Richard Whiting

abate britannico

Richard Whiting (Wrington, dopo il 1460Glastonbury, 15 novembre 1539) è stato un abate inglese. È stato il sessantunesimo ed ultimo abate di Glastonbury nella cui abbazia vestì l'abito dell'Ordine di San Benedetto e dove rimase per tutta la vita, sino al martirio a causa della fede cattolica e della fedeltà al romano pontefice nel contesto della riforma inglese[1].

Beato Riccardo Whiting

Abate

 
NascitaWrington, dopo il 1460
MorteGlastonbury, 15 novembre 1539
Venerato daChiesa cattolica
Beatificazione1895 da papa Leone XIII
Ricorrenza15 novembre
Abbazia di Glastonbury

Biografia

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Conosciuto anche come Arturo di Clastonburgh,[2] nacque a Wrington, nel Somerset dopo il 1460[1].

Inviato all'Università di Cambridge per gli studi, ritornò al monastero magister artium nel 1483, probabilmente per insegnarvi. Fu ordinato presbitero a Wells il 6 marzo 1501 dal vescovo Thomas Cornish, ausiliare di Exeter[1].

Nel 1505 riprese gli studi a Cambridge, conseguendo il titolo di Doctor Theologiae. Nella sua abbazia divenne camerarius, fino al 3 marzo 1525, quando il cardinale Thomas Wolsey lo nominò abate su richiesta dei monaci. Durante il suo abbaziato il monastero non ebbe difficoltà particolari: i visitatori reali trovarono florida l'abbazia e abate e monaci ritennero di poter prestare il Giuramento di Supremazia, superando così quel primo momento di crisi. Tuttavia nel 1539 fu decretata la soppressione di tutti i monasteri e conventi inglesi. Tre commissari reali visitarono l'abbazia di Glastonbury, trovandovi documenti ai quali imputarono carattere di ostilità al re e intimarono all'abate Richard di consegnare il monastero e i suoi beni. Davanti al suo rifiuto procedettero subito all'arresto, accusandolo di «un animo corrotto e traditore contro la maestà del re e della sua successione»[1].

Imprigionato nella Torre di Londra, fu sottoposto ad un processo sommario, celebrato forse a Londra o a Wells, venne condannato a morte e giustiziato il 15 novembre 1539, insieme ai due confratelli Roger James e John Thorne.[3] Impiccato, sventrato e squartato come voleva la legge, il capo del martire venne esposto alla porta del monastero, mentre i quarti del corpo furono esposti a Wells, a Bridgwater, a Ilchester e a Bath[1].

Con la sua morte finì per sempre anche l'abbazia di Glastonbury, il più antico monastero inglese, risalente almeno al VI secolo, divenuto nel corso dei secoli un importante e celebre luogo di pellegrinaggio, d'arte e di scienza, e che sino alla Riforma aveva goduto di una grande prosperità[1].

Il culto

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Richard Whiting è stato beatificato da papa Leone XIII nel 1895 all'onore degli altari.[1]

  1. ^ a b c d e f g Bibliotheca Sanctorum.
  2. ^ ARTURO di Clastonburgh, beato, martire in Inghilterra, in Bibliotheca Sanctorum II, col. 492, che rimanda a: Whiting, Riccardo, b.
  3. ^ Richard Whiting, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it. URL consultato il 24 febbraio 2011.

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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