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Il Festival di Cinema Africano di Verona pubblica a settembre 2011 un volume sul cinema africano intitolato Camera Africa, Classici, noir e Nollywood e la nuova generazione del cinema delle Afriche, della Cierre Edizioni di Verona, per celebrare i 30 anni di attività del festival e i tanti registi che vi hanno partecipato. Il catalogo ha prodotto e arricchito le voci di Wikipedia sul cinema africano, ha coinvolto critici ed esperti e pubblicato le biografie, le schede dei film e gli abstract dei saggi critici in CC-BY-SA. La documentazione del Festival di cinema africano di Verona contribuisce al progetto WikiAfrica Cinema.
Tutti gli appassionati e gli esperti di cinema africano sono invitati ad arricchire le voci, a tradurne e a creane di nuove.
Il cinema africano tra passato, presente e futuro: Nuove frontiere e ridefinizione dei generi modifica
Tra estetica e tematica, il paradosso continuo modifica
Il critico Tahar Chikhaoui parla della questione formale e estetica nel cinema africano. Il colonialismo e la lotta per le indipendenze hanno secondo il critico tunisino indirizzato la ricerca estetica nei cineasti africani, condannandoli in alcuni casi ad adottare uno schema « classico », piuttosto che permettere lo sviluppo di percorsi di ricerca affini ai movimenti che si stavano affermando in molte parti del mondo, come la Nouvelle Vague e varie correnti. Grande eccezione rimane l’impronta data dal senegalese Djibril Diop Mambéty, e per alcuni aspetti il lavoro del maliano Souleymane Cissé. Solo a partire dalla generazione di Abderrahmane Sissako fino ad arrivare a Jean-Pierre Bekolo, si fa avanti l’esigenza di una ricerca artistica e estetica, che in modo del tutto naturale, coesista con l’argomento politico e di rivendicazione sociale.
“Rigenerarsi”: percorsi tra i generi nelle cinematografie africane modifica
Riflessione di Farah Polato sull’uso dei codici di genere nel cinema africano e gli esiti raggiunti in questi ultimi anni. Essendo il cinema un universo dai confini porosi, concede accostamenti e itinerari che raccordano geografie lontane, dando vita a mappe virtuali generate dalle memorie e dalle esperienze individuali. Si pensi, ad esempio, al cinema di Nollywood, che sta ridisegnando il panorama dei generi, in una costante interazione tra formule consolidate e prestiti. La rodata miscela di drammi familiari e sentimentali, conditi frequentemente dal brivido orrorifico dei riti di magia nera (sconfinanti nello splatter, per lo spettatore occidentale) o dall’evocazione di credenze magico-popolari, non preclude l’accoglimento di sollecitazioni diverse, tanto più se supportate da ragioni di mercato; l’intensificarsi degli influssi del cinema indiano, preludio a una più stringente congiuntura bolly-nollywoodiana, lo attesta. Idrissa Ouedraogo, Raja Amari e Wanuri Kahiu testimoniano il percorso della docente universitaria.
Il cinema della diaspora. Un'arte impegnata? modifica
Grazie ad alcuni cineasti della diaspora africana diventa particolarmente rilevante la questione dello sguardo rispetto alla storia dei popoli colonizzati, allo sforzo di resistenza contro l’assimilazione dei modelli occidentali e alla nuova visione proposta dai cineasti su Neri, Arabi e Berberi, secondo la critica e docente Savrina Chinien. L’articolo si pone l’obiettivo di esaminare il percorso di alcuni registi della diaspora, focalizzandosi sulle loro opere di rilievo: Guy Deslauriers e Euzhan Palcy della Martinica, Arnold Antonin et Raoul Peck di Haïti, gli statunitensi Spike Lee e Tyler Perry, l’etiope Hailé Gerima e il franco-algerino Rachid Bouchareb.
Star system in Africa : il sogno ! modifica
Analisi del famoso critico Baba Diop sulla difficoltà per lo Star system del continente di emergere nel contesto delle cinematografie africane e internazionali. Le cause sono da individuare nella difficoltà per il cinema africano di iscriversi in una logica commerciale e industriale e nell'assenza di una copertura mediatica dinamica che possa far risaltare i suoi attori. Solo Nollywood, in quanto terzo polo mondiale per il numero di produzioni, dopo Hollywood e Bollywood, è riuscito a creare attori e fama sia in Africa centrale che nell'Africa occidentale, mentre alcuni attori tentano da alcuni anni di intraprendere la carriera artistica negli stati Uniti.
Una nuova voce nel cinema italiano? Le produzioni dei cineasti africani in Italia modifica
Così com’è successo nel campo della letteratura, negli ultimi anni la cinematografia italiana ha visto emergere e consolidarsi il lavoro di una serie di registi di origine africana, la cui voce, le cui modalità espressive, le cui storie ed esperienze sono lo specchio di una nazione che, anche se stenta ad ammetterlo, sta cambiando a grande velocità. Se in paesi come la Francia ed il Regno Unito un simile fenomeno è emerso ormai da diversi anni, e ha visto il progressivo consolidamento di definizioni come quelle di Black British Cinema in Inghilterra o di Cinéma Beur in Francia, in Italia si tratta di un fenomeno relativamente recente e sommerso, cui ancora si stenta a dare un nome e una posizione nel panorama della produzione cinematografica italiana. Cinema migrante, Black Italian Cinema o forse più semplicemente Nuovo cinema italiano, comunque lo si voglia chiamare questo fermento cinematografico propone allo spettatore inedite prospettive per analizzare l’Italia e la sua società in trasformazione, secondo il docente e critico Alessandro Jedlowski.
I classici visti dalle nuove generazioni modifica
5 giovani cineasti africani a confronto con i film storici del cinema africano:
- L'Homme de cendres di Nouri Bouzid e Iene (film) di Djibril Diop Mambéty visti dalla regista Raja Amari
- Nha Fala di Flora Gomes e Little Senegal di Rachid Bouchareb visti dalla regista Wanuri Kahiu
- La nera di... di Ousmane Sembène e Lettre d'amour zoulou di Ramadan Suleman visti dalla regista Jihan El-Tahri
- Les Saignantes di Jean-Pierre Bekolo e Madame Brouette di Moussa Sene Absa visti dal regista Kivu Ruhorahoza
- Wend Kuuni - Il dono di Dio di Gaston Kaboré e Yeelen, la luce di Souleymane Cissé visti dal regista Driss Chouika
Festival cinematografici modifica
Collegamenti esterni modifica
- CAMERA AFRICA - Classici, noir e Nollywood e la nuova generazione del cinema delle Afriche sul sito del Festival veronese