiore con poche modulazioni. Il seguente adagio è un pezzo consistente in una melodia in re minore. L'ultimo movimento è una fuga a quattro voci.[3]

Suite num. 3 in re minore HWV 428

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La terza suite comprende sei movimenti: praeludium, allegro, allemanda, corrente, aria e presto. Il preludio, indicato con Presto, consiste in rapide scale e passaggi di bravura e si conclude con una cadenza segnata come Adagio. Il secondo movimento, l'allegro, è una fuga. Il terzo, indicato come Quasi andantino, è nella classica forma dell'allemanda. La successiva corrente è un allegro in tempo ternario. L'aria, segnata con Non troppo lento, comprende un tema e cinque variazioni. La suite si chiude con un energico Presto in ritmo ternario, ripreso poi dallo stesso Händel nel concerto per organo e orchestra HWV 309.[4]

Suite num. 4 in mi minore HWV 429

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La quarta suite si compone di sei movimenti: allegro, allemanda, corrente, sarabande, presto e giga. Indicato con Allegro, il primo movimento è una fuga a quattro voci, conclusa con una cadenza in adagio. L'allemanda, in Allegro moderato, consiste in un morbido intreccio di voci. La successiva corrente, in Allegretto tranquillo, è un movimento a tre, quattro e poi cinque voci. La sarabanda, contrassegnata Allegretto con moto, è un breve movimento contemplativo. La giga finale, in 12/8 e segnata con Vivace, è un pezzo veloce di agilità.[5]

Suite num. 5 in mi maggiore HWV 430

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La quinta suite è composta da quattro movimenti: praeludium, allemanda, corrente e aria. Dopo un breve preludio di apertura, un'allemanda indicata con Andantino è seguita da una brillante corrente. Il movimento conclusivo, tuttavia, è quello che ha garantito l'immortalità a quest'opera. Si tratta infatti dell'Aria con cinque variazioni, meglio conosciuta come Il fabbro armonioso.[6]

Suite num. 6 in fa diesis minore HWV 431

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La sesta suite è composta da praeludium, largo, allegro e giga. Dopo un intenso preludio, il successivo largo consiste in un pezzo cupo ornato da poderosi accordi e trilli. L'allegro è una fuga che inizia con un tema discendente, ma che aggiunge voci a voci fino a culminare in una cadenza in adagio a sette voci. La giga finale, indicata come Presto, si snoda attraverso numerose modulazioni fino alla cupa cadenza finale.[7]

Suite num. 7 in sol minore HWV 432

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La settima suite è fra le più imponenti e comprende sei movimenti: ouverture, andante, allegro, sarabanda, giga e passacaglia. Il primo movimento consiste in una classica ouverture in stile francese, con un inizio lento seguito da una parte veloce con un tema eseguito in terze, seste e ottave. Il secondo movimento, l'andante, è costituito da una melodia elegantemente ornata. Il terzo movimento è un allegro a due voci in tempo 3/8. La sarabanda, indicata come Andante con moto, è una serie estremamente semplice di accordi a tre e quattro voci. La giga, un energico pezzo in ritmo classico, è seguita da uno dei brani più conosciuti di Händel, la celebre Passacaglia con 16 variazioni, un monumentale movimento contrappuntistico, successivamente riutilizzata da Händel stesso nel concerto per organo e orchestra HWV 306.[8]

Suite num. 8 in fa minore HWV 433

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L'ottava suite comprende cinque movimenti: adagio, allegro, allemanda, corrente e giga. Uno dei sottotitoli all'edizione del 1720 delle suite era Lezioni, quindi si presume che Händel utilizzasse questi brani con i suoi allievi allo scopo di migliorare la loro padronanza della tastiera. Gli studenti che si cimentarono con questa suite, tuttavia, dovevano essere a livello piuttosto avanzato, in quanto la tonalità e la struttura dei movimenti sono molto complesse. L'adagio iniziale, dopo un inizio tranquillo, si arricchisce di voci e di abbellimenti. L'allegro successivo consiste in una fuga a quattro voci conclusa da una cadenza a sette. L'allemanda e la corrente sono caratterizzate da un elaborato contrappunto. La giga conclusiva, in stile classico, porta poi a un intenso finale.[9]

  1. ^ Händel, prefazione alla pubblicazione del 1720 (PDF), su imslp.info. URL consultato il 18 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2013).
  2. ^ Suite for keyboard (Suite de piece), Vol.1, No.1 in A major, HWV 426, su answers.com. URL consultato il 18 agosto 2013.
  3. ^ Suite for keyboard (Suite de piece), Vol.1, No.2 in F major, HWV 427, su answers.com. URL consultato il 18 agosto 2013.
  4. ^ Suite for keyboard (Suite de piece), Vol.1, No.3 in D minor, HWV 428, su answers.com. URL consultato il 18 agosto 2013.
  5. ^ Suite for keyboard (Suite de piece), Vol.1, No.4 in E minor, HWV 429, su answers.com. URL consultato il 18 agosto 2013.
  6. ^ Suite for keyboard (Suite de piece), Vol.1, No.5 in E major ("The Harmonious Blacksmith"), HWV 430, su answers.com. URL consultato il 18 agosto 2013.
  7. ^ answers.com, https://www.answers.com/topic/suite-for-keyboard-suite-de-piece-vol-1-no-6-in-f-sharp-minor-hwv-431. URL consultato il 18 agosto 2013.
  8. ^ Suite for keyboard (Suite de piece), Vol.1, No.7 in G minor, HWV 432, su answers.com. URL consultato il 18 agosto 2013.
  9. ^ Suite for keyboard (Suite de piece), Vol.1, No.8 in F minor, HWV 433, su answers.com. URL consultato il 18 agosto 2013.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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