Crateromys schadenbergi

specie di animali della famiglia Muridae

Il ratto delle cortecce di Schadenberg (Crateromys schadenbergi Meyer, 1895) è un roditore della famiglia dei Muridi endemico dell'isola di Luzon, nelle Filippine.[1][2]

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Ratto delle cortecce di Schadenberg
Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineEuarchontoglires
OrdineRodentia
SottordineMyomorpha
SuperfamigliaMuroidea
FamigliaMuridae
SottofamigliaMurinae
GenereCrateromys
SpecieC.schadenbergi
Nomenclatura binomiale
Crateromys schadenbergi
Meyer, 1895
Areale

Descrizione

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Dimensioni

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Roditore di grandi dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 343 e 389 mm, la lunghezza della coda tra 355 e 475 mm, la lunghezza del piede tra 72 e 73 mm, la lunghezza delle orecchie di 32 mm e un peso fino a 1,5 kg.[3]

Aspetto

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La pelliccia è lunga, soffice e abbondante. Sono presenti tre fasi nel colore del corpo: più della metà degli individui sono completamente neri, una parte è grigiastra con il muso nerastro, mentre alcuni esemplari sono neri con gli arti anteriori e la testa bianchi. Sul capo è presente solitamente una cresta. La coda è più lunga della testa e del corpo, densamente ricoperta di peli, simile a quella degli scoiattoli, e dello stesso colore del corpo.

Biologia

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Comportamento

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È una specie arboricola e notturna. Si rifugia nelle cavità degli alberi o in buche tra le radici degli alberi.

Alimentazione

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Si nutre di vegetazione tenera e germogli.

Distribuzione e habitat

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Questa specie è endemica delle montagne settentrionali dell'isola di Luzon, nelle Filippine.

Vive nelle foreste dominate da querce tra 2.000 e 2.500 metri di altitudine.

Conservazione

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La IUCN Red List, considerato l'areale limitato e frammentato e il continuo declino nella qualità del proprio habitat, classifica C.schadenbergi come specie in pericolo (EN).[1]

  1. ^ a b c (EN) Heaney, L., Balete, D., Rosell-Ambal, G., Tabaranza, B., Ong, P., Ruedas, L. & Oliver, W. 2008, Crateromys schadenbergi, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Crateromys schadenbergi, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Heaney & Al., 1998.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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