Rue Mouffetard

via di Parigi, Francia

La rue Mouffetard è una via del V arrondissement di Parigi.

Rue Mouffetard
Negozi all'incrocio di rue Mouffetard con rue de l'Arbalète
Localizzazione
StatoBandiera della Francia Francia
CittàParigi
CircoscrizioneV arrondissement
QuartiereQuartier Saint-Victor, Quartier du Jardin-des-Plantes, Quartier du Val-de-Grâce e Quartier de la Sorbonne
Informazioni generali
TipoStrada
Lunghezza650 m
Intitolazionedeformazione della parola mofette[1]
CostruzioneI secolo
Collegamenti
InizioRue Thouin
FineRue Censier e Rue Pascal
Mappa
Mappa di localizzazione: Parigi
Rue Mouffetard
Rue Mouffetard

Si tratta di una delle vie più antiche di Parigi, probabilmente tracciata ai tempi dei Romani nel I secolo. Molto pittoresca, è uno degli assi del quartiere latino più frequentato a causa dei numerosi ristoranti. Lunga 650 m, essa scende in dolce pendenza dalla montagna di Sainte-Geneviève verso la chiesa di San Medardo e l'antico letto della Bièvre.

Storia modifica

Le prime indicazioni di ciò che diventerà la rue Mouffetard risalgono al periodo romano del I secolo, con una strada che andava da Lutezia all'attuale Ivry-sur-Seine passando per la montagna di Sainte-Geneviève e lasciando le arene di Lutezia sulla destra, per andare a raggiungere l'antico cardo che corrisponde all'attuale Rue Saint-Jacques al livello delle Terme di Cluny nella Lucotezia.[2].

La via subì modifiche al suo tracciato nel XIII secolo su una collina (il Monte Cetard[3]) costituito da discariche e terreno alluvionale accumulatisi nel corso dei secoli.

Il suo nome potrebbe essere il risultato di una deformazione di « Mont Cétard » (proveniente da Mons Cetarius o Mons Cetardus, in francese « Mont-Cétard », alterato in « Mont-Fétard »), ma molto più probabilmente si tratta di una deformazione del termine mofette, quest'ultimo significante allora esalazione pestilenziale od odore insopportabile.[1] Édouard Fournier (1860) indica, a sostegno di quest'ipotesi, che sulla riva destra si trovava parimenti una montagnola di melma chiamata « la butte Bonne-Nouvelle » (la collina Buona Novella) e che possedeva anch'essa un cammino chiamato Mouffetard, divenuto poi la rue de Cléry.

Questa strada portava tuttavia altri nomi: all'inizio del XVII secolo era la Saint-Marcel poi rue Saint-Marceau. Familiarmente essa è detta la Mouffe.

Il piccolo cimitero dietro la chiesa di San Medardo (ubicazione della rue de Candolle), alla parte bassa di rue Mouffetard, fu teatro nel XVIII secolo del curioso episodio dei convulsionari di san Medardo.

Fino alla metà del XIX secolo la rue Mouffetard attraversava la Bièvre presso la chiesa di San Medardo e risaliva al sud fino alla barrière d'Italie (divenuta poi place d'Italie). Allora essa aveva una lunghezza di 1500 m e faceva parte dell'antico II arrondissement.

I lavori di Haussmann l'hanno amputata della sua parte più meridionale per costruire la rue de Bazeilles e l'avenue des Gobelins.

Contesto commerciale modifica

La rue Mouffetard è famosa per la sua animazione e la densità dei suoi piccoli commerci di ogni genere. La parte alta di rue Mouffetard, fino alla place de la Contrescarpe e all'inizio della sua discesa verso san Medardo, è essenzialmente composta da commercio di alimentari e bevande: café-restaurant, birrerie, servizi di ristorazione rapida e bar si succedono. La notte è la parte più artistica e attiva.

La parte bassa della rue Mouffetard, che ha inizio all'incrocio con la rue Jean-Calvin, è un mercato quotidiano di primizie e da commercio locale tradizionale destinato agli abitanti del quartiere: macellerie, pescherie, formaggerie, panetterie, negozi di verdure, vinerie, trattorie, drogherie e negozi di chincaglierie, così come bar e caffè di quartiere. Essa accoglie parimenti un cinema di quartiere di due sale denominate La spada di legno e classificate art et essai.

Edifici notevoli e luoghi di ricordi modifica

 
Passeggiata gastronomica
  • Al n. 1: insegna dell'antico cabaret della Pomme de Pin.
  • Al n. 6: insegna di un'antica macelleria classificata nell'inventario supplementare dei monumenti storici del 5º arrondissement di Parigi[4].
  • Al n. 14: insegna dell'antica cioccolateria Au Nègre joyeux.
  • Al n. 52: il corridoio d'ingresso è pavimentato con vecchie pietre tombali.
  • Al n. 53 fu scoperto nel 1938 il tesoro di Louis Nivelle, avvocato al parlamento di Parigi sotto Luigi XV, composto da pezzi d'oro.
  • La fontana del Pot-de-Fer situata al n. 60, all'angolo della rue du Pot-de-Fer. Alimentata originariamente (1624) dall'Acquedotto d'Arcueil, l'édificio attuale data dal XVIII secolo. Dal 1925 è classificata come monumento storico.[5].
  • Al n. 61 Lato posteriore della caserma Monge della guardia repubblicana. Fu inizialmente il convento delle canonichesse regolari ospedaliere della misericordia di Gesù. Chiuso durante la rivoluzione, è stato trasformato in caserma militare con il nome di caserne Mouffetard
  • Al n. 69 Le Vieux Chêne, un'antica sala da ballo datata 1864 e ritenuta la più antica di Parigi
  • Al n. 73 il Teatro Mouffetard.
  • Ai n. 74-76: biblioteca e discoteca comunali Mohammed Arkoun.
  • Al n. 122, un'antica insegna dipinta in rilievo, À la bonne source, sulla facciata[6]
  • Al n. 134, facciata dipinta classificata [7]
  • La chiesa di San Medardo, edificio religioso del XV secolo, dal 1906 classificato come monumento storico.[8].
  • Al n. 140: nella soffitta Jean Grave animava la redazione del Les Temps nouveaux (1895-1914).
  • All'angolo di piazza san Medardo si trovava la fontana Censier, distrutta nel 1867-1868.

Cinema modifica

Il film Sous le ciel de Paris di Julien Duvivier, girato nel 1951, colloca parecchie scene in rue Mouffetard, ove abitano molti personaggi centrali: una famiglia di commercianti (dei verdurieri: una coppia e le loro due nipoti) e una povera anziana signorina che vuol nutrire i suoi gatti.

Note modifica

  1. ^ a b (FR) Édouard Fournier, Énigme des rues de Paris, E. Dentu, 1860, p. 51.
    «Les exhalaisons malsaines qui s'échappaient de cet amas de gadoues, et qui portent depuis très longtemps le nom spécial de moffettes ou mouffettes, avaient fait donner à la longue rue qu'infectait leur voisinage le nom de Mouffetard, qui renferme en lui son étymologie véritable, bien qu'on lui en ait cherché une foule d'autres. Or, le chemin qui se trouvait sur le versant méridional de l'autre monticule (...) et que nous désignerons désormais par le nom de butte Bonne-Nouvelle, qu'il garde depuis le XVIIe siècle, avait aussi reçu primitivement cette appellation significative de Mouffetard.»
  2. ^ (FR) Fernand Bournon, Histoire de Paris, réédition Grafik Plus, Bagnolet, 1977, p. 3.
  3. ^ (FR) De la Tyanna, Dictionnaire topographique, étymologique et historique des rues de Paris, Paris, 1812, p. 320. «Elle a été bâtie sur un terrain qui, au treizième siècle, se nommait mont Cétard (mons Cetarius ou mons Celardus), d'où viennent par altération son ancien nom mont Fêtard, et son nom actuel Moufetard : on lui a donné aussi, en divers temps, ceux de Saint-Marcèl, de Saint-Marceau et vieille ville Saint-Marceau.»
  4. ^ (FR) Base Mérimée (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2016).
  5. ^ (FR) Base Mérimée (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2016)..
  6. ^ (FR) Base Mérimée (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2016).
  7. ^ (FR) Base Mérimée (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2016).
  8. ^ (FR) Base Mérimée (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2016).

Bibliografia modifica

  • (FR) Félix et Louis Lazare, Dictionnaire administratif et historique des rues de Paris et de ses monuments, Paris, 1844.

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