Oxyjulis californica
Oxyjulis californica (Günther, 1861), unica specie del genere Oxyjulis, è un pesce di acqua salata appartenente alla famiglia Labridae[2].
Oxyjulis californica | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Gnathostomata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Perciformes |
Sottordine | Labroidei |
Famiglia | Labridae |
Genere | Oxyjulis |
Specie | O. californica |
Nomenclatura binomiale | |
Oxyjulis californica (Günther, 1861) | |
Sinonimi | |
Halichoeres californicus |
Habitat e Distribuzione
modificaQuesta specie vive nelle acque subtropicali dell'oceano Pacifico, soprattutto nelle foreste di kelp, a profondità che arrivano fino a 73 m[3]. Si trova lungo le coste del Messico e della California, dove è uno dei labridi più comuni[1].
Descrizione
modificaPresenta un corpo compresso lateralmente e molto allungato, con una testa dal profilo appuntito. La lunghezza massima registrata è di 25 cm[3].
Le pinne sono trasparenti, la pinna dorsale e la pinna anale sono basse e lunghe, mentre la pinna caudale non è biforcuta; su quest'ultima è presente una macchia nera o color cioccolato[4]. La bocca presenta dei denti sporgenti utili per raschiare piccoli invertebrati dalle alghe. La livrea non è molto appariscente, varia dal marrone chiaro al giallastro, e il ventre è più chiaro.
Biologia
modificaComportamento
modificaNuota in piccoli banchi, di solito vicino al substrato, dove si rintana quando spaventato e dove dorme di notte sotterrato nella sabbia e con solo la testa fuori[3].
È spesso preda dell'otaria della California[5]. Può anche presentare un copepode parassita, Heterochondria atypica[2].
Alimentazione
modificaHa una dieta molto varia, prevalentemente carnivora anche se si nutre pure di alghe, composta da uova di altri pesci e da varie specie di invertebrati marini come molluschi gasteropodi (patelle e Columbellidae[6]) e cefalopodi (Teuthida[7]) vermi e crostacei[8]. Può anche nutrirsi dei parassiti esterni di altri pesci[3].
Riproduzione
modificaÈ oviparo e la fecondazione è esterna. Non ci sono cure verso le uova[9]. Probabilmente si tratta di un pesce ermafrodita, ma ancora non se ne ha la certezza[1]. Le uova sono pelagiche e galleggiano in acqua[4].
Conservazione
modificaQuesta specie viene classificata come "a rischio minimo" (LC) dalla lista rossa IUCN perché non sembra essere minacciata da particolari pericoli[1]. È diffuso in alcune aree marine protette, e non viene pescato frequentemente perché nonostante sia commestibile le sue carni non sono pregiate[6].
Note
modifica- ^ a b c d (EN) Craig, M.T, Oxyjulis californica, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b (EN) Bailly, N. (2014), Oxyjulis californica, in WoRMS (World Register of Marine Species).
- ^ a b c d (EN) Oxyjulis californica, su FishBase. URL consultato il 17 novembre 2013.
- ^ a b Fitch, J. E. and R. J. Lavenberg. Tidepool and Nearshore Fishes of California. University of California Press. 1975. pg. 79.
- ^ O. californica, predatori, su fishbase.org. URL consultato il 17 novembre 2013.
- ^ a b Señorita Oxyjulis californica (Günther), Calisphere. University of California, 2011 [collegamento interrotto], su content.cdlib.org.
- ^ Señorita, su montereybayaquarium.org. URL consultato il 17 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2010).
- ^ O. californica, alimentazione, su fishbase.org. URL consultato il 17 novembre 2013.
- ^ O. californica, riproduzione, su fishbase.org. URL consultato il 17 novembre 2013.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Oxyjulis californica
- Wikispecies contiene informazioni su Oxyjulis californica
Collegamenti esterni
modifica- (EN) ITIS Standard Report Page: O. californica, in Integrated Taxonomic Information System. URL consultato il 17 novembre 2013.
- O. californica su eol.org, su eol.org. URL consultato il 17 novembre 2013.
- O. californica, immagini, su fishbase.org. URL consultato il 17 novembre 2013.