Paolo Gasparini (fotografo)

Paolo Gasparini (Gorizia, 1934) è un fotografo italiano naturalizzato venezuelano. Formatosi come fotografo dentro la corrente neorrealista italiana, è uno dei fotografi più influenti dell'America Latina.[1][2][3][4][5][6]

Biografia modifica

Nel 1954 emigrò in Venezuela, dove il fratello Graziano viveva già dal 1948.[7] Lì fondò lo studio Arquifoto, dove iniziò a occuparsi di fotografia di architettura.[8]

Nel 1958 il MoMA acquistò alcune delle sue fotografie e nel 1959 partecipò alla mostra Photography at Mid-Century al George Eastman Museum.[8]

 
Carlo Raúl Villanueva fotografato per Paolo Gasparini in 1957.

Nel 1959 pubblica il suo primo libro fotografico, Bobare, "la città più povera, abbandonata e miserabile dello stato di Lara", secondo le sue stesse parole. Questo è un libro di fotografia realistica influenzato da Un paese, di Paul Strand, che incontrò in Francia nel 1956.[9] Nel 1961 ha esposto Rostros de Venezuela nel Museo de Bellas Artes de Caracas.[10]

Tra il 1961 e il 1965 ha vissuto a Cuba, dove ha collaborato con Alejo Carpentier alla rivista Revolución.[8] Nell 1964 sposò Franca Donda all'Avana, il suo padrino di nozze fu il suo grande amico Italo Calvino[11][12]

 
Bárbaro Rivas nella sua casa di Petare, fotografato da Paolo Gasparini nel 1957.

Alla fine degli anni '60 ritorna a Caracas, dove attualmente risiede.

Nel 1993 è stato vincitore del Premio Nazionale di Fotografia del Venezuela, nazione che poi gli dedicherà «il padiglione della Biennale di Venezia del 1995 e nel 2000».[13] Il premio venezuelano è un riconoscimento importante a livello internazionale. Nel 2003 sarà assegnato a Thea Segall.

Opere modifica

  • Bobare (Caracas, 1959)
  • La ciudad de las columnas (L'Habana, 1970), con testi di Alejo Carpentier
  • Para verte mejor, América Latina (Città di Messico, 1972)
  • Retromundo (Caracas, 1986), con design di Álvaro Sotillo
  • El Suplicante (Città di Messico, 2011), con testi di Juan Villoro
  • Karakarakas (Caracas, 2014)
  • Del reverso de las imágenes (Città di Messico, 2015),
  • Andata e ritorno 1953-2016 (Caracas, 2015)
  • Paolo Gasparini, (Madrid, 2021)[14]

Riconoscimenti modifica

  • 1994 - Premio Nazionale di Fotografia di Venezuela

Note modifica

  1. ^ (ES) Paolo Gasparini | MoMA, su moma.org.
  2. ^ Gasparini | Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, su museoreinasofia.es.
  3. ^ (ES) Paolo Gasparini. Campo de imágenes, su phe.es.
  4. ^ (ES) Paolo Gasparini. Campo de imágenes, su fundacionmapfre.org.
  5. ^ (ES) Paolo Gasparini, el fotógrafo que retrató los contrastes de Latinoamérica - Cultura Inquieta, su culturainquieta.com.
  6. ^ (ES) José Ángel Montañés, Paolo Gasparini, el fotógrafo de las contradicciones de Latinoamérica, su elpais.com.
  7. ^ Track, Claudia y Yuri Liscano, "Graziano Gasparini" en Diccionario biográfico de las artes visuales en Venezuela. Caracas, Fundación Galería de Arte Nacional, 2005, p. 508 ISBN 980-6420-18-7
  8. ^ a b c Paolo Gasparini | TOLUCA FINE ART, su tolucafineart.com.
  9. ^ (ES) José Luis Pano Barrios, Paolo Gasparini, fotografía y fotolibro, su revistalafundacion.com.
  10. ^ (ES) Paolo Gasparini - Campo de imágenes, su 20minutos.es.
  11. ^ Le lezioni cubane di Calvino, su lastampa.it.
  12. ^ (ES) Paolo Gasparini y la crónica visual de Latinoamérica, en el Centro de Fotografía KBr de Barcelona, su lavanguardia.com.
  13. ^ “Andata e ritorno” dai due mondi negli scatti di Paolo Gasparini, in Il Piccolo, 23 novembre 2018. URL consultato il 19 febbraio 2024.
  14. ^ (ES) María Wills Londoño, Paolo Gasparini, su tienda.lafabrica.com.

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