Piazza C.L.N.

piazza di Torino

Piazza C.L.N. (acronimo di Comitato di Liberazione Nazionale) è una piazzetta situata nel centro storico di Torino e si trova appena dietro le due chiese "gemelle" di piazza San Carlo (Santa Cristina e San Carlo), lungo l'asse di via Roma, in direzione di piazza Carlo Felice e dei giardini Sambuy. Prima del 1935 era nota come "piazza delle Due Chiese".

Piazza C.L.N.
Nomi precedentiPiazza delle Due Chiese
Piazza delle Due Fontane
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Città Torino
Circoscrizione I Circoscrizione
QuartiereCentro storico
Codice postale10121 (Numeri civici dispari)
10123 (Numeri civici pari)
Informazioni generali
Tipopiazza
Pavimentazionelastricata
IntitolazioneComitato di Liberazione Nazionale (C.L.N.)
ProgettistaMarcello Piacentini
Collegamenti
Intersezioni
Mappa
Map

Storia e descrizione modifica

L'odierno aspetto razionalista lo si deve alla ristrutturazione del 1935 prevista dal progetto di Marcello Piacentini, in pieno periodo fascista, riguardante il secondo tratto di via Roma e della zona circostante. Inizialmente furono progettate le statue di Benito Mussolini e di Vittorio Emanuele III di Savoia, più due fontane poste sul retro delle due chiese, con le allegorie antropomorfe dei fiumi Po e Dora Riparia; tuttavia solo queste ultime due sculture furono realizzate. La piazzetta fu quindi rinominata "piazza delle Due Fontane", che furono realizzate dallo scultore Umberto Baglioni nel 1937.[1]

Durante l'occupazione tedesca nella seconda guerra mondiale, la piazza fu tristemente nota perché ospitava il comando della Gestapo, ubicato presso l'Albergo Nazionale. Il nome della piazzetta fu poi dedicato al Comitato di Liberazione Nazionale, costituitosi in Italia alla caduta del fascismo.

Le fontane gemelle modifica

Le due fontane, che nel 1975 erano assurte a notorietà internazionale poiché scelte da Dario Argento per girare alcune scene del suo film di culto Profondo rosso,[1] nel 1987 furono svuotate e messe fuori servizio a causa dell'usura della copertura della vasca e dell'impianto idrico. Solo nel 2005, dopo quasi venti anni di abbandono e incuria, un significativo restauro, durato alcuni mesi, riportò le due fontane in funzione. Nell'aprile 2013, la fontana dedicata al fiume Po fu svuotata e messa temporaneamente fuori servizio, dopo che da una fessurazione della vasca si originò un danno al parcheggio sottostante a causa di una massiccia infiltrazione.

Nel 2014, anche la fontana della Dora fu svuotata e restaurata.[2] Le fontane furono entrambe reinaugurate il 23 dicembre dello stesso anno, con una cerimonia in cui fu presente l'allora sindaco del capoluogo piemontese, Piero Fassino.

Nel 2017, un pezzo di cornicione di marmo del retro della chiesa di Santa Cristina precipitò sulla fontana dedicata alla Dora Riparia, fortunatamente senza danni al monumento o alle persone.[3]

Note modifica

  1. ^ a b Alessandro Mondo, «Nelle due fontane di piazza Cln regnano sporcizia e abbandono», in La Stampa, 11 maggio 2003, p. 52.
  2. ^ Gabriele Galvagno, Il Po senz'acqua da 4 mesi (PDF), in La Voce del Popolo, 21 luglio 2013, p. 19 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2013).
  3. ^ Si stacca cornicione chiesa, no feriti, su ansa.it, 26 febbraio 2017.

Voci correlate modifica

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