Pascha (casa di tolleranza)

casa d'appuntamenti tedesca

Il Pascha è una casa d'appuntamenti che si trova a Colonia, in Germania. Con i suoi 9.000 metri quadrati di superficie, che si sviluppano su 12 piani, è la più grande casa di appuntamenti in Europa[1][2]. Vi operano giornalmente circa 120 prostitute e 80 impiegati ed è visitato da 1.000 clienti.

La facciata esterna del Pascha fotografato durante il Campionato mondiale di calcio 2006, con un poster celebrativo dell'evento dal quale erano state eliminate le bandiere di Arabia saudita e Iran a causa di proteste.

Storia modifica

Inizialmente, questa casa di appuntamenti fu aperta nel gennaio 1972 in Hornstraße, con il nome di "Eros Center" e fu la prima casa di appuntamenti in un palazzo su più piani. Successivamente, il Comune di Colonia volle eliminare il distretto a luci rosse "Kleine Brinkgasse" nel centro della città. Per questa ragione concesse una licenza per costruire una nuova casa d'appuntamenti su un terreno di proprietà del comune nella periferia della città. Le prostitute agirono in giudizio contro il Comune per impedire lo spostamento del "Brinkgasse Kleine", ma persero la causa. Nel 1995 la casa di appuntamenti cambiò proprietà e fu adottato il nuovo nome di "Pascha"[3]. Successivamente i proprietari aprirono case di appuntamenti con lo stesso nome a Salisburgo, Monaco di Baviera e Linz.

Organizzazione modifica

La casa offre in affitto 126 camere distribuite su 7 piani a prostitute, per un canone di 180 euro al giorno, comprensivo di pasti, assistenza medica e del pagamento di un'imposta di 20 euro che è dovuta da ogni prostituta per ogni giorno di lavoro[4]. Le donne che vi operano provengono da diversi Paesi: circa il 30% sono tedesche[5]. Normalmente siedono fuori dalla loro stanza e contrattano con i clienti che si muovono per i corridoi. Alcune delle donne abitano nelle stanze dove lavorano, altre affittano una seconda stanza all'interno della casa dove abitare, antre ancora abitano fuori della casa, in appartamenti a Colonia[5].

La casa è aperta 24 ore al giorno. I clienti pagano un biglietto di ingresso di 5 euro per accedervi e una volta all'interno contrattano direttamente con le prostitute. Queste esercitano come lavoratrici autonome e tengono per sé tutti i guadagni.

Un piano è riservato ai servizi più a buon mercato, un altro per le prostitute transessuali. La casa contiene anche un albergo, un locale di "lap dance", diversi bar ed una separata casa di appuntamenti in stile club all'ultimo piano[2].

Eventi da segnalare modifica

Nel giugno 2003 una prostituta tailandese è stata pugnalata a morte da un cliente nel Pascha. Durante l'aggressione è riuscita a premere il pulsante di allarme nella sua stanza e il personale di sicurezza ha catturato l'aggressore.[6] Nel gennaio 2006 un'altra prostituta è stata aggredita con un coltello da un cliente. Una donna che lavorava nella stanza a fianco ha allertato il servizio di sicurezza che ha catturato l'aggressore, la vittima è sopravvissuta[7].

Nel 2005 la polizia ha effettuato una perquisizione nella casa di appuntamenti, sequestrando una pistola e della cocaina ed arrestando 23 prostitute, sospettate di violare le norme sull'immigrazione. Successivamente, emerse che alcune delle prostitute arrestate erano minorenni[8]. Tuttavia, la casa di appuntamenti non fu fatta oggetto di sanzioni, in quanto le ragazze, originarie dell'Africa, avevano utilizzato documenti falsi, che mostravano una età maggiore e sembravano effettivamente adulte[9].

Prima del Campionato mondiale di calcio 2006 tenutosi in Germania, vi furono proteste da parte della comunità musulmana che accusò la casa di appuntamenti di insultare l'Islam, dato che era stato esposto un manifesto pubblicitario alto 24 metri e largo 8 sul lato del palazzo, che raffigurava una donna semi-nuda circondata dalle bandiere di tutte le nazioni qualificatesi per i Mondiali, comprese quelle di alcuni Paesi musulmani. A seguito delle proteste, i dirigenti della casa di appuntamenti oscurarono le bandiere di Arabia Saudita e Iran (che contengono il tawḥīd, ossia la dichiarazione di fede nell'Unità e Unicità di Allah e nella missione profetica di Maometto) e quella della Tunisia[10][11].

Nel dicembre 2009, il rapper statunitense 50 Cent ha tenuto un concerto dentro al Pascha[12].

Lo scoppio della pandemia da COVID-19 ha costretto la struttura a chiudere per bancarotta nel settembre 2020.

Successivamente ha riaperto e ancora oggi accoglie numerosi clienti.

Documentari modifica

Like a Pascha (2010) (in lingua Svedese: Som en Pascha) è un documentario diretto da Svante Tidholm realizzato dentro al Pascha con riprese durate tre anni. Il film contiene interviste rivolte a dirigenti, impiegati, prostitute e clienti. Il taglio del documentario è aspramente critico. [13][14]

Note modifica

  1. ^ (DE) „Die Welt zu Gast bei Freundinnen“, Frankfurter Allgemeine Zeitung, 8 June 2006.
  2. ^ a b (DE) "All inclusive" für Mieter und Gäste Archiviato l'11 febbraio 2013 in Archive.is., Allgemeine Hotel-und-Gaststättenzeitung, 8 October 2005.
  3. ^ (DE) Lustsilo am "Goldenen Horn", WDR Stichtag, 11 January 2007.
  4. ^ "Welcome to the World Cup 2000... and sex", Daily Star Sunday, 16 October 2005
  5. ^ a b (SV) Andreas Gustavsson, Orgasmgaranti i Köln, collana ETC.se, 8 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2010). (first published in 2006)
  6. ^ (DE) Prostituierte im Pascha erstochen [Prostitute accoltellate a morte durante la Pasqua], su Kölner Stadt-Anzeiger, 14 giugno 2003. URL consultato il 9 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).
  7. ^ (DE) Hilfe für blutendes Opfer Archiviato il 4 agosto 2012 in Archive.is., Kölner Stadt-Anzeiger, 14 September 2006.
  8. ^ (DE) Pascha-Razzia: Jüngstes Mädchen gerade 14 Jahre alt Archiviato il 3 agosto 2012 in Archive.is., koeln.de, 28 April 2005.
  9. ^ (DE) Keine Strafe für „Pascha“ Archiviato il 19 luglio 2011 in Internet Archive., Kölnische Rundschau, 23 May 2005.
  10. ^ German brothel ad angers Muslims, BBC News, 25 aprile 2006.
  11. ^ (DE) Christian Parth, Pascha von Vermummten bedroht, in Kölner Stadt-Anzeiger, 24 aprile 2006 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2012).
  12. ^ (DE) Für 50 Cent in den Puff, collana Express.de, 1º dicembre 2009 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2013).
  13. ^ Rodney Perkins, LIKE A PASCHA Review, collana Twitch Film, 10 marzo 2010. URL consultato il 5 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2010).
  14. ^ Som en Pascha, collana SVT (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2010).

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  • (DE) Sito ufficiale, su pascha.de. URL consultato il 5 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2011).
Controllo di autoritàVIAF (EN316740105