Il polline d'api è il polline dei fiori che viene raccolto e trasportato nell'alveare dalle api bottinatrici.[1]

Produzione

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La raccolta del polline da parte dell'ape è resa possibile dall'adattamento specifico delle zampe posteriori delle operaie: con la spazzola da polline situata sulla faccia interna del metatarso l'ape recupera il polline che le impolvera il corpo, poi lo spinge nella sacca da polline situata sulla faccia esterna della tibia della zampa opposta, attorno ad un unico pelo che funge da rocchetto per il gomitolo di polline. Un rocchetto pesa circa 6 milligrammi, l'ape ne trasporta due. Nell'alveare il polline viene stivato da altre operaie, che lo spingono negli alveoli con la testa.

Il polline d'api è la principale fonte di proteine delle api adulte e delle larve. Il polline raccolto è facilmente degradabile. Per conservarlo, le api allevano dei fermenti lattici e alcuni lieviti nel nettare per impedire qualunque putrefazione batterica del polline; questo, così trattato viene immagazzinato nei favi e prende il nome di pane delle api,[2][3] (termine ancora utilizzato in molte lingue, come il tedesco e l'inglese).

Raccolta e conservazione in apicoltura

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Le tecniche di raccolta del polline sono abbastanza recenti. Gli apicoltori hanno messo a punto una trappola da polline collocata all'ingresso dell'alveare. Per entrarvi, le api devono passare attraverso aperture strette, che provocano la caduta dei rocchetti di polline in un cassetto situato sotto.

Ci sono vari trattamenti per la lavorazione e conservazione del polline, tutti sviluppati negli ultimi 50 anni.[2]

Il polline commercializzato come integratore dietetico non è per nulla simile al polline d'api. Viene raccolto all'ingresso degli alveari grazie a speciali trappole, perciò non è che parzialmente lavorato dalle api.

Il pane d'api richiede un'altra tecnica, molto più laboriosa, per la raccolta.[4]

Proprietà nutritive e medicinali

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La composizione è variabile in funzione delle specie botaniche delle piante visitate dalle api. In media, il polline appena raccolto dalle api contiene:

  • proteine: 20%
  • glucidi: 35%
  • lipidi: 5%
  • acqua: 10% - 12%

Dalle analisi risultano presenti anche vitamine, oligo-elementi, enzimi e rutina, oltre a molti pigmenti che donano al polline il suo colore specifico.[5]

La lavorazione e la conservazione del polline possono influire sulle proprietà nutrizionali (vitamine, enzimi, polifenoli).

È considerato un ottimo alimento ricostituente per recuperare energie e vitalità.[6]

Il polline elaborato dalle api nell'arnia contiene ulteriori sostanze, responsabili della fermentazione lattica e di molte delle sue proprietà.[7]

Il pane delle api è tradizionalmente[8] consumato, mescolato al miele, come ricostituente nell'Europa Orientale e presenta proprietà medicinali e antibatteriche confermate da vari studi.[9][10][11][12][13]

  1. ^ Polline d'api - Humanitas Medical Care, su humanitas-care.it. URL consultato il 15 maggio 2023.
  2. ^ a b Il polline, su mieliditalia.it. URL consultato il 30 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2018).
  3. ^ I batteri simbionti dell’alveare, su apicoltoremoderno.it.
  4. ^ Estrazione della perga o pane delle api, su youtube.com.
  5. ^ Il polline d'api: proprietà, The Honeyland, su blog.thehoneyland.it. URL consultato il 5 maggio 2019 (archiviato il 1º settembre 2016).
  6. ^ UMBERTO NARDI, APITERAPIA.Curarsi con il miele, polline, pappa reale, propoli e veleno d'api, Aporie Edizioni.
  7. ^ Chemical Composition and Biological Activities of Beebread – Review (PDF) [collegamento interrotto], su core.ac.uk.
  8. ^ (EN) Reevaluating Beebread: Part 1- The "Story", su Scientific Beekeeping, 25 gennaio 2016. URL consultato il 30 ottobre 2021.
  9. ^ Pollen and bee bread as new health-oriented products: A review, su researchgate.net.
  10. ^ Antibacterial Activity of Honey and Beebread of Different Origin Against S. aureus and S. epidermidis, su hrcak.srce.hr.
  11. ^ MICROBIOLOGY OF POLLEN AND BEE BREAD: THE YEASTS, su hal.archives-ouvertes.fr.
  12. ^ Rodica Mărgăoan, Mirela Stranț e Alina Varadi, Bee Collected Pollen and Bee Bread: Bioactive Constituents and Health Benefits, in Antioxidants, vol. 8, n. 12, 20 novembre 2019, pp. 568, DOI:10.3390/antiox8120568. URL consultato il 30 ottobre 2021.
  13. ^ Antimicrobial Activity of Bee-Collected Pollen and Beebread: State of the Art and Future Perspectives, su mdpi.com.

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