Ronald Austin Mulkearns

vescovo cattolico australiano

Ronald Austin Mulkearns (Caulfield, 11 novembre 1930Ballarat, 3 aprile 2016) è stato un vescovo cattolico australiano.

Ronald Austin Mulkearns
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato11 novembre 1930 a Caulfield
Ordinato presbitero22 luglio 1956 dall'arcivescovo Justin Daniel Simonds
Nominato vescovo5 settembre 1968 da papa Paolo VI
Consacrato vescovo4 dicembre 1968 dall'arcivescovo James Robert Knox (poi cardinale)
Deceduto3 aprile 2016 (85 anni) a Ballarat
 

Biografia modifica

Ronald Austin Mulkearns nacque a Caulfield, un sobborgo di Melbourne, l'11 novembre 1930.

Formazione e ministero sacerdotale modifica

Il 22 luglio 1956 fu ordinato presbitero per l'arcidiocesi di Melbourne dall'arcivescovo coadiutore Justin Daniel Simonds. In seguito conseguì il dottorato in diritto canonico. Fu uno dei fondatori dell'Associazione dei canonisti di Australia e Nuova Zelanda.[1][2]

Ministero episcopale modifica

Il 5 settembre 1968 papa Paolo VI lo nominò vescovo coadiutore di Ballarat e titolare di Cululi. Ricevette l'ordinazione episcopale il 4 dicembre successivo dall'arcivescovo metropolita di Melbourne James Robert Knox, co-consacranti il vescovo di Ballarat James Patrick O'Collins e quello di Sale Arthur Francis Fox.

Il 30 maggio 1997 papa Giovanni Paolo II accettò la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi. Due anni prima era stato indagato dalla polizia per aver coperto i crimini del prete pedofilo Gerald Ridsdale, che violentò e abusò sessualmente più di cinquanta bambini, alcuni di appena quattro anni. Gli investigatori scoprirono che monsignor Mulkearns conosceva i crimini di padre Ridsdale dal 1975, ma che mantenne il sacerdote nel ministero per anni e non lo denunciò alla polizia. Nella sua dichiarazione di dimissioni, monsignor Mulkearns citò "l'effetto drenante" del tumulto pubblico sulla sua gestione di padre Ridsdale e di altri molestatori. Nel 2013, il suo successore, il vescovo Peter Joseph Connors, ammise gli errori di monsignor Mulkearns in un'indagine parlamentare dello Stato di Victoria sugli abusi sessuali su minori, aggiungendo: "Si è ritirato presto prima del suo tempo a causa del sovraccarico di tutto questo". Durante le udienze della Commissione reale sulle risposte istituzionali agli abusi sessuali su minori a Ballarat emerse che monsignor Mulkearns era a conoscenza anche dei crimini di padre Paul Ryan ma che non fece nulla per fermarlo. Padre Ryan fu rimosso dal ministero solo nel 1993.

Nel mese di febbraio del 2016 monsignor Mulkearns, già gravemente malato, si scusò durante una testimonianza in teleconferenza alla Commissione reale sulle risposte istituzionali agli abusi sessuali su minori per non aver fermato quello che definì un "problema con i preti", ovvero l'abuso sessuale diffuso e duraturo di bambini nelle scuole cattoliche di Ballarat durante il suo episcopato, e in particolare i fatti commessi dal già condannato padre Gerald Ridsdale.[3][4]

Nel dicembre del 2017 la Commissione reale sulle risposte istituzionali agli abusi sessuali su minori pubblicò il suo rapporto finale e rilevò che il vescovo Mulkearns era a conoscenza di una serie di accuse, tra cui quelle rivolte a monsignor John Day che aveva abusato sessualmente di bambini negli anni settanta. Verso la fine del 1975 anche padre Gerald Ridsdale ammise a Mulkearns di aver abusati di bambini.[5] La commissione disse che padre Ridsdale non avrebbe mai dovuto essere nominato ad Horsham perché il vescovo Mulkearns sapeva di accuse sessuali contro di lui in quel momento.[6] Nella sua relazione su Ballarat la Commissione rilevò che monsignor Mulkearns respinse le denunce e i denuncianti[7] e concluse: "Questo caso studio ha rivelato un fallimento catastrofico nella guida della diocesi e, infine, nella struttura e nella cultura della Chiesa per decenni, per rispondere efficacemente all'abuso sessuale dei bambini da parte dei suoi sacerdoti. Quel fallimento ha provocato sofferenze e danni spesso irreparabili ai bambini, alle loro famiglie e alla comunità più ampia. Questo danno avrebbe potuto essere evitato se la Chiesa avesse agito nell'interesse dei bambini piuttosto che nel proprio interesse".[7]

Una delle vittime che raccontarono la loro storia alla Commissione fu Paul Levey. All'età di 14 anni venne mandato a vivere con padre Ridsdale nella canonica di Mortlake.[8][9] Levey disse che venne "abusato sessualmente tutto il giorno quasi ogni giorno" e la Commissione raccolse le prove che il vescovo Mulkearns era tra coloro che sapevano che padre Ridsdale aveva un ragazzo che viveva con lui. Monsignor Mulkearns tuttavia non intervenne.[10][11][12][13] La Commissione scoprì che il vescovo aveva "ignorato" le suppliche della madre di Paul Levey, che era "preoccupata per la situazione e che aveva cercato la sua assistenza" anche se "a questo punto, il vescovo Mulkearns sapeva dell'ammissione da parte di Ridsdale degli abusi sui ragazzi".[14] La Commissione dichiarò che la risposta del vescovo Mulkearns a Paul Levey avesse "dimostrato una totale assenza di preoccupazione per il benessere di quel ragazzo".[7] La Commissione ha anche saputo che ogni ragazzo della scuola di Mortlake tra i 10 e i 16 anni era stato vittima di abusi da parte di padre Gerard Ridsdale. Una vittima mostrò una foto di classe della scuola elementare di St. Alipius e dichiarò che 12 dei 33 ragazzi presenti si erano suicidati a causa degli abusi subiti.[15][16] La Commissione affermò inoltre che monsignor Mulkearns fu "inadempiente nel suo dovere".[17]

Come risultato delle prove rese pubbliche durante i lavori della Commissione, il nome di monsignor Mulkearn venne rimosso da molti edifici della diocesi.[18] Le vittime chiesero in particolare la rimozione delle targhe commemorative a Warrnambool, Mortlake, Noorat e Koroit. Monsignor Paul Bird disse che pensava che con la rimozione delle targhe si stesse andando troppo oltre.[19] Nel 2014 il campus Aquinas dell'Università cattolica d'Australia rimosse il nome di monsignor Mulkearns dal suo atelier per la sua mancata azione sui preti pedofili.[20]

Malato da qualche mese di carcinoma del colon-retto, morì nella Nazareth House di Ballarat il 3 aprile 2016 all'età di 85 anni.[21][22] Le esequie si tennero l'11 aprile nella cappella della Nazareth House.[23] Il sopravvissuto ad abusi sessuali Phil Nagle, disse: "La sua morte significa che molti segreti e peccati andranno nella tomba con lui".[24] Fu il primo vescovo della diocesi a cui venne rifiutata una sepoltura della cripta nella cattedrale. Venne infatti sepolto nel nuovo cimitero generale di Ballarat.[25][26] Secondo padre Justin Driscoll, vicario generale della diocesi di Ballarat, questa era "una risposta diretta alle rivelazioni della commissione reale. Non era appropriato che l'ex vescovo fosse sepolto lì, sarebbe un promemoria permanente e doloroso degli abusi e della copertura delle autorità ecclesiastiche".[27][28] Monsignor Mulkearns lasciò gran parte dei suoi averi, compresa una proprietà a Fairhaven del valore di oltre 2 milioni di dollari australiani, alla diocesi di Ballarat. Nel settembre del 2016 il vescovo Paul Bird annunciò che tutti i profitti delle proprietà di monsignor Mulkearns sarebbero stati assegnati alle vittime di abusi.[29]

Genealogia episcopale modifica

La genealogia episcopale è:

Note modifica

  1. ^ Kieran Tapsell, Canon Law, A Systemic Factor in Child Sexual Abuse in the Catholic Church (PDF), su childabuseroyalcommission.gov.au.
  2. ^ Owen Kevin Oxenham, Church Law 1982: Farce Fiction or Freedom?, su Aquinas Memorial Lecture 1982 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2017).
  3. ^ Bishop Ronald Mulkearns 'sorry' for sex abuse in Ballarat, in Sydney Morning Herald, 25 febbraio 2016.
  4. ^ Child abuse royal commission: Former Ballarat Bishop Ronald Mulkearns apologises for his handling of abuse allegations, in ABC, 25 febbraio 2016.
  5. ^ Royal Commission into Institutional Responses to Child Sexual Abuse: Final Report: Volume 16, Religious institutions Book 2 (PDF), su Royal Commission into Institutional Responses to Child Sexual Abuse, p. 127.
  6. ^ (EN) Erin Witmitz, Royal commission condemns Wimmera Catholic authorities, in The Wimmera Mail-Times, 7 dicembre 2017. URL consultato il 27 dicembre 2017.
  7. ^ a b c Royal Commission into Institutional Responses to Child Sexual Abuse: Catholic Church authorities in Ballarat - Report of Case Study No. 28 (PDF), su Royal Commission into Institutional Responses to Child Sexual Abuse, p. 318.
  8. ^ The picture of paedophile Gerald Ridsdale with a 14-year-old victim, in Mail Online. URL consultato il 29 dicembre 2017.
  9. ^ (EN) Andrew Thomson and Monique Patterson, Claims of sexual abuse at south-west parishes fell on deaf ears, Commission finds, in The Standard, 6 dicembre 2017. URL consultato il 29 dicembre 2017.
  10. ^ (EN) David Marr, Miles Martignoni e Melissa Davey, The Reckoning part one: the road to the royal commission – podcast | David Marr, in The Guardian, 11 dicembre 2017, ISSN 0261-3077 (WC · ACNP). URL consultato il 29 dicembre 2017.
  11. ^ (EN) Melissa Cunningham, Abuse royal commission: George Pell must have known, says Ridsdale victim, in The Sydney Morning Herald, 2 marzo 2016. URL consultato il 29 dicembre 2017.
  12. ^ (EN) Melissa Cunningham, Ballarat diocese's 'catastrophic' failure led to more abuse, commission finds, in The Age, 7 dicembre 2017. URL consultato il 29 dicembre 2017.
  13. ^ About my life and my abuse by the Catholic paedophile priest Gerald Francis Ridsdale, su traumainreligion.com. URL consultato il 29 dicembre 2017.
  14. ^ (EN) Melissa Davey, Catholic bishop cared little for children and left them in danger, royal commission finds, in The Guardian, 6 dicembre 2017, ISSN 0261-3077 (WC · ACNP). URL consultato il 29 dicembre 2017.
  15. ^ (EN) Jonathan Pearlman, Australia's worst paedophile priest 'molested every boy' at school in Victoria, 19 maggio 2015, ISSN 0307-1235 (WC · ACNP). URL consultato il 20 dicembre 2017.
  16. ^ (EN) Priest abused every young boy at regional Victorian school: inquiry, in ABC News, 19 maggio 2015. URL consultato il 30 dicembre 2017.
  17. ^ (EN) Brendan Wrigley, We failed and we are sorry: church responds to scathing report, in The Courier, 6 dicembre 2017. URL consultato il 29 dicembre 2017.
  18. ^ (EN) Nino Bucci, Disgraced Ballarat Bishop Mulkearns who protected paedophiles erased from history, in The Age, 29 marzo 2017. URL consultato il 18 dicembre 2017.
  19. ^ (EN) Andrew Thomson, Renewed calls for Bishop Mulkearns plaques to be removed, in The Standard, 21 dicembre 2017. URL consultato il 27 dicembre 2017.
  20. ^ (EN) Melissa Cunningham, Little legacy lost after St Pat’s wipes former archbishop's name, in The Courier, 6 dicembre 2017. URL consultato il 20 dicembre 2017.
  21. ^ Ronald Mulkearns, bishop accused of child sex abuse cover-up, dies, in The Guardian, 4 aprile 2016.
  22. ^ Former Ballarat Bishop Ronald Mulkearns dies, in Jimboomba Times, 4 aprile 2016.
  23. ^ Shannon Deery, Disgraced bishop Ronald Mulkearns buried in common grave, su The Australian.
  24. ^ (EN) Matthew Dixon, Former bishop takes secrets to his grave, in The Courier, 4 aprile 2016. URL consultato il 26 dicembre 2017.
  25. ^ (EN) Ronald Austin Mulkearns, su findagrave.com. URL consultato il 27 aprile 2019.
  26. ^ Shannon Deery, Child sex abuse victims outraged over Catholic Church plans to hold memorial mass for discraced Bishop Ronald Mulkearns, su Herald Sun, 5 maggio 2016.
  27. ^ (EN) Caleb Cluff and Matthew Dixon, Mulkearns denied crypt burial, in The Courier, 8 aprile 2016. URL consultato il 22 dicembre 2017.
  28. ^ (EN) Bishop who presided over 'dark days' in Ballarat buried in simple grave, in ABC News, 11 aprile 2016. URL consultato il 22 dicembre 2017.
  29. ^ Abuse victims to benefit from estate of former Ballarat Bishop Ronald Mulkearns, in ABC, 6 settembre 2016.

Collegamenti esterni modifica