Pesche dolci

dolce

Le pesche dolci, o anche peschine, pesche all'alchermes o finte pesche all'alchermes, sono un dolce diffuso in più parti d'Italia e di origini incerte.[1][2][3][4] Il nome deriva dal fatto che il dolce ricorda la forma e il colore della pesca, pur non avendo tale frutto tra gli ingredienti.[1][5]

Pesche dolci
Peschine al cioccolato
Origini
Altri nomipesche all'alchermes, finte pesche all'alchermes, peschine, peschette
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
DiffusioneEmilia-Romagna, Marche, Toscana, Sud Italia
Dettagli
Categoriadolce
Ingredienti principali
  • farina
  • zucchero
  • burro
  • latte
  • uova
  • alchermes
  • cioccolato o crema pasticciera

Storia modifica

Benché le origini del dolce siano incerte, molti sostengono che, dopo essere nato nell'Appennino tosco-emiliano, si sarebbe diffuso in entrambe le pianure ai lati della catena montuosa. Prima che assumessero i connotati odierni, le pesche venivano preparate utilizzando liquori diversi dall'alchermes (bevanda usata per insaporire dolci, diffusa in Emilia-Romagna, prodotta a Firenze dal 1743) e avevano una consistenza più secca oltre che un aroma più alcolico.[2]

In Toscana le pesche al cioccolato venivano preparate dalle donne durante il periodo quaresimale in attesa della Pasqua, così come la schiaccia livornese, i baci meringhe e le ciambelle.[senza fonte]

Nell'immediato secondo dopoguerra, i contadini preparavano il dolce servendosi di gusci di noci a mo' di stampi e lo infarcivano con la mandorla del nocciolo di pesca per mettere in risalto la somiglianza con il frutto. Secondo un dizionario delle cucine regionali pubblicato nel 2010, questa usanza è viva ancora oggi.[1]

Oltre che nell'Appennino tosco-emiliano e in quello tosco-romagnolo, le pesche all'alchermes sono diffuse nel Sud Italia.[1][2] La specialità è inoltre particolarmente legata ad Acquaviva Picena, nelle Marche.[1]

Descrizione modifica

Le finte pesche all'alchermes sono dolci costituiti da un morbido corpo di pasta frolla ripieno di cioccolato o più comunemente da crema pasticcera.[2][1] Il colore rosato e l'effetto ”buccia di pesca” sono dati da un bagno nell'alchermes, poi si accoppiano due metà e si impanano delicatamente nello zucchero semolato. Nella tradizione pasticcera si decorano con un punto di crema e una ciliegia rossa candita e una foglia di ostia[6].

In Toscana le pesche con la crema pasticciera hanno forma quasi cilindrica e le dimensioni di un pasticcino.[1]

Le pesche dolci messinesi non contengono l'alchermes e sono decorate con una ciliegia e della pasta reale.[7]

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g autori vari, Dizionario delle cucine regionali italiane, Slow Food, 2010, p. 509.
  2. ^ a b c d (EN) PESCHE DOLCI, su sicilianicreativiincucina.it. URL consultato il 22 settembre 2022.
  3. ^ Magner Bein, su modenatoday.it. URL consultato il 22 settembre 2022.
  4. ^ Pesche all’alchermes: ricetta, storia e curiosità di un dolce particolare, su agi.go.it. URL consultato il 22 settembre 2022.
  5. ^ Le “pesche”, un antico dolce siciliano sorprendente nel gusto e nell’aspetto, su saggieassaggi.it. URL consultato il 22 settembre 2022.
  6. ^ Ricetta Finte pesche all'alchermes, su Le Ricette di GialloZafferano.it. URL consultato il December 28, 2016.
  7. ^ Pesche messinesi, su ricettedisicilia.site. URL consultato il 22 settembre 2022.

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