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Panciàtichi (talvolta anche Panciatici) fu una delle più influenti famiglie magnatizie di Pistoia, nota sin dall'XI secolo,[1] con un ramo che a partire dal Cinquecento si stabilì a Firenze, anche se già nel 1329 alla famiglia fu concesso lo scudetto del Popolo fiorentino.[2] I Panciatichi, la cui fortuna familiare era dovuta alle numerose proprietà fondiarie nel pistoiese e alle attività di mercatura, anche in Francia, furono di fede ghibellina e antagonisti dei Cancellieri.

Panciatichi
Troncato di nero e d'argento, alla palla del secondo nel primo, caricata della croce di rosso.
StatoBandiera dell'Italia Italia
FondatoreBellino
Data di fondazioneXI secolo
Rami cadettiRamo di Firenze

Storia modifica

Capostipite fu Bellino, che morì prima del 1057[3] ed è di quell'anno uno dei primi documenti in cui viene citato Pancio,[4] suo figlio.

Possedevano diverse proprietà sulle montagne pistoiesi, tra cui una rocca a Lucciano. Annoverò numerosi politici e uomini d'arme e fu nemica della potente famiglia guelfa dei Cancellieri. Il ramo pistoiese si imparentò con le nobili famiglie dei Banchieri e dei Rospigliosi, mentre il ramo della famiglia che si trasferì a Firenze, si imparentò con gli Albizzi, i Guicciardini e i Rucellai. [5]

I Panciatichi si imparentarono anche con la nobile famiglia Ximenes d'Aragona di origini portoghesi, trapiantata in Toscana nel Cinquecento con Ferdinando Ximenes d'Aragona (1526-1600) ed ebbero il feudo di Saturnia[6] dal granduca Ferdinando I de' Medici. Ferdinando Panciatichi (1813-1897), figlio di Leopoldo (1766-1818), a sua volta figlio di Vittoria Ximenes d'Aragona (1761-1815) e di Niccolò Panciatichi (1742-1811), ricevette nel 1827[7] i beni, il nome, lo stemma ed i titoli della famiglia Ximenes d’Aragona, che si estinse in Europa, ma ancora esistente in Brasile[8].

Esponenti illustri modifica

 
Agnolo Bronzino, Ritratto di Bartolomeo Panciatichi, 1540 ca.
 
Bronzino, Sacra Famiglia Panciatichi, 1541 ca

Nell'arte modifica

Arma modifica

Troncato di nero e d'argento, alla palla del secondo nel primo, caricata della croce di rosso.

Note modifica

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

 
Castello di Sammezzano

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