Paul Georg von Möllendorff

linguista tedesco

Paul Georg von Möllendorff (Zehdenick, 17 febbraio 1847Ningbo, 20 aprile 1901) è stato un linguista e diplomatico tedesco. È noto soprattutto per essere stato consigliere del re di Corea e per i suoi contributi alla sinologia. Nelle pubblicazioni in lingua inglese gli viene spesso attribuito il merito di aver ideato un sistema di traslitterazione del manciù, che in realtà era una creazione del suo connazionale Hans Conon von der Gabelentz.

Möllendorff in abito coreano

Gioventù modifica

Paul Georg von Möllendorff era figlio di Georg von Möllendorff, un alto funzionario prussiano. Frequentò il gymnasium di Görlitz e nel 1865 si iscrisse all'Università di Halle, dove studiò legge, culture orientali e filologia. Möllendorff dimostrò una spiccata attitudine allo studio delle lingue classiche e straniere e acquisì una buona padronanza dell'ebraico, ma all'epoca non studiò alcuna lingua dell'Asia orientale.

Cina modifica

Nel 1869 Möllendorff interruppe gli studi e si recò in Cina per entrare a far parte del servizio doganale marittimo imperiale a Shanghai. Mentre lavorava per la dogana, prima a Shanghai e poi a Hankou, Acquisì una buona padronanza del cinese e superò rapidamente l'esame di lingua richiesto. Ben presto insoddisfatto dei suoi compiti nel servizio doganale, lo lasciò nel 1874 per entrare come interprete nel servizio consolare tedesco. Fu infine promosso viceconsole tedesco a Tientsin. In questa città Möllendorff fece amicizia con Ma Jianzhong, che lavorava nella segreteria del governatore generale Li Hongzhang. Nel 1879 Möllendorff aiutò Li Hongzhang ad acquistare armi e navi da guerra dalle aziende tedesche Vulkan e Krupp. Nel 1881 lasciò il servizio consolare a causa dei sui complicati rapporti con il ministro tedesco a Pechino, Max von Brandt.

Corea modifica

Nel 1882 Li Hongzhang raccomandò Möllendorff per il posto di consigliere del governo coreano. Nel dicembre 1882 Möllendorff arrivò a Seul per la sua prima udienza con il re Gojong. In breve tempo imparò il coreano a sufficienza per poter comunicare con il re, di cui guadagnò presto la fiducia. Il sovrano lo nominò viceministro degli esteri e lo incaricò di istituire il servizio doganale coreano. Möllendorff adottò il nome sino-coreano di Mok In-dok (穆麟德, Mok Indeok; Mù Líndé in mandarino) e divenne presto una figura molto influente nel governo coreano.

Möllendorff sosteneva fermamente l'indipendenza della Corea e, contrariamente ai desideri di Li Hongzhang e di Robert Hart, voleva rendere il servizio doganale coreano il più possibile indipendente dal servizio doganale marittimo cinese. Sostenne inoltre l'opportunità per la Corea di stringere un'alleanza con l'Impero russo, allo scopo di controbilanciare l'influenza cinese e quella giapponese sulla penisola coreana. In risposta a ciò i britannici occuparono con la forza l'isola coreana di Geomun-do. Il governo Qing ritenne che Möllendorff agisse in modo troppo indipendente e nel 1885 Li Hongzhang costrinse Möllendorff a dimettersi dal suo incarico nel governo coreano. Nel 1888 il re Gojong tentò senza successo di reintegrarlo nell'icarico.

L'attività scientifica e la vita successiva modifica

Möllendorff tornò a lavorare servizio doganale marittimo imperiale e divenne commissario della dogana di Ningbo, dove trascorse gli ultimi giorni della sua vita. A Ningbo lavorò per migliorare il servizio doganale e scrisse alcune opere di sinologia. Tra il 1896 e il 1897 fu presidente della sezione cinese della Royal Asiatic Society.

Opere scelte modifica

In inglese modifica

In francese modifica

In tedesco modifica

Bibliografia modifica

  • (EN) Lee Yur-Bok, West Goes East: Paul Georg Von Möllendorff and Great Power Imperialism in Late Yi Korea, Honolulu, University of Hawaii Press, 1988.

Ulteriori letture modifica

  • (EN) G. A. Lensen, The Mysterious Herr von Möllendorff, in Balance of Intrigue: International Rivalry in Korea & Manchuria, 1884–1899, vol. 1, University Press of Florida, 1989.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN72196980 · ISNI (EN0000 0000 8077 7733 · BAV 495/222397 · LCCN (ENn85183599 · GND (DE119108984 · BNF (FRcb12333467p (data) · J9U (ENHE987007265740005171 · WorldCat Identities (ENlccn-n85183599