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Revell è una azienda tedesca specializzata nella produzione di modellismo statico, oltre che con una parte di produzione di modellismo dinamico. La società ha origine negli USA e nel 1956 creò una sussidiaria in Germania, divenuta poi indipendente. Dal 2017 è tedesca del gruppo VC. La Revell GmbH detiene al 2014 il 77% del mercato tedesco.[1]

Revell
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StatoGermania (bandiera) Germania
Altri statiStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Forma societariaGmbH
Fondazione1943 come Precision Specialties a Venice
Fondata daLewis H. Glaser
Sede principaleBünde
GruppoVC Group
Persone chiaveStefan Krings
SettoreModellismo
Prodottimodelli in kit, modelli dinamici
Fatturatoca. 42,9 mln Euro (2017)
Dipendentica. 150 (2017)
Sito webwww.revell.de/fr/, www.revell.de/ e www.revell.de/en/

L'azienda è stata fondata nel 1943 a Venice in California come Precision Specialties da Lewis H. Glaser.[2][3] Il nome Revell deriva dal francese reveille ovvero "nuovo inizio".[4] Primi prodotti furono treni in scala H0, automobili e edifici.

Gowland e Highway Pioneers

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Nel 1950 Revell riproduce Maxwell e Ford Model T della Gowland Brothers inglese; azienda presente dal 1932.[5] Come scrisse Cecil Gibson,[6] le vendite in Inghilterra furono pessime, ma Revell negli USA ebbe maggior fortuna. La scatola Revell citava: "By John Gowland — creator of Champ and Chu Chu".[7] La Maxwell del 1911 e la Model T del 1910 in scala 1:20 erano della serie "action pull toys", con filo di metallo e maniglia. La scatola pubblicizzava "Made in Hollywood" e Revell "Play Planned".

Un paio di anni dopo tali veicoli vennero riscalati e immessi sul mercato come "Highway Pioneers Quick Construction" kit — in cartone e senza meccanismi.[5] La Maxwell ebbe particolare successo con lo show radiofonico di Jack Benny del 1953.[7] La prima serie consisteva in modelli di Packard, Ford Model A, Ford Model T, Stanley Steamer e Cadillac. La seconda serie Stutz Bearcat, Ford Model T del 1915 Sedan, Buick Rumble, Studebaker e Cadillac. La terza serie Oldsmobile, Rambler, Sears, Pierce Arrow e Rolls-Royce (Gowland & Gowland 2007). Revell offrì un "Collector's Kit" con dieci modelli Highway Pioneer.

La serie Highway Pioneers venne rivenduta da con altri marchi Premier, Lincoln International, J & L Randall Ltd ("Merit"), Lodela (Mexico) e Minicraft. Le attrezzature originali Highway Pioneers vennero acquistate dalla britannica Dapol Ltd. Attualmente sono nel Galles, con attrezzature della Airfix, Kitmaster e Tri-ang Model Land.

Anni '50

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Nel 1953 la replica della USS Missouri (BB-63) venne commercializzata. L'accuratezza della riproduzione fu tale che i sovietici ne acquisirono diversi esemplari per scopi di intelligence, come si scoprì nei tardi anni '60. Aerei, navi e veicoli astronautici si susseguirono negli anni, inclusi i razzi Redstone, Vanguard, Jupiter e Atlas.[8]. Altri come la nave Helios "Nuclear", "Moon Ship", "Passenger Rocket", "Space Taxi" e un primitivo "Space Shuttle" erano più ispirati dalla fantascienza che riproduzioni di oggetti reali. Le istruzioni di alcuni erano fatte da Willy Ley, che rese popolare i viaggi nello spazio nel periodo (Ley, 1957). Un sito descrive la stazione spaziale commercializzata solo nel 1959 come il "santo Graal" dei kit della Rewel (Old Model, 2005-2014).

 
Revell South Goodwin Lightship

La Chrysler Slant-Six fu presentata a fine anni'50. Più modelli rispetto a AMT o MPC furono presentati da Revell.[9] Nel 1956 la Lincoln Futura concept car simile alla Batmobile di George Barris (Jefferis 2010).

Kustom - anni '60

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Si sviluppò ulteriormente il settore.[10] Come la AMT commercializzò le George Barris e le Darryl Starbird, Revell presentò Ed "Big Daddy" Roth nel 1962.[7] Hawk Models usò i modelli di Bill Campbell come il "'Wierd-Ohs" e "Davey" o il "Digger" dragster, e più tardi la Monogram collaborò con Tom Daniel. Roth creaò la bubble-glassed "Beatnik Bandit" (prodotta più tardi da Hot Wheels), la bimotore "Mysterion", la "Orbitron", la "Outlaw" e la "Road Agent". La più famosa fu "Rat Fink", una anti-Mickey Mouse.[11] Roth venne pagato nel 1963 da Revell 1 cent per ogni pezzo venduto; guadagnò 32.000$.[12]

Nel 1965 Revell acquisì International Raceways.[13] ma le slot car erano già in declino.[7]

Dopo quasi quattro decadi di vita, in cui è stata una dei maggiori produttori mondiali di modelli è iniziata una lenta decadenza, che l'ha portata nel 1986 ad essere acquistata dalla Odyssey Partners di New York e unita alla Monogram Models Company di Morton Grove (azienda fondata nel 1945 a Chicago), che la Odyssey aveva recentemente acquistato, divenendo la Revell-Monogram LLC. Nel 1994 la Revell-Monogram è stata poi acquisita dalla Hallmark Cards Inc per 85 milioni di dollari. La nuova azienda ha ora sede a Northbrook in Illinois e produce una vasta gamma di modelli in plastica e metallo di auto, aerei, veicoli militari e navi. Grazie alla fama mondiale acquisita dal marchio, il nome Revell è stato impiegato come marchio primario in molte delle sue linee di prodotti.

Problemi finanziari e fusione con Monogram

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Nel 1980 la crisi del settore fece sì che Revell fosse comprata dalla Generale du Jouet (CEJI), che poco dopo ebbe gli stessi problemi economici e vendette la Revell nel 1983.[7]

Nel 1986 fu acquisita da Odyssey Partners di New York e unita alla Monogram. La sede di Venice fu trasferita a Des Plaines. Poi a Northbrook (Illinois). Infine, dopo anni di marchi uniti Revell-Monogram, avvenne la ri-separazione, e la sede fu a Elk Grove Village.

Storia recente

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Nel 1994 Revell-Monogram fu acquisita da Hallmark Cards come parte della Binney & Smith (Crayola crayons; Shope 1994). Così le cose per tredici anni. Il 2 maggio 2007 la Hobbico, Inc. annuncia l'acquisizione della American Revell-Monogram LLC, con il marchio Revell (Dodson 2007). Revell ritorna ad essere un marchio solo, così come Monogram. Hobbico ha acquisito Revell Germany nel 2012.

La sede tedesca

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Nel 1956 è stata fondata la sussidiaria tedesca, Revell Plastics GmbH, a Bünde, nella Germania Ovest. Durante gli anni settanta questa sede ha iniziato a sviluppare e produrre linee di modelli indipendentemente e fuori dal controllo della Revell statunitense. Questi modelli vennero importati anche all'interno degli Stati Uniti e acquisirono una fama di produzioni di alta qualità, oltre a raggiungere negli anni seguenti record di vendita a livello mondiale (nel 1995 sono stati venduti per la prima volta più di 5 milioni di kit di montaggio). La Revell tedesca cambiò successivamente nome in Revell AG e poi in Revell GmbH & Co. KG (la denominazione attuale). Si separa dalla Revell-Monogram LLC nel settembre 2006, mantiene una sua linea indipendente riguardo alle politiche di marketing, progettazione e produzione. Viene comprata dalla Hobbico nel 2012. Produce aerei e modelli militari, autoveicoli in scala 1:24 e 1:18 preassemblati die-cast come Porsche, Ferrari, BMW, Mercedes-Benz, Corvette e Mustang (Johnson 1998, p. 200). Dal 2000 la linea, semplificata, si chiama "Revell Metal"; esempi sono Lloyd Alexander, Messerschmitt Kabinroller KR 200, BMW Isetta e DKW Junior.

Revell Germany incorpora anche la Matchbox inglese. Nel 1977 acquisiscono la Axis Powers che produce il marchio FROG (Tri-ang/Air Lines).

Kit e livelli di complessità

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Revell USA usa un skill level system per identificare la difficoltà di realizzazione di una scatola di montaggio, da livello 1 a livello 3.[14]

  • Level 1: difficoltà bassa, nessun incollaggio nessuna colorazione. Kit già colorati e semplicemente da assemblare a incastro.[14] Decals, se incluse sono adesive (peel and stick).[14] Esempio è la serie SnapTite.[14]
  • Level 2: difficoltà intermedia. Richiede colla, colori e decals classiche.[14]
  • Level 3: difficoltà alta. Richiede incollaggi e colorazioni oltre che la possibilità di diverse varianti.[14]
 
Kamov Ka-58 ipotetico, level 4

Revell Germany usa una scala da 1 a 5.[15] Eccetto il livello 1, tutti gli altri livelli richiedono colla e colori:

  • Skill-level 1 kit no colla o colore.
  • Skill-level 2 kit fino a 30 parti.
  • Skill-level 3 kit fino a 100 parti.
  • Skill-level 4 kit fino a 150 parti.
  • Skill-level 5 kit con più di 150 parti.[15]
 
Revell Taney model
  1. ^ RC-Marken sehr erfolgreich, su dasspielzeug.de, 29 gennaio 2015.
  2. ^ http://knowledge.sagepub.com/view/play/n334.xml Retrieved October-11-2013
  3. ^ Maui Historical Web site; Pentago 2010
  4. ^ Miller, no date
  5. ^ a b Gowland & Gowland 2007
  6. ^ Gibson 1971, p. 12
  7. ^ a b c d e Funding Universe Web page
  8. ^ Bussie 2007
  9. ^ Doty 2011, p. 87
  10. ^ DeWitt 2002
  11. ^ Ed Roth Cars 2008-2011
  12. ^ Biography 2008-2011
  13. ^ See photos in Siposs 1965, p. 16
  14. ^ a b c d e f What's My Skill Level?, su revell.com, Revell. URL consultato il 24 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2013).
  15. ^ a b What is the meaning of the Skill-Level?, su revell.de, Revell. URL consultato il 24 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2008).

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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