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La psicodermatologia è una disciplina che si occupa del trattamento dei disturbi della pelle usando tecniche psicologiche e psichiatriche. È una sottospecialità controversa[1] della dermatologia, perché postula che una varietà di condizioni della pelle possa essere guarita dalla mente.

In ambito dermatologico, è presente il riscontro di correlazioni tra patologie della pelle (acne, alopecia, psoriasi, dermatiti, ecc.) con aspetti emotivi e/o da condizioni di stress[senza fonte].

Questo punto di incontro tra dermatologia e psicologia è stato definito come "psicodermatologia", che sta ad indicare una disciplina parte della psicosomatica.[2]

Le malattie che sono oggetto di studio della psicodermatologia sono suddivise in tre categorie:

  • disturbi psicofisiologici: lo stato emotivo della persona è causa o concausa dell'insorgere o dell'aggravarsi di alcune patologie dermatologiche. Tra esse l'acne, l'alopecia areata, la dermatite atopica, la psoriasi, la porpora psicogena, la dermatite seborroica, l'orticaria;
  • disturbi psichiatrici primari: certe malattie psichiatriche causano nella persona un atteggiamento aggressivo che si coinvolge il derma per via di danni autoinflitti (tagli, graffi, etc.). Qui il primo passo da farsi non è la consultazione di un dermatologo (che comunque è richiesta) ma la terapia psichiatrica;
  • disturbi psichiatrici secondari: al contrario dei primi, in questo caso sono certe malattie della pelle che, per le loro manifestazioni visibili, possono causare disagio psichico o sociale (a livello dell'immagine di sé, di difficoltà sociali, etc.).

Note modifica

  1. ^ Edith Orion e Ronni Wolf, Psychological factors in skin diseases: Stress and skin: Facts and controversies., su cidjournal.com, Clinics in Dermatology, The official journal of the International Academy of Cosmetic Dermatology (IACD). URL consultato il 9 febbraio 2017.
  2. ^ Anna Zanardi Cappon, Psicosomatica della pelle, Tecniche Nuove, 2005 p.X

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