Pyrenestes

genere di uccelli

Pyrenestes Swainson, 1837 è un genere di uccelli passeriformi della famiglia degli Estrildidi[1].

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Pyrenestes
Pyrenestes ostrinus
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Passeriformes
Sottordine Oscines
Infraordine Passerida
Superfamiglia Passeroidea
Famiglia Estrildidae
Genere Pyrenestes
Swainson, 1837
Specie

vedi testo

Tassonomia modifica

Al genere vengono ascritte tre specie, conosciute col nome comune collettivo di pirenesti[1]:

Alcuni autori tendono a ritenere il genere monotipico, con un'unica specie ascritta (P. sanguineus) e le rimanenti due riclassificate col rango di sottospecie[2].

Il nome scientifico del genere deriva dal greco πῦρ (pyr, "rosso fuoco"), in riferimento alla colorazione di questi uccelli.

Nell'ambito della famiglia degli estrildidi, i pirenesti appaiono molto vicini ai becco azzurro del genere Spermophaga, coi quali vanno a formare un clade a sua volta vicino alle astrildi del genere Uraeginthus[3].

Distribuzione modifica

I pirenesti sono diffusi in un areale che comprende una vasta parte dell'Africa subsahariana, dal Senegal all'Angola nord-occidentale e ad est fino alla regione dei Grandi Laghi e al Mozambico: questi uccelli sono tipici delle zone umide, colonizzando canneti e zone alberate e cespugliose nei pressi di fonti d'acqua dolce permanenti, ma colonizzando anche le zone antropizzate.

Descrizione modifica

Dimensioni modifica

Questi uccelli possono misurare tra i 12 e i 14 cm di lunghezza totale.

Aspetto modifica

I pirenesti sono uccelli piuttosto appariscenti, in cui entrambi i sessi presentano colorazione rossa su porzioni più o meno ampie del corpo a seconda della specie (generalmente testa, petto e coda): le femmine presentano estensione del rosso minore.

Questi uccelli presentano un aspetto molto caratteristico, in virtù della grossa testa e del robusto becco, che li rende vagamente simili ai frosoni e che similmente a questi ultimi ha la funzione di spezzare i semi più duri. Nei pirenesti è presente un polimorfismo nelle dimensioni del becco, con rapporto di dominanza delle forme a becco più robusto rispetto a quelle a becco più sottile[3][4][5][6]: la maggiore o minore presenza di esemplari dal becco più o meno robusto è legata alla popolazione vegetale (e quindi alla maggiore o minore durezza dei semi di cui questi uccelli si nutrono) presente nella zona[7][8].

Biologia modifica

Si tratta di uccelli diurni, che vivono perlopiù in coppie o in piccoli gruppi familiari.

Alimentazione modifica

La dieta dei pirenesti è composta essenzialmente da semi e granaglie, che vengono spezzati grazie al forte e robusto becco: questi uccelli si nutrono inoltre di bacche, frutti e germogli, mentre è raro che essi si cibino di insetti.

Riproduzione modifica

La riproduzione di questi uccelli segue il pattern generale degli estrildidi, coi due sessi che collaborano nella costruzione del nido, nella cova e nell'allevamento della prole.

Note modifica

  1. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Estrildidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 10 maggio 2014.
  2. ^ Nicolai J., Steinbacher J., van den Elzen R., Hofmann G., Mettke-Hofmann C., Prachtfinken - Afrika, Serie Handbuch der Vogelpflege, Eugen Ulmer, 2007, p. 107, ISBN 978-3-8001-4964-3.
  3. ^ a b John Boyd, TiF Checklist: Core Passeroidea I, su jboyd.net, 2013.
  4. ^ Delaney K. S., Pires D., Holder K., Bardeleben C., Smith T. B., Isolation of polymorphic tetranucleotide microsatellite markers for the black-bellied seedcracker (Pyrenestes ostrinus) (PDF), in Molecular Ecology Notes, n. 5, 2006, p. 774-776. URL consultato il 16 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2015).
  5. ^ Smith, T. B., Bill size polymorphism and interspecific niche utilization in an African finch (PDF), in Nature, n. 329, 1987, p. 717-719. URL consultato il 16 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2015).
  6. ^ Smith, T. B., Comparative breeding biology of the two bill morphs of the Black-bellied Seedcracker (Pyrenestes ostrinus), in Auk, n. 107, 1990, p. 153-160.
  7. ^ Smith, T. B., Resource use by bill morphs of an African finch: Evidence for intraspecific competition (PDF), in Ecology, n. 71, 1990, p. 1246-1257. URL consultato il 16 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2015).
  8. ^ Smith, T. B., Patterns of morphological and geographic variation in trophic bill morphs of the African finch Pyrenestes, in Biological Journal of the Linnean Society, n. 41, 1990, p. 381-414.

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