Rizzardo VI da Camino

politico e condottiero italiano

Rizzardo VI da Camino[1], detto Rizzardo Novello (fine del XIII secoloSerravalle, 12 settembre 1335), è stato un politico e condottiero italiano.

Rizzardo VI da Camino
Monumento funebre di Rizzardo VI, Serravalle, chiesa di Santa Giustina
Nascitafine del XIII secolo
MorteSerravalle, 12 settembre 1335
voci di militari presenti su Wikipedia

Biografia modifica

Era figlio di Guecellone VII da Camino del ramo "di Sopra" e di Mabilia di San Bonifacio. In base a un patto fra la sua famiglia e Scaligeri, sposò Verde, figlia di Alboino della Scala e nipote di Cangrande.

Nell'estate del 1320 Rizzardo, distaccandosi dalla linea politica del padre e del veronese suo alleato, concluse un accordo - mai applicato - con il comune di Treviso e il vicario imperiale Enrico II di Gorizia: Guecellone avrebbe dovuto rinunciare a diritti e possedimenti in favore del figlio e, da parte loro, il governo cittadino e il conte li avrebbero riconosciuti. Non sorprende, quindi, se in questo periodo Rizzardo ripudiò temporaneamente la moglie.

Ma nel 1321 gli Scaligeri tolsero ai Caminesi Feltre e Belluno. Nel 1324, inoltre, morì Guecellone e i sostenitori dei Veronesi occuparono Serravalle. La situazione per Rizzardo si fece delicata e solo nel 1329, con la morte improvvisa di Cangrande, riuscì a rientrare in possesso dei propri domini.

Nel periodo successivo tornò ad appoggiare i signori di Verona, sostenendo la loro conquista della Marca Trevigiana.

Con la morte del patriarca Pagano della Torre (1332) e il successivo periodo di vacanza della sede di Aquileia, Rizzardo volse i propri interessi verso il Friuli occidentale. Favorito dalla mancanza di autorevoli membri maschili nella dinastia di Gorizia (Enrico II era nel frattempo spirato), nel 1333 conquistò Sacile e quindi attaccò altre piazzeforti.

La nomina del patriarca Bertrando di San Genesio portò a una breve tregua: il Caminese si mostrò conciliante e chiese che gli venissero confermati i feudi di proprietà aquileiense, in particolare il Cadore e i castelli di Cordignano, Roganzuolo e di Cavolano. Ma il prelato preferì prendere tempo per poter valutare i danni arrecati dalle truppe caminesi negli anni precedenti e il conflitto riprese.

Questa volta Rizzardo, dopo aver invano chiesto l'aiuto degli Scaligeri, uscì sconfitto dalla guerra. Il patriarca, dal canto suo, lo accusò davanti al Parlamento Friulano; chiamato a giustificarsi, non si presentò e gli vennero revocati tutti i feudi.

Discendenza modifica

Unico erede maschio dei Caminesi "di Sopra" (ebbe solo tre figlie da Verde della Scala: Caterina, Beatrice e Rizzarda), alla sua morte i suoi domini furono rivendicati dai Caminesi "di Sotto", provocando una lunga contesa con il vescovo di Ceneda.

Note modifica

  1. ^ Il numero ordinale è tratto dall'albero genealogico di Vincenzo Ruzza del 2002 ( Circolo vittoriese di ricerche storiche, I Da Camino. Capitani di Treviso Feltre e Belluno, Signori di Serravalle e del Cadore. Atti del 2º Convegno Nazionale 20 aprile 2002, Godega di Sant'Urbano, De Bastiani, 2002.); in alcuni studi precedenti risulta avere come nome "Rizzardo III".

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica