Petroica archboldi

specie di uccello

La petroica della Snow Mountain (Petroica archboldi Rand, 1940) è un uccello della famiglia dei Petroicidi[2]. Il suo areale è limitato alla regione del Puncak Jaya e del Puncak Trikora nella catena dei monti Jayawijaya, nella Nuova Guinea centrale.

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Petroica della Snow Mountain
Immagine di Petroica archboldi mancante
Stato di conservazione
Dati insufficienti[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseAves
SottoclasseNeornithes
SuperordineNeognathae
OrdinePasseriformes
SottordineOscines
InfraordinePasserida
SuperfamigliaPetroicoidea
FamigliaPetroicidae
GenerePetroica
SpecieP. archboldi
Nomenclatura binomiale
Petroica archboldi
Rand, 1940

Descrizione

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La petroica della Snow Mountain raggiunge i 14 cm di lunghezza. Nel maschio, la parte superiore della testa e il collo sono di colore grigio ardesia scuro con una leggera sfumatura rosa-rossastra. I lati della testa sono grigio ardesia. Le piume alla base del becco e delle redini sono nere. C'è una piccola macchia bianca sulla fronte. Il dorso è color grigio ardesia scuro. Il groppone è un po' più chiaro. La superficie superiore delle ali è nera. Le remiganti secondarie presentano un sottile margine grigio sulla parte distale della superficie esterna. La superficie interna delle remiganti primarie e quella esterna delle secondarie presentano delle macchie bianche sul vessillo interno che formano una striscia a un terzo dalla base del sottoala. La coda è nera. La metà basale del vessillo esterno e quella distale del vessillo interno delle penne timoniere sono bianche. All'estremità delle timoniere vi è un'ampia zona bianca, più stretta nella coppia centrale. Il mento e la gola sono color ardesia con una sfumatura rosa-rossastra. Il petto è color ardesia. Al centro del torace si estende una macchia di colore rosso brillante che diventa grigia sui fianchi. Il ventre è grigio-biancastro, le copritrici del sottocoda sono bianche. Le zampe sono color ardesia. L'iride è marrone scuro. Il becco e i piedi sono neri. La femmina è simile al maschio, ma è più piccola e ha il piumaggio più pallido; anche la macchia rossastra del petto è più chiara. Gli esemplari immaturi hanno il piumaggio marroncino e sono privi della macchia rossa sul petto.

Il canto comprende una vasta gamma di toni che ricordano il suono di gocce d'acqua che cadono o i vocalizzi dei pappagalli. È possibile udire anche dei forti chip o dei richiami più ruvidi.

Habitat

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La petroica della Snow Mountain abita il margine dei pendii rocciosi spogli e delle falesie, i massi sporgenti su cumuli di detriti e le vallate che si estendono tra la tundra rocciosa o la brughiera alpina. Si incontra al di sopra del limite della vegetazione arborea, ad altitudini comprese tra 3850 e 4150 m.

Biologia

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Vive prevalentemente sul terreno. La sua dieta è costituita dagli insetti che cattura tra le rocce: rimane ferma sulla sommità di una roccia mentre esamina l'area circostante; quando individua un insetto, si precipita sulla preda e torna subito sulla sommità della roccia. Riguardo alle sue abitudini riproduttive abbiamo a disposizione solo poche informazioni. Tuttavia, un esemplare adulto è stato visto alimentare un giovane nel mese di settembre.

Conservazione

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La IUCN classifica la petroica della Snow Mountain nella categoria «Dati insufficienti» (Data Deficient). Grazie all'altitudine elevata, il suo habitat dovrebbe essere al sicuro. Tuttavia, l'attività mineraria potrebbe rappresentare un pericolo in alcune aree. Un'altra potenziale minaccia è costituita dal riscaldamento globale, che ha causato la riduzione della cappa nevosa sul Puncak Trikora da diversi decenni.

Tassonomia

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Il 18 settembre 1938, durante la Archbold Expeditions No. 25, i membri della spedizione Richard Archbold (1907-1976), Austin Loomer Rand (1905-1982) e il mammologo William B. Richardson raccolsero sul Puncak Trikora (all'epoca noto come monte Wilhelmina), a un'altitudine di 4100 metri, l'esemplare tipo utilizzato per la prima descrizione della specie. Fu Rand a descriverla nel 1940, battezzandola con il nome con cui è ancora attualmente conosciuta, Petroica archboldi[3]. Il nome Petroica è di origine greca ed è composto dalle parole petros, «pietra», e oikos, «dimora», «casa»[4]. L'epiteto specifico archboldi rende onore all'organizzatore della spedizione, Richard Archbold[3].

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Petroica archboldi, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Petroicidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 7 maggio 2014.
  3. ^ a b Austin Loomer Rand, Results of the Archbold Expeditions. No. 25: New birds from the 1938-1939 expedition, n. 1072, American Museum novitates, 1940, p. 5. URL consultato il 22 settembre 2013.
  4. ^ James A. Jobling, Helm Dictionary of Scientific Bird Names, Londra, Christopher Helm, 2010, p. 300, ISBN 978-1-4081-2501-4.

Bibliografia

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  • Walter E. Boles, Family Petroicidae (Australasian Robins), in Josep del Hoyo, Andrew Elliott e Jordi Sargatal (a cura di), Handbook of the Birds of the World, Volume 12: Picathartes to Tits and Chickadees, Barcellona, Lynx Edicions, 2007, p. 481, ISBN 978-84-96553-42-2.
  • Thane K. Pratt e Bruce M. Beehler, Birds of New Guinea, Princeton University Press, 2014, pp. 244, 488, ISBN 978-069-109-562-2.

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