Puccio Pucci

mezzofondista e dirigente sportivo italiano (1904-1985)
Disambiguazione – Se stai cercando il capostipite della famiglia Pucci (1405-1480), vedi Puccio Pucci (notabile).
Puccio Pucci
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Atletica leggera
Specialità Mezzofondo
 

Puccio Pucci (Firenze, 12 aprile 1904Pomezia, 15 gennaio 1985) è stato un mezzofondista e dirigente sportivo italiano.

Biografia modifica

Avvocato, era figlio del notaio Piero Pucci - dirigente della Federazione Italiana di Atletica Leggera Regionale. Già nel 1921 si iscrisse al PNF. Nel 1924 partecipò ai Giochi olimpici di Parigi negli 800 metri.[1] Dal 1930 al 1932 fu segretario della FIDAL.

Nel 1939, il maggiore Pucci[2] è nominato segretario generale del CONI, incarico che mantiene fino al 1943.

Capo del Servizio Informativo Fascista Repubblicano o Ufficio PdM, dopo l'8 settembre 1943 aderì alla Repubblica Sociale Italiana e fu nominato Capo di gabinetto dal primo segretario del Partito Fascista Repubblicano Alessandro Pavolini, col quale collabora a strettissimo contatto[2] per la costituzione delle Brigate Nere, i cui primi Capi di Stato maggiore saranno Giovan Battista Riggio e in seguito Edoardo Facdouelle.[3]

Il 14 marzo 1944 fu nominato Presidente del CONI dai vertici della RSI, scelto per la sua passata ed ottima esperienza dirigenziale nella FIDAL, rimanendo in carica per pochi mesi.[4] Il periodo di Pucci alla guida del Comitato nel Nord Italia non è riconosciuto dallo Stato italiano in quanto avvenuto sotto un governo non legalmente validato.[5]

Dopo la guerra si è ritirato a Firenze. Fino al 31 dicembre 1947.

Pur essendo omonimo non ha nulla a che fare con la storica famiglia Pucci marchesi di Barsento.

Muore a Pomezia (Roma) nel 1985, dove dirigeva uno stabilimento grafico.

Note modifica

  1. ^ Giuntini e Canella, Sport e fascismo, Franco Angeli, pagina 362
  2. ^ a b Giampaolo Pansa, 10-I puri e la teppa (RTF), su Il Gladio e l'alloro...l'esercito di Salò, thule-italia.net, 1ª ed., Milano, Arnaldo Mondadori Editore, marzo 1991, p. 158, ISBN 978-88-0436-837-3. URL consultato il 19 settembre 2019 (archiviato il 16 novembre 2007).
  3. ^ Nicola Tonietto, Le reti di spionaggio e sabotaggio nazifasciste nell’Italia occupata dagli Alleati (1943-1945), in Diacronie di storia contemporanea, 4, n. 28, 2016. URL consultato il 19 settembre 2019 (archiviato il 19 settembre 2019).
  4. ^ Puccio Pucci nominato presidente del C.O.N.I., in La Stampa, 15 marzo 1944, p. 2.
  5. ^ Decreto Legislativo Luogotenenziale, 5 ottobre 1944, nº 249

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Collegamenti esterni modifica

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