Roger Aubert
Roger Aubert (Ixelles, 16 gennaio 1914 – Schaerbeek, 2 settembre 2009) è stato un presbitero, storico e teologo belga, specialista della vita del cattolicesimo dell'Ottocento e del Novecento, specialmente del Papato.
Biografia
modificaNipote dell'egittologo Jean Capart (1877-1947), compì gli studi secondari all'Institut Saint-Boniface-Parnasse (Ixelles). Ottenne la laurea in storia all'Università cattolica di Lovanio nel 1933 e studiò teologia al Seminario di Malines.
Aubert fu ordinato sacerdote nel 1938 - prima dell'invasione del Belgio - proseguendo poi gli studi teologici all'università cattolica di Lovanio. Accumulò in pochi anni (1939-1945) i gradi di dottore e "Magister Sacrae Theologiae". Nel 1951 divenne canonico onorario.
Fu professore successivamente al Seminario di Malines (1944-1952) e alla stessa università dal 1952 al 1983. La sua bibliografia conta oltre 500 titoli.
Riconoscimenti
modificaMembro di diverse commissioni storiche, parecchie lauree honoris causa (nelle università di Nimega, 1963; Milano, 1965; Tubinga, 1967; Graz, 1985); membro del Pontificio Comitato di Scienze Storiche (1968); e del Consiglio scientifico dell'Istituto Paolo VI di Brescia (1980), della British Academy (1980), presidente del Comitato scientifico della Fondazione Giuseppe Sarto, istituzione culturale costituita nel 1985 dal Comune di Riese (nel 1988).
Nell'occasione del suo novantacinquesimo compleanno, i suoi colleghi e studenti pubblicarono un Festschrift: La papauté contemporaine (XIXe-XXe siècles) - Il papato contemporaneo (secoli XIX-XX).
Altri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Roger Aubert
Collegamenti esterni
modifica- Aubert, Roger, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Roger Aubert, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
- (FR) Pubblicazioni di Roger Aubert, su Persée, Ministère de l'Enseignement supérieur, de la Recherche et de l'Innovation.
- Alberto Melloni, Aubert, lo storico cattolico che andava oltre le ideologie, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera (edizione on line), 5 settembre 2009. URL consultato il 21 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
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